15 Ottobre 2021

Superbike, Alvaro Bautista: primo contatto con Ducati a Jerez

Alvaro Bautista inizierà la nuova avventura Superbike con Ducati a Jerez, la settimana dopo al GP dell'Indonesia. Previsto un fitto calendario di test.

Superbike, Alvaro Bautista

Un podio nella stagione Superbike 2020, due nel 2021: Alvaro Bautista vuole mettersi alle spalle il brutto biennio Honda. Voleva ritrovarsi al centro di un progetto che si preannunciava da subito vincente, invece la casa dell’Ala dorata avrà ancora molto su cui lavorare. Non ha perso tempo a firmare il ritorno in Ducati durante l’estate, sarà l’occasione per il rilancio. D’altronde anche a Borgo Panigale aspettano l’ex pilota MotoGP per puntare finalmente al titolo mondiale, solamente intravisto con Scott Redding.

In sella alla CBR1000 RR-R ha racimolato una lunga serie di cadute, fortunatamente senza mai riportare gravi infortuni. Le tante scivolate nella ghiaia non hanno intaccato il morale di Alvaro Bautista, sempre alla ricerca del nuovo limite della moto. “L’importante è sapere perché cadi. Soprattutto in questa stagione ho sempre saputo molto bene perché sono caduto. Non è un problema per me. Non mi preoccupo delle cadute. Accadono e basta“. Diverso il discorso se confrontato con la stagione Superbike 2019, la prima con Ducati. “Allora non avevo esperienza con le gomme, ho commesso degli errori per mancanza di esperienza“.

Il ritorno in Ducati

Dopo aver familiarizzato con le Pirelli, Bautista è pronto a rimontare sulla Panigale V4R all’indomani dell’ultima tappa in Indonesia. Chiuso il Gran Premio, insieme a Michael Rinaldi volerà a Jerez per provare la Rossa la settimana successiva. Ducati vuole raccogliere dati e utilizzare dicembre e la prima metà di gennaio per prepararsi al meglio in vista dei test invernali Superbike 2022. “Purtroppo non mi sarà permesso dirvi nulla del mio primo test, il mio contratto con la Honda scade a fine anno“, precisa Alvaro Bautista a Speedweek.com.

Ma la voglia di cambiamento è tanta, anche da parte del costruttore emiliano. La statura più bassa e il fisico più leggero dello spagnolo rispetto a Scott Redding potrebbero essere un valore aggiunto. Inoltre nell’ultimo biennio sia il team che il pilota sono cresciuti e promettono grandi cose. “Non vedo l’ora di ricoprire il mio nuovo ruolo, ma il mio focus è ancora sulla Honda. Vogliamo finire la stagione nel miglior modo possibile. Vi racconterò com’è la nuova moto l’anno prossimo“.

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