6 Luglio 2022

Storie di Superbike: l’ultimo podio di Doriano Romboni

Giuliano Sartoni racconta a Corsedimoto le ultime gare della carriera di Doriano Romboni, in Superbike con il Giesse Team

Doriano Romboni; Superbike

Doriano Romboni e Giuliano Sartoni, storia di un’amicizia, di un ultimo podio nel CIV Superbike 2003 con il sapore del trionfo e della rivincita sullo scorrere del tempo.

Giuliano Sartoni era un pilota di Superbike, non un top driver ma un vero appassionato. Nel 2001 aprì un team, il Giesse, con le sue iniziali.

Dopo tanti anni gare mi ero stancato di farmi fregare dagli altri – racconta Giuliano – e così decisi di aprire la mia squadra. Partecipavo alle gare europee del Mondiale Superbike e al CIV. Ero pilota, direttore sportivo, autista del camion: insomma facevo di tutto. Nel settembre 2002 ebbi un incidente durante il Mondiale Endurance a Vallelunga, riportai varie fratture e la mia carriera di pilota finì quel giorno”.

Così hai chiamato Doriano Romboni?

“Conoscevo Doriano fin dagli esordi, da quando era in Sport Production e sapevo quanto era forte. Aveva 35 anni, era fermo da tempo ma aveva voglia di correre e io cercai di ingolosirlo, senza fretta. Un pilota così non poteva restare a piedi e gli proposi di fare dei test, quasi per gioco. Accettò e nei test con la Ducati 996 Superbike andò molto bene. La mia squadra era piccola ma non mancava nulla. Certo, la moto era vecchiotta ma a livello di competenze tecniche e di ricambi avevamo tutto. Il team schierava anche un giovane nella stock: Matteo Savini”.

Com’era Doriano Romboni?

“Doriano a livello di talento aveva una marcia in più di tutti gli altri. Ricordo una gara del Motomondiale in cui passò in staccata sia Biaggi che Capirossi che stavano lottando per il titolo Mondiale. Come pilota raccolse sicuramente meno di quanto avrebbe meritato. A livello umano non era assolutamente mediatico ma era concreto. Era un pilota, sapeva dare il gas e stop. Non era diplomatico, diceva sempre quello che pensava e questo per certi aspetti era un po’ un suo limite”.

Al Mugello nel 2003 il podio nel CIV Superbike, l’ultimo della sua carriera di pilota.

“Il CIV Superbike all’epoca era un campionato di altissimo livello con oltre 40 piloti e campioni come Borciani, Sanchini e tanti altri. Arrivò al Mugello e fece subito la pole position e il terzo posto. Sotto il podio eravamo tutti commossi: Romboni era tornato!”

Sanchini, Borciani e Romboni

Corse con voi anche nel 2004?

“Si è fece anche due wild card nel Mondiale Superbike andando a punti ad Imola”.

E così si riaprirono per lui le porte del Motomondiale?

“Visto che era ancora velocissimo venne chiamato a sostituire un pilota infortunato nelle ultime gare del Mondiale 250 e mi voleva al suo fianco. Mentre stava venendo a prendermi a Ravenna, ebbe un incidente stradale con la sua auto e questo che mise fine alla sua carriera di pilota. Il resto purtroppo è storia”.

Lavori ancora nel mondo delle moto?

“Ho continuato per qualche anno nel CIV poi, vista la crisi economica, ho fatto un passo indietro per non rischiare di fare debiti. Mi sono concentrato sulle categorie giovanili e sui campionati minori con la Giesse Racing School, ora presente nel Motoestate”.

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