19 Febbraio 2024

Superbike, Axel Bassani-Kawasaki: la parola chiave è “pazienza”

Lowes e Bassani impazienti di girare a Phillip Island. Il pilota veneto non sente ancora "sua" la Ninja e spera di fare progressi.

Superbike, Axel Bassani: con la Kawasaki serve pazienza

Martedì 20 febbraio si disputerà l’ultima giornata di test pre-campionato del Mondiale Superbike, che nel weekend gareggerà a Phillip Island nel primo round 2024. Ogni team avrà tanto lavoro da fare, diverso a seconda delle esigenze specifiche di ciascun pilota. In Kawasaki c’è una situazione che vede Alex Lowes al quinto anno con la Ninja ZX-10RR e quindi già “padrone” della moto e Axel Bassani alla prima stagione con la Verdona e con la necessità di fare tanti chilometri per adattarsi dopo i tre anni trascorsi sulla Ducati Panigale V4 R. Ricordiamo che la Kawasaki si presenta con motore potenziato, grazie alle concessioni regolamentari e alla possibilità di girare a 15.100/minuto, contro 14.600 di anno scorso.

Superbike, Lowes e Bassani pronti per Phillip Island

Lowes, che in Australia ha vinto al debutto in Kawasaki nel 2020, è impaziente di correre su un circuito che gli piace molto e dove spera di essere competitivo: “Non vedo l’ora che arrivi questo ultimo test. Hanno riasfaltato la pista e normalmente la durata degli pneumatici è peggiore in questi casi. È qualcosa che dobbiamo considerare. Dobbiamo vedere come si comportano le gomme sulla distanza di gara. Questa è la cosa più importante a Phillip Island: avere buona velocità con pneumatici usati. Quest’anno sarà ancora più importante“.

Il pilota inglese lavorerà soprattutto sulla tenuta delle gomme, tema sempre fondamentale sul tracciato australiano. Dovrà lavorarci anche Bassani, però focalizzato anche su una migliore comprensione generale della sua Kawasaki: “Vedremo come funziona il nuovo asfalto. Voglio vedere come funziona la Ninja ZX-10RR qui, perché la mia ultima volta è stata con una moto diversa e quindi devo vedere quanto sarà diverso. Al momento sono tranquillo e voglio solo vedere cosa succede nel test, piuttosto che aspettarmi di trovare una cosa o l’altra. Avere un unico giorno è più complicato. Prima erano due, con due ore al mattino e due al pomeriggio. Ora saranno otto ore, quattro e quattro. Devi fare tutto in un giorno solo. Non è facile, ma sarà lo stesso per tutti“.

Anche se le ore in pista saranno le stesse, distribuirle su due giornate era molto più comodo per i piloti e per gli ingegneri. C’era più tempo per analizzare i dati e trovare delle soluzioni da magari adottare nel secondo giorno. Per Axel il nuovo scenario complica un po’ tutto, però darà il massimo per fornire le corrette indicazioni al team e favorire così degli interventi reattivi sulla sua moto. Ad ogni modo, il pilota veneto aveva già dichiarato che gli sarebbero serviti un po’ di round prima di essere al 100% con la Kawasaki. Sa di dover essere paziente, oltre che di dover lavorare sodo per essere competitivo. Deve adattarsi non solo alla moto, ma anche al fatto di essere in una squadra ufficiale con dei compiti diversi sullo sviluppo.

Foto: Kawasaki Racing Team

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