6 Agosto 2018

MotoGP, Test Brno: Miglior tempo finale per Marc Marquez, 2° Zarco davanti a Pedrosa

Il campione in carica chiude la giornata di test a Brno con il tempo di riferimento, seguito ad un decimo da Zarco e dal compagno di squadra Pedrosa.

La giornata unica di test all’Automotodrom di Brno si chiude con Marc Marquez autore del miglior crono nella seconda parte del lunedì, seguito dal pilota Monster Yamaha Tech 3 Johann Zarco e dal compagno di squadra Dani Pedrosa. Finisce quindi l’attività della categoria MotoGP sulla pista ceca: il Motomondiale si concentra ora sul Gran Premio d’Austria, in programma il prossimo fine settimana al Red Bull Ring.

Tante prove per il campione del mondo in carica, comparso in pista quest’oggi con due moto differenti, oltre a quella utilizzata fino ad ora: la prima unisce parti nere (serbatoio e codone del prototipo 2019) a parti presenti sulla moto attuale, mentre la seconda è completamente nera, trattandosi del prototipo 2019 della RC213V. Non è troppo diversa a quest’ultima la moto testata anche da Hiroshi Aoyama, in pista in questa occasione al posto di Stefan Bradl, dolorante dopo la caduta in gara. Cal Crutchlow, unico pilota HRC a non aver ancora a disposizione il nuovo forcellone, ha provato la nuova gomma portata da Michelin, mentre il compagno di squadra Takaaki Nakagami si è concentrato sul setting.

In casa Ducati si lavora in maniera differente: Jorge Lorenzo ha realizzato prove comparative per valutare la nuova carena portata in pista per la prima volta nel GP, oltre a testare il telaio con rinforzo in carbonio già provato dal compagno di squadra ad Assen. Anche per Andrea Dovizioso (qui l’intervista) ci sono state prove comparative con il nuovo profilo aerodinamico, oltre a testare differenti set up. Il lavoro di Jack Miller si è chiuso in mattinata per problemi tecnici alla moto e l’indisponibilità della seconda D16, provvista di un nuovo motore da usare non prima della tappa in Austria, mentre Danilo Petrucci ha testato una nuova sella, per lui più comoda e da portare definitivamente in pista dal Red Bull Ring.

Movistar Yamaha MotoGP ha concentrato il programma di lavoro su Valentino Rossi (qui l’intervista) accompagnato dal fratello Luca Marini, visto che Maverick Viñales ha accusato dolore a spalla sinistra, gomito e piede destro dopo la caduta in gara, oltre ad accusare un problema ad un legamento del braccio, ed è rimasto fermo al box, anche se non è in dubbio per l’Austria. Per il pilota di Tavullia, qualche novità di elettronica ed una nuova carena, non particolarmente diversa dalla versione precedente, oltre a lavorare sulla linearità dell’erogazione della potenza del motore. Nulla di nuovo per Johann Zarco, concentrato sul ritrovare le sensazioni in sella alla sua M1, mentre il compagno di squadra e rookie Hafizh Syahrin ha realizzato un buon numero di giri per accumulare esperienza e chilometri, visto che si tratta della sua prima stagione in MotoGP.

Si è chiuso anzitempo il test di Aleix Espargaró, che stava testando anche un nuovo forcellone in carbonio, ma è incappato in una caduta in mattinata. Stesso lavoro anche per il compagno di squadra Scott Redding, che oltre a questo è sceso in pista con un nuovo serbatoio, una sella differente ed il tubo di scappamento allungamento, importante per impedirgli problemi a gambe e piedi con le alte temperature. Si è provato un rinforzo in fibra di carbonio sul telaio in casa Suzuki, presente con Andrea Iannone, Alex Rins ed il tester Sylvain Guintoli. Per l’italiano però il test è stato breve: in mattinata è caduto, riportando una contusione alla spalla sinistra e rimanendo al box per il resto della giornata.

Turno unico di test utile per provare anche qualche novità portata da Michelin, che ha fornito un’evoluzione 2019 dello pneumatico anteriore: questo cambiamento però non è stato particolarmente apprezzato dai piloti, che hanno espresso una netta preferenza per la precedente costruzione utilizzata nel corso dei test in Catalunya.

La classifica finale

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