26 Aprile 2023

Xavi Forés giramondo: vince anche nel MotoAmerica

Titolo indipendenti nel Mondiale, Campione in Europa, Spagna e Germania: adesso Xavi Forés è primatista anche del MotoAmerica Supersport.

Xavi Forés giramondo: vince anche nel MotoAmerica

Ci sono piloti che, dove li fai correre, il loro lo fanno sempre. Nel motociclismo moderno, Xavi Forés è la perfetta rappresentazione di questo. In tutte (o quasi) le sue molteplici sfide intraprese in carriera, il risultato l’ha sempre portato a casa. Giramondo nel DNA, vincente per palmares, professionista esemplare per antonomasia. Se ne sono accorti persino al di là dell’Atlantico, con quella doppietta nell’atto inaugurale del MotoAmerica Supersport 2023 a Road Atlanta ennesima pietra miliare di una carriera dai molteplici punti esclamativi.

DNA DA MOTOCICLISTA GIRAMONDO

Se vogliamo, diventare “giramondo” del motociclismo era nel destino di Xavi Forés. Anzi, proprio nel suo DNA, considerando che suo padre resta pur sempre titolare di una ditta di trasporti. Da giovanissimo ha iniziato a viaggiare e, a soli 5 anni, prese dimestichezza con la prima due ruote a motore. Su spinta della passione del padre e del compianto (proprio per un incidente motociclistico) zio, già nell’ambiente in quanto realizzava tute da gara per numerosi piloti di fama nazionale ed internazionale.

IL SUO PRECEDENTE A ROAD ATLANTA

Xavi Forés è talmente giramondo che, per quanto abbia ufficialmente esordito nel MotoAmerica soltanto lo scorso fine settimana, a Road Atlanta ci aveva già corso. Nell’ormai lontano 2004, finalissima mondiale della GSX-R Cup, preludio di quella sua successiva avventura con Alstare Corona Suzuki nel Mondiale Supersport. Altri tempi, un’altra vita. Trascorsi 19 anni, nel mezzo ha corso un po’ ovunque: Superstock 1000 internazionale, CEV (Moto2 e Stock Extreme), IDM, BSB, Endurance, Superbike, MotoE, Moto2 e qualche puntata in MotoGP. Non si è fatto mancare nulla, men che meno successi continui ed a profusione.

SPECIALISTA DEI CAMPIONATI NAZIONALI

Il motociclista valenciano è stato l’artefice dei primi titoli della Ducati Panigale R bicilindrica, con una doppietta titolo europeo (nella finale in prova unica ad Albacete) e CEV Stock Extreme, al culmine di una storia d’altri tempi. Nel bel mezzo della stagione, il suo team dell’epoca chiuse i battenti. Si salvò in extremis rimboccandosi le maniche per trovare il budget, finendo col vincere tutto quello che c’era da vincere in quella stagione. Guadagnandosi le attenzioni Ducati, anche se mai per correre (eccezion fatta nel 2013 a Jerez con Alstare) con quella tanto bramata Panigale R ufficiale nel Mondiale Superbike. Prima nell’IDM (vinto nel 2014), successivamente da privato nella serie iridata, con numerosi podi all’attivo ed il riconoscimento di miglior pilota indipendente della stagione 2018.

CON DUCATI É DI CASA, FINO AL MOTOAMERICA

A Xavi gli è mancato soltanto il British Superbike, con quella doppia-parentesi (2019 con Honda, 2021 con FHO Racing BMW) che non ha prodotto i risultati sperati. Gli manca tuttora il MotoAmerica, ma a giudicare dal weekend di Road Atlanta i presupposti sono quelli giusti. D’altronde, lo erano già sulla carta: correre con la moto e la squadra in trionfo nella passata stagione, oltretutto una Panigale V2, pertanto bicilindrica. Sembra tutto facile da dirsi, quando in realtà non lo è stato affatto. Alla 200 miglia di Daytona (15° in prova, fuori gioco nei primi giri per un inconveniente tecnico) non aveva quel feeling mostrato sui saliscendi di Braselton. Dal quinto crono nelle qualifiche, nelle due gare si è scatenato, regolando uno dei motociclisti più vincenti del panorama AMA come Josh Hayes, un giovane talento come Tyler Scott ed uno Stefano Mesa con una Kawasaki velocissima.

10 GIORNI DA SOGNO: JIMENA E MOTOAMERICA

Con una doppietta a Road Atlanta, Javier ‘Xavi’ Forés non soltanto ha archiviato una prima da incorniciare nel MotoAmerica Supersport, ma anche 10 giorni indimenticabili a titolo personale. Mercoledì 12 è infatti nata la sua primogenita Jimena, volando poi verso gli States per fare il suo lavoro. Iniziando l’ennesima sfida da “giramondo” in quella che, per sua stessa ammissione, potrebbe essere la sua ultima parentesi di carriera: Supersport, Superbike e persino una pazza idea King of the Baggers! Si vedrà, nel frattempo il 2023 gli riserverà anche l’impegno con ERC Ducati nel Mondiale Endurance: quel Bol d’Or 2022 perso a poco più di un’ora dal termine brucia ancora…

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