11 Luglio 2020

Superbike: Alvaro Bautista in ritardo, che succede alla Honda?

L'ex ducatista ha chiuso i test Superbike al Montmelò in coda al gruppo. Il divario è bugiardo, la Honda non è così distante dalla vetta. Ma la rivincita non sarà agevole

Superbike, Alvaro Bautista

Alvaro Bautista ha chiuso i test Superbike al Montmelo in sedicesima posizione, in ritardo di quasi tre secondi dal leader Jonathan Rea (qui il riepilogo) Ovviamente è un distacco bugiardo, la Honda CBR-RR non è messa così male. Il problema è stato che la mattina del secondo giorno, quando la pista era fresca e velocissima, le quattro cilindri giapponesi sono rimaste chiuse nel box, mentre tutti gli altri affondavano supergiri.  Da Tokyo, sede della HRC, era arrivato l’ordine tassativo di non tornare in pista fino alla conclusione di una lunghissima riunione in teleconferenza fra la squadra presente in Spagna e i tecnici rimasti in Giappone per le difficoltà di viaggio legate all’emergenza Covid-19. A tre settimane dalla ripresa del Mondiale Alvaro Bautista, in ogni caso, non è dove avrebbe voluto essere. La vecchia fiamma Ducati vola, e lui è atteso da una difficile rincorsa.

Nuovo test ad Aragon 

In mancanza degli ingegneri, Honda non ha portato in pista novità nei test catalani. Lo sviluppo ripartirà sparato nei prossimi giorni ad Aragon, dove Alvaro Bautista e Leon Haslam metteranno alla frutta le evoluzioni che negli ultimi mesi sono state approntate in Giappone. In HRC il lavoro non si è mai fermato, è plausibile ritenere che a Jerez, il primo agosto, la Honda sarà più avanti rispetto a quanto vinto nell’unico round disputato in Australia. In quella occasione Alvaro Bautista finì sesto nelle gare lunghe, scivolando durante la Superpole Race. “Giovedi mattina abbiamo potuto girare solo quando ci hanno dato l’okay dal Giappone, in HRC è così che funziona” ha spiegato lo spagnolo. “Durante la call con il Giappone siamo convinti di esser venuti a capo di qualche problema, anche se in pista il risultato non si è visto. In HRC lavorano in modo molto coscienzioso. Qui non erano sul posto, per cui gli ingegneri sono stati ancora più cauti del solito, per non mandarci fuori strada.”

“I problemi? Chiedete ad HRC” 

Su quali aree stiano lavorando i tecnici Honda è un mistero. “Chiedete alla HRC” dirotta le attenzioni lo spagnolo. “Avevamo programmato anche noi di fare il time attack con la qualifica, ma dal Giappone ci hanno fermato. Per fortuna andiamo a girare ad Aragon, ci saranno anche gli ingegneri HRC e proveremo a migliorare il pacchetto. E’ il prossimo test che mi infonde fiducia. Sono curioso di arrivare a Jerez per capire se il nostro livello sarà migliore o peggiore che in Australia.”

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