19 Novembre 2022

Superbike Australia: Alvaro Bautista pole! Più veloce di Rea e della pioggia

Sull'asciutto Alvaro Bautista firma la sesta pole in carriera davanti alle Kawasaki di Rea e Lowes. Gara 1 scatta alle 06:00

Alvaro Bautista, Superbike

Il Mondiale Superbike già in ghiaccio non ha spento Alvaro Bautista. A Phillip Island, nel gran finale che vale il titolo Costruttori, il neo iridato firma la sesta pole giocando d’anticipo su Jonathan Rea e sulle goccioline di pioggia che hanno disturbato gli ultimi 3-4 minuti della sessione. Nella terza sessione, sul bagnato, il nordirlandese aveva strappato il miglior tempo, con Bautista quarto. Ma nei quindici minuti tutto-o-niente, su pista asciutta e il trabocchetto di inquietanti chiazze umide qua e là, il ducatista ha acceso il turbo. Se si correrà sull’asciutto Bautista ha il potenziale per ripetere la micidiale tripletta del 2019, quando debuttò sulla Panigale V4 R infliggendo distacchi imbarazzanti a tutti. Il meteo però non è tranquillazzante: se piove Rea avrà la sua occasione.

Volando con la Pirelli da gara

Bautista ha firmato la sesta Superpole in carriera utilizzando la gomma posteriore da gara: 1’29″815, comunque non lontano dal primato 2020 siglato da Tom Sykes con la BMW in 1’29″230, con copertura ultrasoffice. Fra l’altro la pista era tutt’altro che in condizioni ideali: per tenere aperto sui curvoni a Philipp Island fra una zona umida e l’altra ci vuole un cuore grande così. Nel primo e unico tentativo lo spagnolo ha tenuto Jonathan Rea a distanza (1’30″026). L’asso Kawasaki ha insistito per ulteriori due giri, ma ha dovuto combattere sia con le goccioline che cominciavano a manifestarsi sulla visiera, sia con la posteriore non più efficacissima. Game over, se ne riparla in gara 1 che parte alle 06 italiane.

Phillip Oettl la favola continua

La seconda fila è tutta Yamaha con Toprak Razgatlioglu a precedere il compagno Andrea Locatelli e il texano Garrett Gerloff, all’ultimo ballo con GRT. Ad aprire la terza fila sarà Phillip Island, il tedeschino di Go Eleven che ha rischiato di non correre e invece sta disputando il miglior week end dell’anno: qui tutta la storia di una vigilia piena di pathos. Oettl ha fatto meglio dell’ufficiale Michael Rinaldi (ottavo tempo) e anche di un Axel Bassani che in Australia non ha ancora trovato la via maestra: quattordicesimo.

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