22 Maggio 2022

Superbike: Jonathan Rea, la voglia matta: “Bautista mi ha dato la sveglia”

Jonathan Rea dall'Estoril porta a casa due vittorie, accorcia le distanze da Alvaro Bautista e tiene a digiuno Toprak Razgtalioglu

Jonathan Rea, Superbike

“E’ bello vincere all’ultimo giro, dopo una grande lotta come questa”. Jonathan Rea è in modalità intimidazione: adesso che la Kawasaki ha risolto parte dei problemi, il Cannibale sta apparecchiando la tavola per gustarsi il settimo Mondiale. La sua ferocia è palpabile: Toprak Razgtalioglu e Alvaro Bautista sono due avversari super, ma il nordirlandese non sta dando loro un istante di tregua. Ogni volta che provano a mettere la testa avanti, Rea risponde per le rime. In frenata, o entrando all’intero come non ci fosse domani. Non vuole sprecare niente, Jonathan. A 35 anni, dopo 350 gare nelle quali ha festeggiato 117 vittorie, 223 piazzamenti sul podio e 36 Superpole, è ancora un pilota “on fire”.

Il dubbio gomma

Nei due round precedenti sembrava che la Kawasaki si fosse adattata alla gomma morbida, la SCX che ormai è imprescindibile sia per Yamaha che Ducati. All’Estoril, per la gara 1, invece Jonathan Rea aveva preferito la SC0, la media, nel tentativo di replicare su pista fresca (32 °C) il doppio colpo di un anno fa. Ma l’antipasto era sfumato per crisi d’aderenza. Così JR65 aveva compreso che se non avesse adattato la Ninja alla SCX, sul toboga portoghese non avrebbe scampo. Detto fatto. Sulla pista non perfettamente asciutta e più fresca del giorno prima (29 °C) ha seguito la scelta degli altri, vincendo la scommessa. Rea ha siglato il giro veloce della gara in 1’36″919 al 20° e penultimo passaggio, quello fondamentale per piombare sulla coda della Ducati che sembrava aver ormai la vittoria in pugno.

“Pensavo di aver sbagliato mossa”

Ad inizio gara ho battagliato tanto con Toprak, il piano era andare davanti e rallentare il ritmo per risparmiare la gomma. Ma Alvaro Bautista mi ha dato la sveglia, ci ha passato con un gran ritmo e li ho dovuto cambiare strategia. A tre giri dalla fine ho fatto un piccolo errore, ma sono riuscito a ricucire lo strappo. Il giro finale è stato bollente: ho superato la Ducati alla curva sette, ma Alvaro ha risposto subito. Così ho dovuto buttarmi all’interno nel punto più lento. Ho subito pensato di aver fatto un casino, perchè la Ducati è velocissima e temevo di restare fregato sull’ultimo dritto come Toprak sabato. Ho fatto l’ultima curva più forte che potevo, ed è stata la salvezza.” Bautista è ancora davanti nel Mondiale, Rea è risalito a -17 punti.

Ecco Misano, dove tutto è cominciato

A metà giugno questa fiammeggiante Superbike sbarcherà a Misano, il tracciato dove Jonathan Rea nell’ormai lontano 2009 ha festeggiato il primo trionfo, ai tempi della Honda. Però sarà anche la pista di casa Ducati, senza contare che al World Circuit anche la Yamaha vola, e Toprak Razgtalioglu ancora a secco e a -52 punti dal vertice, vorrà vincere a tutti i costi. Con un tris di campioni di questo livello, ci sarà da divertirsi.

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