30 Luglio 2020

Superbike, Max Temporali “Il Mondiale? Un affare per Rea, Redding e Toprak”

Ex pilota, tester e commentatore della Superbike su Sky: Max Temporali dopo aver provato le moto dei campioni ci svela su chi puntare per il Mondiale...

Superbike, Max Temporali

Riparte la Superbike e tornano  le dirette di Sky, che quest’anno offrirà l’intero campionato in chiaro. Una grande occasione per il Mondiale, che grazie anche al simulacast su TV8, avrà modo di farsi conoscere da un pubblico più ampio del solito. A farci vivere le emozioni al microfono saranno Edoardo Vercellesi e Max Temporali al commento tecnico. Ex pilota, giornalista, tester, Max segue il Mondiale da parecchi anni, da una posizione privilegiata. Non solo in cabina, ma direttamente in sella alle Superbike dei campioni. Le ha provate tutte durante il lockdown, e ce le farà conoscere, direttamente dalla pista, nel corso della stagione. Nella foto d’apertura è sulla Ducati Panigale V4 R di Scott Redding, equipaggiata da una miriade di telecamerine. Chi meglio di Max Temporali può anticiparci i motivi dei sei round adrenalinici che vivremo nelle prossime dieci settimane?

Alex Lowes: in Australia è andato forte, resisterà? 

“La Kawasaki è la moto più equilibrata del lotto, Alex sarà sicuramente competitivo, ma scordiamoci di vederlo ancora leader del campionato; è un pilota che può puntare al terzo posto finale, ma sarà più dura del 2019 per via del maggior numero di avversari”.

Scott Redding è pronto per la prima vittoria Mondiale? 

“Essendo al debutto in questo campionato, è normale che abbia più margine di crescita rispetto a Rea, ad esempio. Quella di Jerez sarà per lui soltanto la seconda gara con questa squadra, la prima vera dopo il round australiano, che prevede una strategia di gestione unica nelle piste del mondiale; a Scott manca quindi esperienza, e se devo puntare un euro, scommetto ancora su Johnny”.

Alvaro Bautista: nei test è andato più piano di Haslam. E’ solo questione di tempo?

Quando un pilota scende in pista, da sempre il massimo, anche nei test. Dunque le sue prestazioni fino ad oggi meritano una riflessione e la prima sensazione è che stia soffrendo le caratteristiche del 4 cilindri in linea. Prima ancora che stravolgere la moto, credo che debba abituarsi a una guida diversa; Haslam è il suo riferimento”.

Toprak può essere da Mondiale al primo colpo con Yamaha?

“Credo che sia il pilota più talentuoso della Superbike, ma ancora acerbo sotto certi punti di vista. Dovrebbe migliorarsi in prova e col bagnato, che quest’anno troveremo probabilmente solo a Magny Cours.. Mano a mano deve riadattare il suo stile di guida a quello “rotondo” della R1, che si guida in modo totalmente diverso da Kawasaki, che chiede linee più spigolose. E poi fino all’anno scorso non usava il freno posteriore, elemento su cui si soffermano spesso i tecnici dei team per il miglioramento della guida”.

Jonathan Rea: come lo hai visto a Barcellona? Dicono che con il caldo abbia un super passo… 

“Rea non mi stupisce più, ha un pacchetto di base che gli consente di essere subito al 90% in ogni pista e ad ogni condizione. Ricordiamo però che Barcellona è stato il primo test per tutti, tranne per lui (e il suo team), poiché avevano già girato d’inverno”.

Dopo 5 mesi di stop  dopo Phillip Island ti aspetti che sia cambiato tutto?

“L’Australia è una corsa particolare, che richiede strategia per la gestione dei primi due terzi di gara. Consideriamo poi che in tutti questi mesi di stop forzato, non tutti sono scesi in pista con la stessa costanza. I riferimenti saranno Rea, Redding e Razgatlioglu, con inserimenti a exploit. E poi ho tanta curiosità per Melandri, che sono convinto stupirà da Portimao…”

Questione tecnica: le Pirelli, che sono concettualmente gomme “stradali”,  potrebbero avere problemi con 65°C d’asfalto?

“Quando trovi condizioni così estreme, è sempre uno stress per tutto. Non ci sono però curve che sollecitano in modo pericoloso il pneumatico, come ad esempio la serie di curve a sinistra che portano sul rettilineo di Phillip Island. Pirelli da questo punto di vista si è sempre fatta trovare preparata, dando la priorità alla sicurezza; allo stesso tempo bisogna che le squadre rispettino le pressioni suggerite dai tecnici di Pirelli, altrimenti potrebbe diventare pericoloso”.

Hai avuto a fianco fior di professionisti: come ti trovi con il baby Edoardo Vercellesi? 

Chi, mio figlio ? Ah ah… Ha esattamente la metà dei miei anni, si è laureato in comunicazione due mesi fa con 110 e lode e mi impressiona la sua dedizione per conoscere la Superbike dai libri, anche quella dei primi anni. Certo, potessimo frequentare il paddock con la normalità del pre-covid, sarebbe più facile anche per lui, ma non è certo il danno più grande causato da questo maledetto virus…”

Avrete novità questo week end? SKY in chiaro è una bellissima idea

“La SBK, come lo scorso anno, si vedrà su Sky Sport e anche in chiaro su TV8. E poi quest’anno devo dire che Sky ha messo in gioco la passione come credo non si sia mai visto fare in passato per questo campionato: in questi mesi di lookdown siamo stati costretti ai salti mortali per produrre contenuti editoriali dedicati alle fasi del pre gara, ma abbiamo raccolto davvero servizi esclusivi raccontanti con la passione, agli appassionati. Ho avuto il privilegio di provare le migliori moto da corsa e le presenteremo in modo completo, insieme a tecnici, ingegneri e piloti, per scoprire il box dei protagonisti da un’altra prospettiva. Sarà una SBK fighissima e sono già gasato”.

Curiosità: tu personalmente come hai trascorso i mesi di stop? 

“Mi sono dedicato molto ai canali social e alle dirette. Mi sono poi anche allenato, mentre programmavo le mie uscite in pista per la Superbike, per non restare senza fiato ogni volta che dai un’accelerata sul dritto… Già faccio fatica a guidare, dovendo poi anche commentare dal casco…”

Pronostico secco per sabato-domenica: chi vince? 

“Vincerà la passione: quel che conta è essere tornati. Buon divertimento a tutti!”

 

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