14 Aprile 2021

Superbike, Adesso Garrett Gerloff è l’uomo di punta Yamaha

In assenza di Toprak Razgatlioglu, fermo per Covid-19, è Garrett Gerloff che si sta occupando dello sviluppo Yamaha YZF-R1. L'uomo nuovo della Superbike

Superbike, Garrett Gerloff

Che soprannome potremmo dare a Garrett Gerloff, l’americano volto nuovo Superbike? Yamaha Racing ha fatto un appello pubblico rivolto agli appassionati, quindi se avete qualche idea, fatevi avanti. Da evitare Texas Tornado e Texas Terror, due appellativi che appartenevano a Ben Spies, il talento che nel 2009 debuttò in Superbike con Yamaha ufficiale vincendo il titolo a mani basse. Gerloff viene dallo stesso stato del sud degli States, e a differenza del precedessore ha speso il primo anno per fare esperienza con la YZF-R1 dell’anno precedente gestita dal team satellite GRT. Ha battezzato il primo podio al Montmelò e nell’atto finale all’Estoril ha collezionato un secondo e un terzo posto. La vittoria non sembra lontana. Intanto, con Toprak Razgatlioglu assente per Covid-19, senza sintomi, nei recenti test di Aragon il 25enne texano ha guidato lo sviluppo Yamaha. Pur rimasto in seno a GRT, adesso Gerloff ha la R1 Factory e pieno supporto tecnico.

Il ragazzo dai denti aguzzi

Alla fine delle due giornate (qui la cronaca) Garrett Gerloff ha pagato sette decimi al ducatista Scott Redding, arrivato ad un soffio dal primato Superpole di Jonathan Rea. I giri tutto-o-niente con la ultrasoffice contano il giusto, figuriamoci nei test. Sul passo l’americano è andato molto forte, portando avanti la sperimentazione di nuovo materiale per le sospensioni Ohlins. “La mia sensazione è di avere una moto molto forte” ha detto Garrett Gerloff, riconoscendo i progressi compiuti da Yamaha e i meriti dei tecnici di GRT. “La cosa più impegnativa in queste due giornate è stata adattarsi al vento, che ha cambiato radicalmente direzione. Avere spinta o resistenza in rettilineo cambia drasticamente i punti di frenata, la differenza è abissale e adattare pilota e moto alla circostanza non è scontato”.

Gerloff diventerà prima guida  Yamaha?

Aragon inoltre non è una pista fra le più favorevoli, storicamente, per la Yamaha. Aver limitato il divario da un Redding scatenato (almeno sul passo) è molto promettente. Ad un mese dall’inizio del campionato (22-23 maggio, sempre ad Aragon) Garrett Gerloff è sempre più la guida dello sviluppo. Toprak Razgatlioglu ha preso il Covid-19 a Barcellona durante la precedente tornata di collaudo, saltando la seconda gara e dovendo dare forfait in questa circostanza. Il pilota turco ha quindi perduto tre preziosissime giornate di test. La sensazione è che difendere il ruolo di prima guida Yamaha non sarà così scontato. Garrett Gerloff spinge sempre più, con una determinazione feroce.

I tempi finali di Aragon (combinati)

1.Redding (GB-Ducati) 1’48”780; 2. Rinaldi (Ita-Ducati) 1’49”205; 3. Gerloff (Usa-Yamaha) 1’49”439; 4. Davies (GB-Ducati) 1’49”610; 5. Locatelli (Ita-Yamaha) 1’50”257; 6. Rabat (Spa-Ducati) 1’50”518; 7. Bassani (Ita-Ducati) 1’51”146; 8. Nozane (Gia-Yamaha) 1’51”277; 9. Ponsson (Fra-Yamaha) 1’52”269; 10. Canepa (Yamaha) 1’53”685.

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