25 Gennaio 2024

Superbike, Alvaro Bautista: “Rivali preoccupati? Io dovrei esserlo di più”

Bautista non al 100%, a Portimao dovrebbe andare meglio. Comunque tanto lavoro con la sua Ducati "zavorrata".

Superbike, test Jerez: Alvaro Bautista non felice

Alvaro Bautista ha terminato il test a Jerez con il sedicesimo tempo, ma esso non rispecchia assolutamente il suo valore. Scontato dirlo, ovviamente. Il campione Superbike non ha fatto time attack, si è concentrato sul passo e sull’adattamento a una Panigale V4 R con dei chili aggiuntivi dovuti alla nuova regola sul peso minimo. Inutile cercare di essere veloce sul giro secco, a quello ci penserà magari nel prossimo test a Portimao (29-30 febbraio). Non sta ancora bene sul piano fisico, l’infortunio di novembre non è del tutto smaltito. Anche oggi ha terminato prima il lavoro.

Superbike, test Jerez: il bilancio di Bautista

Lo spagnolo ha fatto il punto della situazione al termine della giornata: “Rispetto a ieri mi sono sentito meglio fisicamente, non avevo lo stesso dolore. Non sono ancora al 100%, pensavo di stare peggio oggi. Ora spero di recuperare meglio per Portimao. Abbiamo fatto dei run lunghi. Ho dolore, ma rimane costante e non peggiora. Anzi, col passare dei giri è un po’ meglio. Pur non essendo al 100%, ho fatto tanti giri“.

Bautista ha fatto un ottimo run sul 1’39” e questo testimonia che è andato forte nonostante una condizione fisica non perfetta: “Se i rivali devono preoccuparsi? Ho visto dei giri velocissimi in 38 e Nicolò ha girato in 37. Io sono ancora molto lontano. Quello che dovrebbe essere preoccupato sono io, non gli altri. Sono molto indietro. Io guardo la mia condizione e il mio feeling con la moto, non sono al 100%“.

Inevitabile parlare anche della zavorra, dato che il team Aruba Ducati è molto concentrato su questo aspetto: “A Portimao – ha detto Alvaro – faremo le stesse prove fatte ieri con due diversi tipi di distribuzione della zavorra per capire se in una pista diversa ho le stesse sensazioni. A Jerez abbiamo scelto una direzione, però in Portogallo dobbiamo riconfermarla. Portimao è molto differente, se anche lì funzionerà la stessa configurazione, allora vuol dire che sarà più meno quella che utilizzerò anche in Australia“.

Gli avversari non lo sorprendono

Si parla poi degli avversari e riconosce di non esser rimasto stupito dalla velocità dei vari Toprak Razgatlioglu, Jonathan Rea e del nuovo compagno Nicolò Bulega (oggi da record): “Prima di venire al test avevo detto che Toprak, Jonny e Nico che sarebbero stati forti. Erano i rivali che immaginavo più forti e non mi hanno sorpreso, sono stati molto veloci. Ovviamente è un test e non sai bene ogni cosa, ma credo che il livello sia ancora più alto dell’anno scorso“.

Il due volte campione del mondo Superbike ha ribadito di non aver affrontato questo test nella situazione migliore possibile: “Come guida mi sento al 70% del mio potenziale, poi la moto non so a che percentuale sia. Finché non arrivo al 100% è difficile esprimersi sulla moto, perché ora non posso arrivare al limite“.

Infine, all’ex pilota MotoGP è stato chiesto se avrebbe utilizzato la gomma SCQ nel caso in cui non avesse avuto problemi fisici: “Sicuramente – risponde – perché ho visto gli altri che ne mettevano una, due o tre… Ora non posso spingere tanto di più, era inutile montarla. Per me in questo test era importante capire come mi trovavo e sinceramente non mi aspettavo di trovarmi così male. Nella mia vita di tutti giorni avevo iniziato a sentirmi bene, però qui si lavora in un’altra maniera. Comunque da ieri a oggi sono migliorato. Non sono contento dell’inizio, ma contento di come vado via da qua“.

Foto: Aruba Racing Ducati

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