20 Settembre 2022

Superbike, Manuel Puccetti: “Sykes priorità per il 2023, ma non è l’unico”

Manuel Puccetti ha parlato a Corsedimoto del presente e del futuro del suo team, impegnato in Superbike e in Supersport con ambizioni importanti.

Manuel Puccetti Superbike

Il team Kawasaki Puccetti Racing è ormai una realtà consolidata del Mondiale Superbike. Nelle ultimissime stagioni ha raccolto meno di quanto si aspettasse, ma vedere la squadra italiana nuovamente in ottime posizioni nel 2023 non sorprenderebbe. Già in passato ha dimostrato di essere capace di conquistare ottimi risultati e punta a tornare a farli.

E vuole stare davanti anche nel Mondiale Supersport, dove la presenza della formazione di Manuel Puccetti è precedente a quella in SBK (debutto nel 2017) e ha portato alla conquista di due titoli piloti (2015 e 2016) con Kenan Sofuoglu. Le ambizioni non mancano affatto.

Superbike, Manuel Puccetti intervistato da Corsedimoto

Abbiamo interpellato Manuel Puccetti per parlare del presente e del futuro del suo team.

Come giudichi la stagione 2022 della tuo team?

Dovevamo fare un po’ di più sia in Supersport sia in Superbike, mi aspettavo qualcosa di più dalla squadra e dai piloti. In SSP abbiamo fatto dei podi e alcuni li abbiamo sfiorati, abbiamo il potenziale per ambire alla terza posizione e questo è l’obiettivo. In SBK Mahias si è stabilizzato tra i primi dieci-dodici, è il massimo che può fare con questo pacchetto. Lui in questi due anni è stato sfortunato, perché ha avuto infortuni seri che lo hanno tenuto fuori diverso tempo. Ha fatto quello che poteva, considerando anche che quest’anno il livello del campionato si è alzato molto e stare vicino ai primi cinque è difficile. Per un team privato essere in top 10 ora è già un buon risultato“.

Per il 2023 confermerai una moto in Superbike e due in Supersport?

Sì, al momento il budget non permette di fare nulla di più. Il mio sogno per il futuro è quello di avere due moto in SBK, sto cercando di lavorarci fortemente per riuscirci a medio termine“.

Si parla del possibile arrivo di Tom Sykes come sostituto di Lucas Mahias. Qual è la situazione?

Siamo in contatto con lui e con altri piloti, non abbiamo assolutamente concluso. Stiamo solo parlando. C’è la possibilità che entro Portimao avremo le idee più chiare. Il suo nome è sul tavolo, ma abbiamo parlato pure con altri piloti del BSB e della Moto2. Non è assolutamente fatta per Sykes, non siamo vicini a chiudere e credo servirà circa un mesetto. Comunque lui è in cima ai nostri desideri, perché vorremmo un pilota esperto che sappia fare risultati subito e che conosca bene la moto. Nel dopo Razgatlioglu abbiamo navigato attorno alla top 10 con Fores e Mahias, non sono risultati che ci soddisfano e vogliamo fare meglio. Stare coi primi tre è impossibile, però vogliamo essere tra il quinto e l’ottavo-decimo posto costantemente, nel gruppo dietro il podio“.

Per il 2023 sembra prevista una nuova omologazione della Kawasaki e si parla anche di una nuova moto per il 2024. Siete ottimisti per il futuro insieme al marchio di Akashi?

Sì, c’è fiducia e per questo siamo con loro da quindici anni. Siamo contenti, ci trattano come migliore team satellite e ce lo siamo meritato sul campo con oltre 110 podi in tutte le categorie. I rapporti sono ottimi, l’ambizione è quella di diventare team ufficiale però è qualcosa a lungo termine, perché l’attuale squadra ufficiale sta facendo grandi risultati con un ottimo pilota. Nel 2023 so che dovrebbero arrivare aggiornamenti in termini di potenza, ma al momento non so nulla della moto nuova per il 2024“.

Che aspettative avete per il round a Barcellona?

In Supersport abbiamo fatto podi con Mahias e Ottl, quindi è un buon circuito per noi e penso che possiamo fare un buon weekend. In Superbike l’obiettivo realistico è essere in top 10“.

Che pensiero hai sulla lotta per il Mondiale Superbike tra Bautista, Razgatlioglu e Rea?

Se le suoneranno fino all’ultima gara a Phillip Island, ne sono sicuro. Sono tutti e tre di livello simile in pista, sarà un bellissimo campionato e si deciderà nell’ultimo round. A Barcellona ora vedo bene la Ducati, visto che c’è un lungo rettilineo. Vedo bene anche Razgatlioglu con la Yamaha comunque. Il team Kawasaki ha la sede dietro il circuito e pertanto sarà ultra motivato. Potrebbe esserci un weekend ad alta tensione, viste le scaramucce tra Bautista e Rea in Francia. Ma Toprak non starà a guardare“.

Qual è la tua opinione su quanto successo tra Bautista e Rea a Magny-Cours?

Johnny ha commesso un errore, però le dichiarazioni di Alvaro sono state infelici ed esagerate. Conosco Rea umanamente e professionalmente, è uno corretto e sportivo. Bautista ha mancato di rispetto a Johnny accusandolo di averlo fatto apposta e di non essere un campione. Mi meraviglio anche della Ducati, che ha fatto certe uscite e le ha permesse anche al suo pilota. Era un incidente di gara e doveva finire lì, non serviva sminuire un campione come Rea“.

A proposito di campioni, quanto sei stato orgoglioso di vedere Razgatlioglu trionfare nel 2021?

Toprak è stato con noi cinque anni e mezzo, lo abbiamo cresciuto noi insieme al suo manager Kenan Sofuoglu. Abbiamo un rapporto di amicizia e stima reciproca che ci lega. Anche se ha vinto il titolo mondale con altri colori, lo consideriamo comunque un nostro uomo. Viene fisso da noi in hospitality, la prossima settimana andrò a trovare lui e Kenan. C’è un rapporto fraterno che rimane tale anche se è al terzo anno con un altro costruttore. È una soddisfazione per noi aver cresciuto lui e altri giovani piloti“.

Can Oncu può ripercorrere le orme del suo connazionale?

Vorremmo fargli fare un percorso simile a quello di Toprak. Infatti, gli abbiamo fatto firmare un contratto quinquennale e ora siamo alla seconda stagione insieme. Vogliamo farlo crescere. Se Montella resterà? Siamo in trattativa, vorremmo confermarlo ma non abbiamo ancora definito. Prima vogliamo definire il discorso Superbike, poi definiremo anche quello Supersport. L’obiettivo è quello di sistemare tutto entro Portimao, prima di partire per l’Argentina“.

Sei favorevole all’introduzione di un limite di peso moto-pilota in Superbike?

Sarebbe meglio. Ci sono piloti che pesano abbastanza meno e che magari godono di vantaggi che altri non hanno. Avere moto simili aiuterebbe a livellare il campionato e ad avere così più spettacolo“.

Qual è il tuo giudizio sulla strada intrapresa dal campionato Supersport con il nuovo regolamento?

Il problema non sono le case nuove che entrano, ma Yamaha che ha vinto l’80% delle gare disputate negli ultimi cinque anni. Sono stupito del fatto che la FIM non abbia messo mano al regolamento per livellare la situazione. Le moto arrivate nuove sono state livellate, fanno la stessa fatica che facciamo noi con la Kawasaki. Bisognerebbe abbassare le performance della Yamaha. La situazione è imbarazzante“.

Foto: Instagram

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