9 Giugno 2021

Superbike, Scott Redding su Rinaldi: “Non possiamo lavorare insieme”

Scott Redding avrebbe preferito dividere il box con Chaz Davies. Per puntare al titolo Superbike serve massima unione all'interno del box Ducati

Superbike, Scott Redding

Il Mondiale Superbike sta per approdare a Misano, gara di casa per il team Ducati. Le speranze sono riposte tutte su Scott Redding, in attesa che Michael Rinaldi riesca ad ambientarsi nel nuovo team ufficiale e con la Panigale V4R. Tra i due compagni di squadra non c’è massima intesa, specie dal punto di vista tecnico. Sin dai primi momenti il britannico ha sottolineato come la differenza di peso e altezza dei due costringa a seguire strade differenti, a non poter condividere e lavorare sugli stessi dati.

La preferenza per Davies

Redding non ha condiviso pienamente la scelta di promuovere Rinaldi, preferendo collaborare con Chaz Davies. Il gallese da quest’anno milita nel team Go Eleven e guida la terza moto ufficiale. Dopo i round di Aragon ed Estoril è 5° con 48 punti, mentre l’alfiere italiano è 10° con soli 25 punti. L’ex pilota MotoGP si è affermato vicecampione al suo primo anno nel WorldSBK, ma la sfida con la Kawasaki di Jonathan Rea sembra ancora troppo difficile. Serve un grande gioco di squadra e remare tutti nella stessa direzione nel box Aruba.it Racing Ducati per puntare al titolo Superbike.

Forse la scelta di spostare Chaz Davies nella squadra satellite era prematura? “Non possiamo lavorare insieme“, dice Scott Redding in merito a Michael Rinaldi, come riportato da Speedweek.com. “Le differenze sono troppo grandi. Ha problemi simili ai miei che non aveva l’anno scorso. È un bene perché mostra che ha qualcosa a che fare con le diverse moto del 2019 e del 2020. Ma alla fine faccio le mie cose e cerco di rendere la moto il migliore possibile per me. Devo seguire la mia strada e vincere gare per dimostrare alla Ducati che sono il pilota da seguire“. La collaborazione con Davies prosegue a distanza. “Parlo ancora con Chaz e ci scambiamo informazioni. Ma non è come quando ce l’ho nella stessa squadra. La sua motivazione a batterci è ancora maggiore ora rispetto all’anno scorso“.

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