12 Luglio 2023

Superbike, Gerloff: “Odiavo correre, volevo smettere. BMW mi ha salvato”

Crollo e rinascita: Gerloff racconta le sue difficoltà iniziate nel 2021 e come è riuscito a uscirne approdando il team Bonovo BMW.

Garrett Gerloff BMW Superbike

Garrett Gerloff nel 2023 ha aperto un nuovo capitolo della sua carriera, mettendosi alle spalle i tre anni passati nel team GRT Yamaha. Il suo debutto nel Mondiale Superbike era stato incoraggiante nel 2021, con tre podi conquistati. Poi l’anno della conferma era iniziato bene, con altri due podi, fino al round di Assen nel quale aveva steso Toprak Razgatlioglu in Gara 2.

Quel fatto fece andare su tutte le furie la Yamaha e il pilota americano non ha vissuto bene quel momento. Lo ha certamente condizionato e, durante un 2022 non esaltante, ha preso la decisione di fare un grande cambiamento. Ha accettato l’offerta del team Bonovo Action BMW, una sfida non semplice visto che la M 1000 RR non si sta rivelando molto competitiva.

Superbike, Gerloff: dal crollo alla rinascita

Anche se i risultati non sono stellari, Gerloff ha comunque ritrovato serenità e quel 2021 è un lontano ricordo: “Ero piuttosto infelice quell’anno – ha raccontato al sito ufficiale WorldSBK – dopo quello che è successo. Odiavo correre, odiavo andare in pista, odiavo tutto. Alla fine del 2021 volevo smettere di correre. Risultati negativi, i drammi vissuti, gli incidenti… Non capivo perché stessi correndo, non riuscivo a guardarmi allo specchio e non sapevo più chi fossi come pilota. È stata colpa mia, non lo nego“.

La firma con il team Bonovo Action BMW è stata la chiave per tornare ad essere la versione di sé stesso: “Anche il 2022 è stato complicato – spiega- ma una volta avuta l’opportunità con BMW mi ha ridato un po’ di vita. Mi ha fornito una nuova motivazione, una nuova sfida, una nuova atmosfera e una nuova moto. Era qualcosa di cui avevo bisogno. Prima volevo solo smettere di correre. Venire in questo team e con la BMW mi ha salvato la carriera. Se le cose non fossero cambiate, avrei chiuso“.

Garrett grato al team Bonovo BMW

Il pilota texano ha trovato il clima giusto nel box tedesco: “BMW ha avuto successo in passato, ma ultimamente sta lottando. Ciò che rende l’atmosfera così piacevole è che dopo una normale top 10 il team è estasiato. È qualcosa che non ho mai visto. All’inizio ero infastidito, perché dicevo ‘Ragazzi, perché siete felici? Questo fa schifo“. Ma la cosa bella è che qualsiasi cosa io faccia loro sono felici che io abbia dato il massimo. È una bella sensazione“.

Le pressioni non sono enormi al momento, le subiva di più quando in Yamaha viveva anche il confronto con Toprak Razgatlioglu: “La Yamaha era una moto vincente e Toprak faceva cose incredibili. Quando c’è un pilota che fa quei risultati e tu arrivi quinto, sesto o settimo c’è il paragone, perché sembra che tu non stia andando bene. ‘La moto può farlo, cosa c’è che non va in te?’, questa era la mentalità. Non avere più quel confronto è positivo. A volte essere il migliore pilota BMW sembra una vittoria e il team è felice“.

Gerloff e il feeling con Les Pearson

Trasferendosi nel team Bonovo Action, Garrett ha anche ritrovato Les Pearson come capotecnico. Lo aveva avuto nei primi due anni col team GRT Yamaha e si era trovato benissimo, però poi era stato mandato via: “Non avevo avuto voce in capitolo – racconta – e per me è stato uno shock quando la Yamaha ha preso quella decisione. Les è uno dei motivi principali per i quali ero riuscito a fare bene al primo anno. Alla prima gara ero penultimo, lui mi ha dato mentalità e fiducia“.

Oggi Gerloff occupa il quattordicesimo posto in classifica con 61 punti. Prima del round a Donington Park era il migliore pilota BMW, adesso c’è Scott Redding davanti a quota 63. Non può essere soddisfatto pienamente dei risultati, vista la distanza dai top rider, però vede l’ambiente giusto per crescere. L’arrivo di Razgatlioglu nel 2024 potrebbe dare ulteriore linfa al progetto.

Foto: BMW

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