11 Giugno 2018

Superbike, Jonathan Rea è una furia: “Cos’ha in testa Tom Sykes”?

Il triplice campione del Mondo spara a zero sul compagno di squadra. E' guerra nel box Kawasaki

Jonathan Rea sognava il week end perfetto: battuto il record delle 59 vittorie di Carl Fogarty aveva la doppietta nel mirino per aumentare ulteriormente il già cospicuo vantaggio nel Mondiale. Il contatto con il compagno di squadra Tom Sykes, costato una rovinosa caduta, ha mandato all’aria i piani. E il Cannibale non l’ha mandata giù. Le sue dichiarazioni nel dopo gara sono di fuoco. (Qui cronaca e classifica di gara 2, qui Rea mentre applaude sarcasticamente Sykes dopo la caduta)

ACCUSE – “Tom mi ha semplicemente spinto al lato, nella sequenza ripresa dalla telecamera di bordo avete potuto  vedere bene. Mi ha speronato e mi ha colpito il gomito, il ginocchio e la moto”. La direzione gara ha messo sotto indagine l’accaduto, ma ha deciso di non prendere alcun provvedimento.  E Rea ne ha avute anche per i giudici.  “Beh, conoscete meglio di me come vanno le cose in questo campionato. Ho spiegato la situazione in direzione gara, per me la situazione è stata lampante. La domanda che mi sono posto è: cos’è successo nella testa di Tom? Follia.”

FIDUCIA – Rea insiste: “Lui fa sempre così, anche quando è chiaramente in condizione di non poter resistere prova a non farti passare. E’ un peccato, perchè avrei vinto questa gara al 100%. Avevo un ritmo più che sufficiente per farcela. Ero partito calmo, perchè la gara sarebbe stata lunga. Abbiamo buttato una vittoria e punti preziosi per il Mondiale. E la cosa che mi secca ancora di più è che non è neanche venuto a scusarsi con me.”

LA VERSIONE DI TOM – E’ il primo zero in questa stagione per Rea, che mantiene 65 punti di margine su Chaz Davies, uno in più rispetto alla vigilia di Brno. Tom Sykes ha dato la sua versione così: “Jonathan ha fatto un errore. Ha giudicato male la traiettoria. Non è stata colpa mia“.  In California, fra due settimane, farà caldissimo nel box Kawasaki.

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