1 Giugno 2019

MotoGP, Jorge Lorenzo: “Al Montmeló con una nuova carenatura”

Jorge Lorenzo annuncia che nel test post gara in Catalunya avrà a disposizione una nuova carenatura per migliorare il comfort sulla Honda RC213V.

Jorge Lorenzo al Mugello

Jorge Lorenzo ha chiuso la prima giornata di libere al 20° posto (qui tempi e classifica), proprio dove un anno fa ha vinto in sella alla Ducati. Ha proseguito il lavoro sull’ergonomia testando alcuni manubri, ma con esito negativo. Ancora non trova una posizione ideale sulla Honda RC213V, ma nel test post Catalunya in programma fra una quindicina di giorni il team gli metterà a disposizione una carenatura ad hoc.

Nel venerdì del Mugello il maiorchino ha preferito conservare una gomma posteriore per sfruttarla sabato, ma poco sarebbe cambiato in termini di classifica combinata. “In questo momento, per risparmiare un po’ di energia durante la frenata, che è così difficile per me, devo usare manubri molto alti vicino a me. Questo mi limita un po’ in altri punti del circuito, ma, per ora, è la soluzione migliore per stancarmi meno in frenata – ha spiegato Jorge Lorenzo -. Vediamo se con la nuova carenatura, che in teoria mi darà più appoggio per il ginocchio, potrò tornare a provare quei manubri che ho provato oggi con risultati migliori“.

NUOVA CARENATURA IN CATALUNYA

Sul capitolo carenatura il maiorchino e i tecnici Honda devono andarci con i piedi di piombo, perché non saranno ammesse dal regolamento ulteriori cambiamenti fino a Valencia. “Lo useremo nel test di Montmeló e troveremo la migliore combinazione lì. Al momento, sono un po’ limitato dalla forma di questa carenatura. Dove sostengo le mie ginocchia, ho bisogno di un po’ di spazio, larghezza, profondità, per avere più sostegno e rilassare di più le braccia in frenata“.

Conservare una gomma posteriore in più potrebbe rivelarsi una mossa azzeccata, ma nella FP3 servirà mettere a segno un buon crono. Partire dalle retrovie potrebbe significare escludersi dalla top-10 in gara, ma Jorge Lorenzo sente è solo questione di tempo e adattamento. “Ho vinto tre gare su quattro sei o sette mesi fa, quindi non sono diventato lento“, ha precisato il pilota HRC. “Ho compiuto solo cinque o sei gare con la moto, mentre i miei compagni di squadra sono qui da cinque o sette anni e ottengono molto da quella moto“. A suo sfavore gli infortuni nella pausa invernale, il nuovo regolamento sulle carene, il minor numero di test. “Se avessi avuto altri quattro o cinque giorni di test, sono convinto che adesso sarei più avanti, anche perché la pressione per provare le cose in gara non è utile“.

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