24 Gennaio 2022

Danilo Petrucci: “Ducati mi ha cercato, che soddisfazione!”

Ducati ha fortemente voluto Danilo Petrucci per il MotoAmerica. Dopo l'esperienza della Dakar l'ex pilota MotoGP volerà negli Stati Uniti d'America.

Danilo Petrucci

Per Danilo Petrucci sono giorni di relax e allenamenti in vista del primo test con la Panigale V4R a Portimao. Il 7-8 febbraio sarà in pista con gli altri piloti Ducati della Superbike, ma prima bisogna archiviare l’esperienza della Dakar. Migliaia di chilometri tra le dune del deserto, orari improbi, con sveglia alle 3 del mattino, partenza prima dell’alba e ritorno al bivacco 12 ore dopo. Gelo al mattino, caldo di giorno… E poi ancora imprevisti, cadute, guasti tecnici (troppi!) e la gioia di una storica vittoria in tappa 5. “Sapevo di essere veloce, ma penso che molti mi abbiano sottovalutato, anche nella mia squadra“, ammette il pilota umbro. “E’ stato surreale, mi hanno informato della vittoria mentre mi trovavo all’ambasciata italiana a Riyadh [per sostituire il passaporto perso nella tappa 2]”.

L’esperienza MotoGP di Petrux

Tanti ex colleghi della MotoGP gli hanno scritto per complimentarsi con lui, compresi “Andrea Dovizioso e Carmelo Ezpeleta“. Danilo Petrucci ha dimostrato grande flessibilità nel passaggio dalla pista al deserto, unico pilota al mondo a vincere sia in MotoGP che nella Dakar. Cresciuto su minicross, trial, minimoto, a 13 anni ha iniziato a gareggiare sull’asfalto.  In Arabia Saudita anche l’esperienza della MotoGP si è rivelata utile: “Ho portato la velocità, la precisione, il controllo della moto“, racconta a Cycleworld. Ma nessun rimpianto di aver lasciato la classe regina. Nella sua ultima stagione ha sofferto non poco in sella alla KTM RC16, una moto che necessitava di diversi cambiamenti radicali per potersi adattare al suo stile e alla corporatura “extra-large”.

Futuro a stelle e strisce

Ma il 2022 è appena iniziato e la Dakar è solo un antipasto per il futuro professionale di Danilo Petrucci. Non è più un mistero che correrà nel MotoAmerica con Ducati, la notizia era nell’aria ancor prima di partire per il Rally Dakar. “Sono sempre stato innamorato degli Stati Uniti. Amo lo stile di vita laggiù, gli spazi aperti. Ogni inverno volo in California. Ho amici lì come Giacomo Redondi, che attualmente gareggia nel cross-country negli Stati Uniti“. Ritroverà altri colleghi come Toni Elias, ma soprattutto riabbraccerà l’amato marchio Ducati. “Sono contento perché è stata la Ducati a contattarmi. Hanno fatto di tutto per prendermi. Quando ho lasciato il team ufficiale della MotoGP Ducati, sono rimasto in buoni rapporti con Claudio Domenicali, Gigi Dall’Igna, Paolo Ciabatti e Davide Tardozzi. Hanno spinto per avermi in MotoAmerica. È una grande soddisfazione“.

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