1 Giugno 2023

TT 2023 Supertwin: Yamaha sfida l’armata Paton

L'italianissima Paton resta la Supertwin da battere anche al TT 2023, ma la concorrenza cresce in una classe molto interessante.

TT 2023 Supertwin: Yamaha sfida l'armata Paton

Dal 2012, inizialmente con la gloriosa denominazione di Lightweight TT, le Supertwin sono affermate protagoniste al Tourist Trophy dell’Isola di Man. Non fa eccezione questo TT 2023, edizione che proietta la classe riservata alle bicilindriche 4 tempi di almeno 650cc di cilindrata tra le più interessanti in gara. Per il livello dei partenti, per l’evoluzione della categoria stessa, garantendo una competizione di alto profilo che vede, da svariati anni a questa parte, l’Italia protagonista.

IL SUCCESSO DELLA SUPERTWIN

La Supertwin è ormai un “fenomeno globale“. Una tipologia di moto per tutti i gusti, particolarmente indicata per le corse su strada, ma non solo. La Twins Cup vanta un discreto successo nel circus del MotoAmerica, tanto che in prospettiva si parla di una sua introduzione anche nel contesto del Mondiale Superbike. Non è propriamente una tipologia di moto formativa in termini di guida, ma essenziale, dai costi contenuti (nonostante l’ormai accertato interessamento ed impegno delle case costruttrici), che si esalta soprattutto nelle principali road races. Tourist Trophy compreso.

L’EVOLUZIONE DELLE SUPERTWINS VERSO IL TT 2023

Di anno in anno la Supertwin è cresciuta esponenzialmente in termini di performance. Lo testimonia un mero dato velocistico: dal 114.155 mph di media sul giro del leggendario Ryan Farquhar (Kawasaki ER6 650) siglato nell’inaugurale edizione del Lightweight TT svoltasi nel 2012, trascorsi 11 anni si arriva a guadagnare quasi 10 miglia orarie di media. Nel corso delle prime prove, Michael Dunlop con la Paton S1-R di riferimento ha viaggiato a 122 mph, tenendosi oltretutto qualcosa nel taschino. Scontato dirlo, ma nelle due gare in programma tra martedì 6 e venerdì 9 giugno, entrambe da disputarsi sulla distanza di 6 giri del Mountain Course, lecito attendersi che i precedenti record verranno battuti, se non persino demoliti.

ARMATA PATON

Come detto l’italianissima Paton S1-R resta di gran lunga la Supertwin di riferimento. Marchio storico riportato in auge con passione, competenza ed un bel piano industriale da SC-Project, al TT vince ininterrottamente dal 2017 a questa parte, presenziando in forma diretta con la propria Squadra Corse o con team clienti ben attrezzati. Piloti come Michael Rutter (2017), Michael Dunlop (2018 e 2019) e Peter Hickman (2022) hanno permesso a Paton di conquistare 4 vittorie nelle ultime 4 edizioni disputate, andando a caccia quest’anno della potenziale quinta e sesta affermazioni con dei veri e propri big. Dallo stesso Michael Dunlop (con i colori ufficiali Paton SC-Project) fino ai nostri Stefano Bonetti e Francesco Curinga, punte di diamante dello squadrone ILR/Frog Racing Developments di Ian Lougher. Per il “Bonny” la top-5 è ampiamente alla portata (senza aggiungere altro…), mentre Curinga da newcomer ha già impressionato ritrovandosi pronti-via subito nei primi 10.

LA CONCORRENZA DI KAWASAKI E APRILIA

La concorrenza mostra sempre Kawasaki sugli scudi. Presumibilmente la Supertwin più versatile in gara, la ER6 650cc sarà condotta da nomi di rilievo capeggiati da Jamie Coward (KTS Racing), senza scordarci di Josh Brookes al rientro sotto le insegne Dafabet Racing. Non ha invece rivoluzionato il parco-partenti la Aprilia 660, protagonista nel MotoAmerica e nell’omonimo trofeo che si disputa nel CIV. Di fatto, complice l’assenza di Lee Johnston, Noale non ha dei big da schierare, in controtendenza rispetto ad un 2022 che sembrava prometter bene per il progetto.

SPAURACCHIO YAMAHA R7

Il ruolo di outsider di lusso quest’anno è stato rilevato da Yamaha con la nuovissima R7. Ha creduto in questo nuovo progetto Michael Rutter (vincitore con Paton nel 2017) ed il suo Bathams Racing, ma soprattutto il detentore del trofeo Peter Hickman. Lasciata Aprilia in corso d’opera, salito in sella alla Paton riuscendo a vincere, per il 2023 il recordman sul giro del Mountain ha deciso di mettersi in proprio con la sua struttura PHR Performance, scegliendo proprio una R7. Alla North West 200 è parsa a corto di preparazione, ma per il TT sono stati apportati dei significativi sviluppi. Nuovo profilo aerodinamico in stile Moto2, tante parti Yoshimura (che nel MotoAmerica fa proprio correre una R7) con il risultato di superare quota 100 cavalli. Sarà lo spauracchio delle due gare Supertwin del TT 2023?

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