22 Luglio 2023

Superbike, Jonathan Rea: “Taglio giri a Ducati? A me ne tolsero 1.400”

Rea e Razgatlioglu non vedono particolari cambiamenti con la Panigale V4 R privata di altri giri motore in SBK.

Rea Bautista Razgatlioglu Ducati Superbike

Prima del round Superbike a Imola c’è stato un importante annuncio da parte di Dorna e FIM. Tramite un comunicato è stato ufficializzato che la Ducati Panigale V4 R avrebbe subito un taglio di altri 250 giri/min al suo motore, mentre quello Kawasaki Ninja ZX-10RR avrebbe usufruito di ulteriori 250.

Il provvedimento, ovviamente preso seguendo l’attuale regolamento tecnico, non ha condizionato particolarmente Alvaro Bautista. Lo spagnolo in Italia è stato forte come sempre, anche se in Superpole Race è stato sconfitto da Toprak Razgatlioglu e in Gara 2 è caduto dopo poche curve. Per quanto concerne Kawasaki, è stato deciso di non usufruire dei 500 giri/min ottenuti finora (i primi 250 dopo Assen). L’obiettivo è attendere il terzo checkpoint delle concessioni per poter intervenire sul motore con nuove componenti, come un albero a camme.

Superbike, Rea e i giri motore della Ducati

Rea, che ha dichiarato di non comprendere la strategia adottata da Kawasaki, ha anche commentato il taglio avuto da Ducati: “Dal 2017 al 2018 mi hanno tolto 1.400 giri – ha detto a Speedweek – e in quel caso senti davvero la differenza, ma con 250 giri… Chiaramente nelle corse tutto fa la differenza quando parliamo dell’ultimo bit, però stiamo parlando di noccioline“.

Effettivamente, il sei volte iridato SBK nel 2018 si ritrovò privato di 1.400 giri/min senza che ciò fosse dovuto al regolamento tecnico. Una vera ingiustizia. FIM e Dorna volevano contrastare il suo dominio, ma comunque Jonny ha poi trionfato. Oggi oggettivamente la Kawasaki Ninja ZX-10RR è in difficoltà e non è solamente una questione di giri motore.

Anche Razgatlioglu non vede cambiamenti

Come JonathanRea, pure Toprak Razgatlioglu ha espresso il suo pensiero sugli ulteriori -250 giri/min alla Ducati e sposa la linea del collega: “Non è cambiato nulla. La Ducati è sempre forte, ha una potenza tale nel motore che con i giri ridotti non cambia niente. Ora devono solo cambiare marcia un po’ prima. Il nostro motore è al massimo, simile a quello Kawasaki. Continuerò a lottare, nella mia vita è sempre stato così“.

La Yamaha R1 continua ad avere 14.950 giri/min come limite per il suo motore, è quella che ha meno giri/min a disposizione nella griglia Superbike. Per il futuro non è prevista una nuova moto e anche per questo Razgatlioglu ha preferito sposare il progetto BMW. Sente di non poter dare molto di più con questa R1.

Foto: WorldSBK.com

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