29 Maggio 2023

Superbike, Jonathan Rea e il rapporto con i social: troppi haters?

Jonathan Rea spiega il suo rapporto con i social media, dove riceve tanti commenti positivi ma dove è stato anche oggetto di insulti e altro.

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I social network sono una grande invenzione, non ci sono dubbi. Consentono a milioni di persone di esprimere il proprio pensiero, di confrontare opinioni e anche di informarsi. Purtroppo, c’è anche chi li usa nel modo sbagliato per sbeffeggiare, insultare o anche minacciare. Ne sa qualcosa Jonathan Rea, che negli ultimi due anni è stato preso di mira dai cosiddetti hater soprattutto due episodi specifici accaduti entrambi a Magny-Cours.

Nel 2021 è stato insultato e minacciato perché dopo la Superpole Race ha chiesto al team Kawasaki di verificare se Toprak Razgatlioglu all’ultimo giro della Superpole Race fosse finito sul verde. Il ricorso c’è stato e il turco ha perso la vittoria proprio a favore di Jonny. Nel 2022, invece, ha steso Alvaro Bautista in Gara 2 e anche in tale occasione è stato oggetto di tanti commenti negativi, alcuni decisamente pesanti.

Superbike, Jonathan Rea e il rapporto con i social media

Rea non è uno che solitamente bada troppo a ciò che viene scritto sui social network: “Da giovane – ha detto a Speedweek – volevo sempre sapere cosa diceva la gente su di me. Oggi ne so di più e non vado a cercare opinioni, soprattutto dopo situazioni delicate. Io cerco sempre di comportarmi bene e di lasciare il paddock con dignità. Tutti hanno un’opinione e possono parlare di ciò che vogliono“.

Il sei volte campione del mondo Superbike cura personalmente i suoi profili, tranne nei fine settimana nelle quali è impegnato nei round del campionato: “Se ne occupano mia sorella e un amico. Lo fanno bene e sono pronti a cancellare i commenti negativi. Una volta mia sorella mi disse di aver cancellato un commento molto negativo su Instagram. Un ragazzo sotto una foto di me e del mio cane ha scritto che voleva venire a romperci le ossa. Che tipo di persona scrive una cosa del genere? I miei fan possono difendermi, ma non devono insultare nessuno“.

Troppi insulti ai piloti

Purtroppo, è ormai consuetudine leggere tanti commenti di pessimo gusto nei confronti dei piloti. Si va dalle prese in giro agli insulti gratuiti. Troppe persone hanno scarso rispetto verso degli sportivi che vanno in pista assumendosi dei rischi per fare ciò che amano e regalare spettacolo ai tifosi. Le critiche, soprattutto se costruttive, hanno senso. E talvolta ci possono anche stare degli sfottò simpatici o comunque accettabili. Invece, non può esserci spazio per chi supera determinati limiti, arrivando anche rivolgere insulti pesanti e minacce.

Sfortunatamente, in troppi seguono il motociclismo (e non solo) con lo spirito sbagliato. Si tratta di uno sport che andrebbe vissuto con la giusta leggerezza, godendosi le gare e sostenendo i propri beniamini senza bisogno di “demolire” gli avversari. L’ignoranza andrebbe accantonata per lasciare spazio alla cultura sportiva e alla passione pura.

Foto: Kawasaki Racing

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