10 Settembre 2020

Matteo Ferrari, tra l’esordio Superbike e la MotoE. “A Misano la svolta”

Matteo Ferrari: il positivo esordio Superbike pochi giorni fa, ora MotoE a Misano con varie incognite. Ecco cosa ci ha detto alla vigilia delle prime libere.

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Periodo particolarmente impegnativo per Matteo Ferrari, soprattutto questi ultimi giorni divisi tra Spagna e Italia. Il campione MotoE in carica infatti ha avuto l’opportunità di esordire ad Aragón nel Mondiale Superbike, in un fine settimana rivelatosi davvero positivo. Tante novità, progressi costanti, piazzamenti finali a punti, oltre ad essere un’esperienza che gli ha permesso di riprendere il ritmo gara. In pochi giorni però eccolo di nuovo in Italia: scatta un doppio evento elettrico in casa a Misano, cominciando da questo fine settimana. Come l’anno scorso, l’alfiere del team Gresini si aspetta la svolta proprio in questa occasione, contando anche sul supporto del pubblico ammesso per la prima volta quest’anno. Ecco cosa ci ha detto alla vigilia delle prime prove libere.

ESORDIO SUPERBIKE

“Erano due anni che non guidavo una 1000” ha raccontato Matteo Ferrari a Corsedimoto. “Non avevo mai corso con un V4: era uno svantaggio importante, visto che gli altri avevano appena disputato test e round di gare! Per me però è stato importante conquistare qualche punto, ma soprattutto sono riuscito ad essere sempre più rapido. Venerdì ho chiuso con un best lap di 1:53.1, nelle FP3 ho abbassato il tempo di un secondo, poi ho stampato un 1:51.5, che tra l’altro era stato anche il miglior giro di Mercado nel weekend precedente. Sono stato davvero contento dei progressi fatti.” Con qualche appunto. “Peccato per Gara 1: abbiamo beccato una gomma 2019 ottima per i primi cinque giri, prima di crollare… In generale comunque è stata un’esperienza molto positiva. Con il team Motocorsa in tre giorni siamo andati davvero nella direzione giusta, grazie anche al supporto di Ducati.”

Come detto, primo contatto col V4, lui che in precedenza aveva guidato solo un V2. “Il motore va veramente forte! Mi è piaciuto molto anche il cambio: è stato come tornare ad un cambio racing, è veloce e ti dà molta fiducia. Sono tornato a guidare una moto da corsa, in un campionato dal livello altissimo.” Un esordio molto emozionante, condividendo la pista con i ‘grandi’ della categoria. “Impari davvero tanto: realizzare qualche giro con loro ti permette di migliorare molto. Ho aggiunto anche questo tassello alla mia carriera, spero magari in futuro di poter realizzare anche una stagione completa. Nel frattempo è un’esperienza che mi è servita molto, visto che quest’anno per ora ho corso davvero poco: mi ha dato la carica giusta, oltre a permettermi di macinare più chilometri.”

RITORNO IN MOTOE 

Appena chiusa la parentesi delle derivate di serie, questo fine settimana si torna a competere in MotoE. Ricordiamo che avrà tre caselle di penalità in griglia in questa occasione. “Un altro stile di guida, potenza diversa, gomme differenti… Ho comunque un anno e mezzo di esperienza, conosco bene sia la moto che il team. Certo bisogna cambiare subito, ma è una cosa che ormai ho fatto molte volte. È comunque il minore dei problemi: l’importante sarà fare delle belle gare, con l’obiettivo di non partire più indietro delle prime due file.”

Serve recuperare dopo l’incidente e conseguente zero di Jerez. “Diciamo che anche l’anno scorso mi trovavo nella stessa situazione” ha sottolineato. “Il primo ha 41 punti, come successo nel 2019, mentre io invece di 22 punti ne ho 20: il distacco dal vertice quindi più o meno è sempre lo stesso. Qui secondo me ci sarà la svolta in campionato e cambieranno anche i valori in pista.” Di nuovo due weekend consecutivi sulla stessa pista. “Noi della MotoE non giriamo mai tanto, quindi ci è utile anche per avvicinarci di più al limite.”

Possibili rivali? “Bisogna tenere d’occhio tutti. Basandomi sull’anno scorso, Simeon e De Angelis erano stati molto rapidi, anche se poi sono caduti in gara. Certo anche Granado sarà protagonista, poi Aegerter vorrà difendere la leadership… Vedremo però come reagiranno dopo un mese e mezzo di stop, usando anche altre moto.” Per tutti ci sarà l’incognita nuovo asfalto. “Fortunatamente ha più grip, quindi andiamo in meglio! Magari però rispetto a Jerez ci troviamo in condizioni migliori, soprattutto a livello di gomme. Io qualche giro l’ho già fatto e so un po’ com’è, hanno fatto un ottimo lavoro e secondo me i tempi si abbasseranno.”

PUBBLICO SUGLI SPALTI

“Sarà davvero bello vedere gente sugli spalti” ha dichiarato Matteo Ferrari. “Ho fatto il podio a Jerez, ma senza il pubblico… È stato davvero strano. Sarebbe bello replicare un piazzamento sul podio davanti all’atmosfera diversa creata dai tifosi.” Non manca anche un commento sui due casi positivi riscontrati nelle ultime ore: il pilota Moto2 Jorge Martín ed un meccanico, prontamente isolati. “Sarebbe più preoccupante in Superbike, visto che nessuno fa il tampone… Non ci sono i super controlli che abbiamo nel Motomondiale. Certo bisogna rispettare tutte le regole, ma sicuramente siamo molto più tutelati. Siamo tanti ed è inevitabile che qualche caso venga fuori, considerando che molti meccanici arrivano da Spagna, Francia, paesi che stanno vivendo una situazione difficile. Meglio saperlo, vuol dire che siamo controllati.”

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