25 Febbraio 2020

Superbike: Bautista con la Honda 35″ più lento del 2019 Ducati

Nella prima simulazione di gara con la Honda lo spagnolo ha pagato un'enormità rispetto al conologico della gara di un anno fa

Alvaro Bautista

Quanto ci ha perso Alvaro Bautista passando da Ducati a Honda? Finchè non comincerà a vincere, sarà questo il refrain che peserà sulle spalle del vice iridato Superbike. Per quello che valgono i test invernali, la domanda ha già una risposta: 35 secondi sulla distanza di gara a Phillip Island. Alvaro infatti è stato uno dei pochissimi a simulare i 22 giri nella quarta e ultima sessione dei test australiani, rendendo possibile il confronto diretto con il cronologico di gara 2 dell’anno scorso. Su questa pista Bautista portò al debutto la Ducati V4 R sbaragliando tre gare su tre. Abbiamo preso come riferimento gara 2, anche se il tempo sulla distanza delle corse lunghe è stato identico: 33’38”.

QUANTO GAP

Nella simulazione odierna faceva più fresco rispetto alla gara 2019: aria 21° C contro 28 °C, asfalto 29  contro 45 di un anno fa. Dunque condizioni sulla carta più favorevoli, anche se a detta di molti piloti la pista quest’anno è più lenta. Non tanto però da giustificare una simile differenza: addirittura 34″8  secondi, considerando 21 giri, cioè escludendo il primo di entrambi i cronologici. Con la Fireblade il miglior passaggio di Bautista è stato il primo lanciato, 1’32″336, mentre con la Ducati aveva stampato il nuovo primato ufficiale in 1’30″573, sempre al giro due.

DIVERSA PREPARAZIONE

Okay, la Honda è un progetto decisamente meno evoluto di quanto non fosse la Panigale un anno fa. I tester della Ducati avevano cominciato a lavorarci oltre un anno prima del debutto, sempre utilizzando le stesse Pirelli in uso nel Mondiale. Honda invece ha svolto lo sviluppo in Giappone, con le Bridgestone che HRC monta alla 8 Ore di Suzuka. L’inverno di un anno fa Alvaro si era trovato in mano una Ducati già pronta per volare, mentre la Honda, pur promettentissima, è ancora da mettere a punto.

IL CONFRONTO CON HASLAM FA MALE

Il dato che stona maggiormente è la differenza di prestazione con Leon Haslam, che era stato decisamente più veloce del caposquadra anche nelle tappe europee a Jerez e Portimao. In Australia, per quanto fatto vedere nei test, il britannico potrebbe essere un serio candidato al podio.  Bautista invece non si sta trovando, parla di telaio troppo rigido che non gli consente di avere fiducia nelle gomme. Ma anche di motore così brusco che “sembra un due tempi“. La stagione è lunga, okay. Ma vedere Alvaro così in difficoltà sul tracciato dove un anno fa, con la V4 R, aveva stra-dominato, lascia parecchio perplessi.

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