27 Agosto 2020

WSSP300: cinque personaggi per un posto al sole, l’Italia guarda a Brianti e Rovelli 

La entry class della Superbike sta proponendo spettacolo e personaggi. Ma gli italiani mancano all'appello: Aragon aspetta squilli azzurri

Superbike, WSSP300

di Stefano Bergonzini

Con 53 piloti di 12 diverse nazioni al via, il campionato del mondo Supersport 300 –  entry class della Superbike – è tra le serie motociclistiche in maggiore salute di questo 2020. Secondo molti osservatori è già in grado di rubare spazio e visibilità alla molto più blasonata Moto3, grazie allo spettacolo in pista e alla capacità di generare personaggi.

Comanda Scott Deroue, il più “anziano”

Alla vigilia del doppio Round di Aragon, dove in due week end si correranno 4 gare, la situazione è più che mai equilibrata. Guida la classifica l’esperto olandese Scott Deroue (Kawasaki) un pilota un po’ maturo per la categoria che vuole concretizzare, avendo già 24 anni. Deroue ha vinto l’ultima gara a Portimao e ha un vantaggio di 10 punti su Bahattin Sofuoglu (Yamaha), nipote di Kenan e interprete della filiera islamica del motociclismo, insieme a Razgatioglu e ai gemelli Oncu. Seguono un grappolo di piloti di talento, lo spagnolo Orradre (Yamaha), la pink warrior Ana Carrasco (Kawasaki), l’inglese ex Moto3 Tom Booth Amos (Kawasaki).

Dove sono gli italiani?

L’Italmoto della Supersport 300 è stata per ora deludente e senza acuti. Pur potendo contare su una pattuglia di guide di talento, con nomi noti come Coppola, Ieraci, Sabatucci,  non è arrivata ancora nessuna vittoria e nemmeno un podio, al contrario della Moto3 dove il tricolore fa faville. Il migliore è il Campione Italiano della categoria Thomas Brianti (Kawasaki) che naviga settimo in classifica generale con un ritardo di 35 punti.  “Le prime gare hanno dimostrato che posso stare con i primi”  spiega il pilota parmense  “e voglio che sia così anche in quest’occasione ad Aragon dove ci fermeremo per ben 2 week end.  Devo continuare a stare concentrato, imparare in fretta la pista e lavorare al meglio con il mio team ProDina, sono soddisfatto comunque del lavoro che abbiamo fatto fino a qui”. 

Filippo Rovelli cerca riscatto

Il vicecampione italiano dell’anno scorso Filippo Rovelli (ParkinGO Kawasaki) non ha ancora ingranato e ha un misero bottino di 2 punti che lo relegano in 25a posizione. “Subito dopo la gara di Portimao io e il mio compagno di team Tom Edwards ci siamo trasferiti in Sardegna con il nostro preparatore atletico per 2 settimane di lavoro fisico e mentale. La velocità ad Aragon non mi manca, l’anno scorso ottenni il 13o posto dopo essere stato sempre protagonista in prova”. 

Obiettivi per Aragon 

Thomas Brianti proviene dalle gare su pit bike e ha vinto il tricolore 300cc un anno fa scavalcando proprio Rovelli durante un’ultima gara thrilling al Mugello.  “In questo giorni di pausa ho riguardato le gare dei primi due round e ho capito gli errori commessi”  spiega Brianti.  “Sono pronto per questa nuova sfida, la competizione e il livello in pista sono molto alti nella 300 ma ad Aragon penso di poter fare uno step ulteriore con il team e arrivare in zona podio”.  Anche Filippo Rovelli è ottimista per la trasferta. “Devo assolutamente cancellare la brutta esperienza di Portimao – dice il varesino- quando un pilota mi è entrato in traiettoria buttandomi fuori alla Last chance Race, impedendomi così di prendere il via alle gare. Il livello mio e del team ParkinGO è da top ten”.

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