Superbike, Scott Redding KO: “Gridare non serve a nulla”
Scott Redding 12° nella prima gara Superbike a Magny-Cours e vede allontanarsi la vetta. Il pilota Ducati ha sofferto mancanza di grip a causa delle temperature d'asfalto.

La prima gara Superbike a Magny-Cours si rivela un disastro per Scott Redding. Ottavo in griglia di partenza, dodicesimo al termine di gara-1, il distacco dalla leadership ritorna a farsi consistente: 59 punti da Toprak Razgatlioglu. E pensare che dopo le ottime prestazioni di Most e Navarra il gap era sceso a 38 riproiettandolo nella corsa al Mondiale.
I 21 giri della gara francese hanno messo ko il britannico della Ducati, mentre i diretti avversari di Yamaha e Kawasaki chiudono rispettivamente al primo e secondo posto. “Ho sofferto, ho sofferto maledettamente – dichiara Scott Redding al termine del sabato -. Ho detto qualche gara fa che la moto non avrebbe funzionato in determinate condizioni, qui avevamo quelle condizioni. All’inizio dell’anno a Misano abbiamo avuto lo stesso problema ed ero davvero frustrato e incazzato. Ma ora conosco il problema, se grido in giro il mio risultato non cambia. Devo accettarlo e trarne il meglio“.
A complicare ulteriormente la seconda giornata Superbike in terra francese ha contribuito una caduta. Fortunatamente riesce a rialzarsi, perde una sola posizione, ma il risultato resta da archiviare. “Ho fatto tanti errori – ha ammesso Redding -. Non sono riuscito a frenare la moto nel modo giusto. Pensavo di arrivare al 6° o 7° posto, sarebbe andato bene. Ma poi sono caduto anche io. Avevo zero grip, né davanti né dietro, né in entrata di curva né in uscita“. Scott Redding non è troppo ottimista in vista della domenica: “Non c’è molto da fare, potrei tornare al box e starci fino alle 3 del mattino cercando di trovare soluzioni. Ma se le condizioni fossero le stesse avremo gli stessi problemi. Le nostre possibilità di migliorare o meno dipenderanno dalla temperatura“.
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