1 Dicembre 2022

Manzi lascia Triumph, il capo tecnico Ballerini “Fa un errore andando via”

Andrea Ballerini, responsabile Triumph nel Mondiale Supersport commenta il divorzio. "Faremo bene comunque, MV Agusta favorita"

Stefano Manzi, Andrea Ballerini

Stefano Manzi è reduce da una bella stagione d’esordio in Supersport da pilota ufficiale Triumph. Ma il rapporto con il costruttore britannico è ai titoli di cosa. Il pilota romagnolo e la squadra diretta da Andrea Ballerini divorziano dopo appena un anno interrompendo un percorso che li avrebbe potuti portare lontano. La stagione era partita un po’ in ritardo. Manzi aveva saltato i test invernali per un infortunio e le prime gare erano state avare di risultati ma poi c’era stata un’escalation costante di risultati. Manzi ha terminato il Mondiale al sesto posto con una vittoria ed altri quattro podi all’attivo.

Alla guida del team Andrea Ballerini, indimenticato pilota fiorentino protagonista della velocità due decenni orsono. Partecipò a quasi cento Gran Premi del Motomondiale conquistando anche una vittoria.

Andrea Ballerini, soddisfatto della stagione?

“Si, se consideriamo che Manzi è salito sulla moto solo la settimana della prima gara possiamo essere contenti. Da Most in poi siamo andati veramente bene. Peccato che Stefano Manzi non rimanga con noi. Sembra che se ne vada ma non so esattamente con chi correrà”.

Ti lascia un po’ di amaro in bozza?

“C’è un po’ di amarezza, di rammarico per questo addio, non lo nego. Io nei suoi panni sarei rimasto perché c’è tanto di suo nella crescita di Triumph e credo che insieme l’anno prossimo avremmo potuto lottare per il titolo mondiale”.

Senza di lui sarà più difficile?

“Avremo comunque Niki Tuuli e credo che potremo ambire alle prime tre posizioni anche con lui. Non sappiamo invece chi sarà l’altro pilota, al momento non ne ho idea e quindi non posso dire esattamente a cosa puntare. Hanno parlato con noi tanti ragazzi. Quando da metà stagione in poi hanno visto che le Triumph andavano ci hanno contattato praticamente tutti ma non abbiamo ancora scelto”.

Quali saranno le moto da battere il prossimo anno?

“Sicuramente le MV, le vedo più avanti delle Ducati, più a posto. Noi comunque faremo tutto il possibile per stare davanti. Partiamo da una buona base”.

Sei stato un ex pilota di alto livello. La tua esperienza ti aiuta nel lavoro di oggi?

“Mi facilita parecchio perché riesco a percepire certe sensazioni, ad esaminare i movimenti del corpo sulla moto…Sì credo sia molto importante”.

Un ricordo che ti è rimasto nel cuore?

“Ovviamente la vittoria a Phillip Island, nel 2003 in 125. Ho dei bellissimi ricordi legati anche alle 250 ma quel successo mi è rimasto veramente nel cuore ed ogni tanto se ne parla ancora con gli amici”.

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