25 Gennaio 2022

Mattia Pasini verso la Superbike “Voglio il Mondiale con la Ducati”

Mattia Pasini punta al Mondiale Superbike 2023. Intanto nei prossimi giorni sale sulla Ducati del Broncos Racing Team per un primo assaggio

Superbike

Mattia Pasini vuole realizzare i suoi sogni. A 36 anni ha l’entusiasmo di un ragazzino  ed una grande voglia di gareggiare in moto. “Il mio sogno è entrare nell’orbita Ducati – confida il pilota romagnolo – Nel 2010 c’ero andato vicino, quando si parlava di un mio passibile passaggio alla MotoGP. Penso che nella vita ci possa essere sempre una seconda chance ed in futuro mi piacerebbe gareggiare nel Mondiale Superbike proprio con la casa di Borgo Panigale. Credo che la Ducati sia un po’ il sogno di ogni pilota, come la Ferrari in Formula 1. Il mio obbiettivo, prima di terminare la carriera di pilota, è diventare Campione del Mondo. Sarebbe proprio bello vincere il Mondiale Superbike con Ducati”.

È dunque un obbiettivo concreto?

“Dopo una stagione di gare automobilistiche vorrei tornare a correre in moto, oltre a continuare a collaborare con Sky e gareggiare in auto.  Domenica prossima parteciperò ad una sessione di test a Valencia con la Ducati Superbike del Broncos Racing Team di Luca Conforti e vediamo come va. Il mio obbiettivo è gettare le basi per partecipare al Mondiale SBK del 2023”.

Quante probabilità ci sono di vederti in pista già quest’anno?

“Molto probabilmente parteciperò al Campionato Italiano Superbike. Le possibilità al momento sono l’ottanta per cento. Mi trovo veramente bene con Luca Conforti e penso che insieme potremmo fare bene. Quest’anno nel CIV SBK si utilizzano le Dunlop e le conosco dai tempi della Moto2. A proposito di Moto2, ho ancora qualche piccola porta aperta ma non sono più giovanissimo e il 2022 sarebbe comunque l’ultimo anno. In Superbike, invece, è diverso e posso fare ancora qualcosa di bello. Max Biaggi ha vinto il Mondiale che aveva più di 40 anni e dunque potrei avere quattro stagioni per provarci”.

Prevedi di partecipare a qualche gara del Mondiale SBK già nel 2022 come wild card?

“Con Luca Conforti ne ho parlato ma preferisco fare un passo alla volta. Non voglio arrivare al Mondiale SBK da raccomandato, solo perché ho corso nel Motomondiale ma voglio meritarmelo. Prima voglio essere tra i protagonisti del CIV e guadagnarmi sul campo il passaggio al Mondiale”.

Nel 2022 ambisci al titolo tricolore?

“Credo di poter essere ancora competitivo ed ho le motivazioni giuste. Il CIV SBK è un campionato di alto livello, con piloti forti quali Pirro e Savadori quindi non va preso sottogamba. Cercherò di essere tra i migliori e di lottare per la vittoria finale”.

Intanto, in questi giorni, viene trasmesso in tv il documentario su Marco Simoncelli e tu sei in qualche modo uno dei protagonisti. Cosa hai provato guardandolo?

“È un argomento particolarmente sensibile per me. Mi sono emozionato ma non ho pianto perché è stato realizzato molto bene, alla maniera del Sic. Questo documentario potrebbe essere considerato un libretto d’istruzioni per la nuova generazione di piloti perché li aiuta a capire e comprendere i valori del motociclismo”.   

Foto MotoGP.com

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