4 Gennaio 2024

Ana Carrasco, dopo la Moto3 c’è il Mondiale Femminile? “Sto valutando”

Ana Carrasco studia i piani per il 2024: conclusa la seconda esperienza in Moto3, l'idea è il nuovo Mondiale Femminile.

Ana Carrasco studia i piani per il 2024: conclusa la seconda esperienza nel Mondiale Moto3, dietro l’angolo l’attende il nuovo Mondiale Femminile

Lo scorso 26 novembre al Ricardo Tormo di Valencia è calato il sipario sul 2023 del Motomondiale e, con esso, sulla seconda parentesi nel Mondiale Moto3 di Ana Carrasco. Una chiusura del cerchio un po’ beffarda per la motociclista di Murcia, rimasta senza contratto e costretta ad assistere da “spettatrice” all’ultima parte di stagione a causa della doppia frattura a tibia e perone rimediata nel GP dell’Indonesia a seguito di un violento highside. In occasione del trentacinquesimo anniversario di Midas (uno dei suoi sponsor storici), si è concessa ai colleghi di Marca fornendo dei feedback sul suo percorso di degenza e quel che potrà riservarle il 2024.

Il recupero dall’infortunio

“Ora mi sento bene. Le mie condizioni fisiche sono migliorate molto, anche se non al ritmo che avrei voluto – ha dichiarato la classe 1997 – sono comunque avanti rispetto alle scadenze che mi erano state indicate inizialmente. Ho fatto di tutto per prendere parte alla gara di Valencia, i medici purtroppo me lo hanno sconsigliato. Non vedo l’ora di recuperare la forma ideale per affrontare il 2024”.

Ana Carrasco valuta il Mondiale Femminile

Archiviato il sodalizio biennale con il team BOE Motorsports, nuove sfide attendono la Carrasco nel 2024. Da diverse settimane a questa parte si parla con insistenza di un possibile (probabile) passaggio al FIM Women’s Motorcycling World Championship, il neonato Mondiale Motociclistico Femminile: “Lo sto valutando, insieme ad altre opzioni. Questa sicuramente è la più valida, in primis perché credo nell’iniziativa”.

La spinta propulsiva al movimento motociclistico in rosa

“Penso che fosse necessario un campionato mondiale riservato alle donne, del resto è già presente in altre discipline. Vedi il cross o il trial. Per le ragazze che ambiscono a correre a determinati livelli è una buona possibilità, più fattibile senza dubbio rispetto a categorie come Moto2 e Moto3 in cui non è solito vedere ragazze al via. Io rappresento un’eccezione, infatti sono stata l’unica ad aver corso in Moto3 nell’ultimo biennio”.

Caparbietà e forza di volontà

Quello del 2023 è soltanto l’ultimo incidente fisico della sua carriera. Il più serio risale al 2020, quando si fratturò 2 vertebre toraciche durante una sessione di test con la Kawasaki Ninja 400 sul circuito dell’Estoril, mettendo in seria discussione la prosecuzione della sua attività agonistica: “L’infortunio più complicato della mia vita, nessun altro è paragonabile come entità. In quel momento stavo lottando per il mondiale e all’improvviso mi sono ritrovata costretta a fermarmi per diversi mesi. Ho impiegato quasi un anno prima di poter tornare a gareggiare, ma non ho mai pensato di smettere. L’ho trattato come un infortunio qualsiasi, soltanto con un recupero più prolungato”.

Il pensiero fisso di Ana Carrasco

Nonostante le cicatrici fisiche, il pensiero di riassaporare il gusto della vittoria arde come non mai nella mente della Campionessa del Mondo Supersport 300 2018: “Mentirei se dicessi che non mi piacerebbe. Il mio obiettivo a medio-lungo termine rimane lo stesso: continuare a migliorare ed essere la miglior pilota possibile, vincendo di nuovo ovunque mi trovi. Ovviamente a volte ci si riesce e in altre no, ma mi alzo ogni giorno con questo desiderio”.

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