25 Marzo 2022

Superbike, Test Catalunya: Alvaro Bautista-Ducati, un giorno da leoni

Alvaro Bautista è stato velocissimo con la Rossa nella prima giornata di test Superbike al Catalunya Circuit. Garrett Gerloff avanza, Jonathan Rea si nasconde

Alvaro Bautista, Superbike

A due settimane dal via della Superbike 2022 Alvaro Bautista alza l’asticella ed accende l’entusiasmo nel box Ducati. Il madrileno è stato il più veloce nella prima giornata di test al Catalunya Circuit, ma più della platonica posizione, conta la disinvoltura con la quale ha spinto la Rossa oltre il primato in gara. Qui il riferimento appartiene a Toprak Razgtalioglu l’anno scorso fece 1’41″493 durante la Superpole Race. L’asso Yamaha montava la SCX, cioè la morbidissima da gara, esattamente lo stesso materiale con cui Bau Bau è sceso decisamente più sotto: 1’40″824. Spingendosi non troppo distante da 1’40″408 con cui Tom Sykes sempre lo scorso settembre aveva firmato la pole, con gomma ultra soffice da giro tutto-o-niente. E dire che in questa occasione la pista era molto sporca causa precedenti collaudi auto.

Con Bautista guadagnati…28 chili!

I tempi d’inverno contano valgono più per alimentare l’attesa che per capire i valori in campo. Ma Alvaro Bautista e la Ducati sono apparsi temibilissimi anche sul passo gara. Poco prima di firmare il tempone di giornata, il #19 ha stampato una sequenza di giri sul 1’41″5, che sul tracciato catalano significa avere il ritmo per vincere. E’ vero, questa è una pista magica per Alvaro. Ma anche a Misano, nel test precedente, la storia era stata più o meno identica. In quella occasione mancavano Toprak Razgatlioglu e Jonathan Rea, per cui la prestazione era stata presa con le molle. Ma stavolta ci sono tutti. Bautista guadagna due decimi nel primo intermedio, sfruttando l’astronomica velocità di punta Ducati. Gran motore, ovvio, ma anche pilota leggerissimo e ultra aerodinamico: Alvaro Bautista pesa 28 chili meno del predecessore Scott Redding!

Jonathan Rea si nasconde

In coda alla sessione il Cannibale è riuscito a portare la Kawasaki vicina alla Ducati, pagando solo due decimi. In Kawasaki era pronta anche una gomma da qualifica, ma Jonathan Rea non l’ha utilizzata, preferendo insistere con la SCX piuttosto che cercare il colpo da titolone. Toprak Razgatlioglu, in pista con #1, ha speso tutto il tempo per portare avanti la selezione della mole di novità Yamaha, concludendo la sessione in quinta posizione a sette decimi dal ducatista. Meglio di lui, con la R1, un Garrett Gerloff che sembra aver ritrovato la determinazione mostrata nella prima parte del mondiale scorso. In mezzo alle due Yamaha, l’altra Ducati di Michael Rinaldi, a mezzo secondo dal caposquadra.

Lucas Mahias, la rivincita

Settimo tempo e miglior privato il francese Lucas Mahias, con la Kawasaki Puccetti equipaggiata con le sospensioni Ohlins, preferite alle Showa fornitore del team interno. Mahias ha pagato due soli centesimi di secondo ad Alex Lowes, facendo meglio dei piloti ufficiali di Honda e BMW. Le due corazzate non danno ancora segni di vitalità, in un pacchetto di mischia che vede tantissimi piloti racchiusi in un secondo. Nella Superbike di oggi perdere qualche decimo significa ritrovarsi nelle posizioni poco nobili. Domani ultima giornata, a forte rischio pioggia. Piloti e team hanno la testa già rivolta ad Aragon, teatro degli ultimi collaudi e della prima sfida iridata.

I tempi di venerdi 25 marzo

1.Bautista (Ducati) 1’40″824; 2.Rea (Kawasaki) 1’41″062; 3.Gerloff (Yamaha) 1’41″229; 4. Rinaldi (Ducati) 1’41″360; 5. Razgatlioglu (Yamaha) 1’41″523; 6. Lowes A. (Kawasaki) 1’41″664; 7. Mahias (Kawasaki) 1’41″688; 8. Vierge (Honda) 1’41″719; 9. Locatelli (Yamaha) 1’41″865; 10. Laverty (BMW) 1’41″942; 11. Redding (BMW) 1’42″013; 12. Lecuona (Honda) 1’42″125;

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