16 Maggio 2022

Road Races: Metzeler sbanca North West 200 sul tracciato spaccagomme

Metzeler trionfa alla North West coi successi in Superbike di Glenn Irwin, ufficiale Honda, e in Superstock e Supersport con l'asso Alistar Seeley. Domato il terribile Triangle Circuit, l'inferno delle gomme

Glenn Irwin, Nortwest 200

Un pilota britannico, Glenn Irwin, e la giapponese Honda hanno dominato le gare Superbike della North West 200, la gara su strada più prestigiosa dopo il mitico Tourist Trophy. Ma sul “Triangle Circuit” in Irlanda del Nord la parte del leone l’ha fatta il gommista Metzeler, azienda tedesca che dal 1986 fa parte del Gruppo Pirelli. Un trionfo assoluto per la tecnologia nostrana, visto che il dipartimento ricerca e sviluppo della Metzeler è italianissimo. Il travaso di tecnologia fra i due marchi è incessante e ormai abbraccia (quasi) l’intero panorama del motorsport: dal Mondiale Superbike, al fuoristrada, passando per vari campionati nazionali (BSB in testa) fino, appunto, alle Road Races.

Quante vittorie!

Glenn Irwin ha vinto entrambe le gare Superbike con la Honda UK, la stessa squadra per cui corre il British Superbike, iniziato con la tripletta che lo stesso 32enne ha siglato nell’apertura di Silverstone. Ma Metzeler ha festeggiato anche il successi sul bagnato di Alistar Seeley nelle sfide d’apertura di Supersport e Superstock, nel piovosissimo antipasto del giovedi. Dunque le coperture italo-tedesche sono andate forte in ogni condizione climatica, in più categorie e con piloti, moto e team diversi. Tutto in un’edizione della Nort West 200 condizionata dai problemi di tenuta accusati dal principale concorrente, la Dunlop. Che, dopo alcuni episodi di cedimento strutturale, ha ritirato la fornitura poco prima del via della seconda gara Superbike. Appiedando alcuni attesissimi protagonisti come Peter Hickman, Robert Dunlop, Michael Rutter e altri.

Un inferno per le gomme

Il Triangle Circuit misura 14 chilometri e si snoda su strade intorno alla città costiera di Portrush, in Irlanda del Nord. Nei lunghissimi rettilinei si raggiungono i 330 km/h e nel tratto fra Mill Road e University Corner, inframezzato da Station Corner che si fa in pienissimo, le moto viaggiano “full gas” per circa 60 secondi. Aggiungeteci staccate mozzafiato, accelerazioni con centinaia di metri di “spinning” e soprattutto i dossi e le compressioni “normali” di strade aperte e vi farete una pallida idea di quali sollecitazioni devono sopportare le gomme.

Ricetta vincente

“Sono questi tre elementi che impegnano lo sviluppo dei Costruttori” spiega Tommaso Totti, responsabile Platform Ricerca e Sviluppo del Gruppo Pirelli. “Le temperature non superano gli 80-100 °C nella misurazione ai box, ma durante il giro hanno picchi altissimi. Lo stress meccanico determinato dalla forza centrifuga è fortissimo, per cui utilizziamo coperture bimescola, con la fascia centrale accuratamente calibrata per reggere questo tipo di sforzo. I piloti vogliono una gomma stabilissima, che non fletta. E noi siamo riusciti ad offrirgliela.”

Tecnologia da Mondiale

Dopo due anni di stop le Road Races hanno ripreso l’attività “ma non ci siamo mai fermati, continuando lo sviluppo e il travaso di soluzioni da altri contesti. Alla North West 200 abbiamo introdotto le misure da “mondiale”, cioè anteriore 125/70 e posteriore 220/65, coi risultati che abbiamo apprezzato. Seguendo la nostra abituale filosofia, le nostre gomme sono per tutti: squadre ufficiali, privati o semplici amatori. Abbiamo anche compiuto una preziosa esperienza in vista del Tourist Trophy, dove le sollecitazioni per le gomme sono ancora peggiori. Avremo una line up di team e piloti di grande spicco, e anche lì potremo puntare a toglierci grandi soddisfazioni. Metzeler equipaggerà le Honda UK ufficiali per John McGuinness (23 vittorie) e Glenn Irwin che debutta. In più avremo specialisti come Ian Hutchinson e James Hillier”.

Metzeler l’eredità delle Road Races

Metzeler ha una ricchissima tradizione di successi nelle principali gare su strada. Uno dei più leggendari risale al 1989, quando Carl Fogarty sbaragliò il TT con la Honda RC30. In questo genere di gare si raggiungo velocità elevatissime in rettilinei particolarmente lunghi che causano il drastico raffreddamento dei fianchi dello pneumatico. Alla curva successiva quindi la mescola lavora molto sotto soglia la temperatura ideale d’esercizio, ma deve garantire comunque il massimo del grip. Sono esattamente le stesse condizioni che incontrano i motociclisti più sportivi nell’utilizzo su strada: ecco perchè le Road Races sono un banco prova così importante per i costruttori.

Il segreto di Metzeler

L’asso nella manica in questo genere di competizioni è la tecnologia brevettata dal gruppo Pirelli che permette di realizzare la struttura del pneumatico sia anteriore sia posteriore utilizzando una carcassa radiale ed una sola cintura d’acciaio. In base al senso di rotolamento del pneumatico, la cintura d’acciaio è stesa lungo la circonferenza del pneumatico con un angolo di 0°. I vantaggi derivanti dall’uso dell’acciaio risiedono nella sua alta rigidità e nella possibilità di calibrare gli spazi tra le spire, variando in questo modo la rigidità della struttura dalla spalla alla corona. Su tracciati terribili come il Triangle, la stabilità è fondamentale. Dategli la gomma giusta, poi ci pensano maghi degli stradali Glenn Irwin e Alistair Seeley.

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