12 Ottobre 2020

Motoestate, tutti i campioni 2020 dopo l’ultimo round a Cervesina

La stagione 2020 dei Trofei Motoestate si è chiusa lo scorso weekend a Cervesina. Assegnati tutti i titoli, vediamo chi sono i campioni quest'anno.

trofei motoestate 2020

Grande finale dei Trofei MP Dynasty Exhaust MES questo fine settimana, teatro il circuito Tazio Nuvolari di Cervesina. In terra pavese, oltre ai vincitori di gara, si sono assegnati i titoli 2020. Si chiude così una stagione Motoestate che ha riscosso i favori dei piloti, con tanti conduttori arrivati da ogni angolo d’Italia, a conferma della qualità del torneo più longevo d’Italia. A sorridere sul podio del campionato Cervioni (MiniGp 10 pollici), Ameli (Minigp 12 pollici), Galloni (Moto4), Balboni (125 sp), Bondavalli (125 open). Ma anche Vitali (300), Samarani (600 Open), Travagliati (600 STK), Bartolini (1000 Open), Mozzachiodi (1000 Stock), Bianucci (Race Attack 600), Palladino (Race Attack 1000). Va così in archivio la stagione 2020, appuntamento al 2021 con novità a breve.

Ma vediamo come sono andati tutti gli eventi del fine settimana di gare a Cervesina. I primi a scendere in pista sono stati i ragazzi della Minigp, con Cervioni mattatore assoluto e dominatore della gara. Un bel finale per il neo campione, che con quattro vittorie su quattro saluta la Minigp per approdare nel 2021 in 300. Seconda piazza per Zampa, che nell’anno del debutto è sempre salito sul podio. Nella 12 pollici vittoria di gara e titolo per Ameli, che festeggia con il numero 1 la prima stagione di gare. Alle sue spalle Trubia, autore anch’egli di una bella gara.

Dopo la categoria dedicata ai giovanissimi, in pista la prima gara della 1000 Open. Su pista umida, il pilota di casa Andrea Maestri ha fatto gara a sé, fuggendo fin dal primo giro e andando a vincere in solitaria. Christian Brugnone, dopo due round sfortunati, ha trovato la via del podio con un ottimo secondo posto. Segue Valter Bartolini, che ha corso senza rischi per festeggiare il titolo, arrivato con una gara d’anticipo. Quarta piazza per la wild card Eccheli, che ha messo alle spalle un rimontante Boccelli. Nella seconda gara di giornata della 1000, Maestri ha dettato ancora una volta legge, staccando il duo Ducati Brugnone-Boccelli, al traguardo in quest’ordine. Bartolini ha chiuso sesto dopo un dritto che lo ha estromesso dalla lotta per il podio.

Raimondi nella Supermono ha avuto ragione di Scagnetti, vincendo una gara tirata. Il pilota reggiano fin dalle prove ha mostrato un ottimo passo e ha avuto ragione del rivale e di Colombi, terzo. In campionato va invece a Scagnetti, che con il secondo posto odierno supera Frey e Raimondi. Spettacolare la Moto4, che si conferma categoria per giovani molto veloci. Terzetto in fuga composto fa Campagna, la wild card Bonetti e Galloni: staccata la concorrenza, danno vita a un bellissimo duello risoltosi alla bandiera a scacchi. Affermazione per Campagna, che precede Bonetti e Galloni, che con il terzo posto fa suo il titolo. Il parmigiano, dopo la vittoria nella MiniGp dello scorso anno, al cambio di categoria conquista un altro alloro. Seconda piazza in campionato per Mattei, quarto al traguardo.

300 SS nel segno della bagarre con quattro piloti in fuga. Vitali, Conte (equipaggiato con le nuove gomme Dunlop), Lusso e Lorenzini hanno dato vita a una bella battaglia. Una gara intensa che ha premiato il debuttante Vitali, capace di vincere gara e titolo. Piegata la resistenza di Conte, secondo, e di Niko Lusso, che lascia così lo scettro al compagno di squadra. Da sottolineare l’arrivo in volata tra Vitali e Conte, separati di solo un millesimo. 600 Open nel segno della wild card Manfredi, mattatore dall’inizio alla fine di una categoria dall’alto contenuto tecnico. Al secondo posto in solitaria il giovane Campaci, che lo scorso anno aveva vinto la Race Attack. A seguire Ferrari, autore di una bella gara che gli ha permesso di mettersi alle spalle Mortali e Saltarelli.

Race Attack 600 spettacolare con battaglia al vertice tra Liberini e Bianucci. Se nella prima ha vinto Bianucci, la seconda è andata a Liberini. Al terzo posto Voch che, seppur a pari punti con Como, ha conquistato l’ultimo gradino grazie al miglior risultato nella seconda manche. Il titolo è andato a Bianucci, che così festeggia una stagione superlativa con titolo assoluto e rookies. La classifica Challenge invece è andata a Zagoner. Nella 1000, con Torchio fuori per guasto, Palladino festeggia il titolo con una bella doppietta e successo di tappa. Nelle due manche ha avuto ragione di un ottimo Scotti, secondo in entrambe le manche, e Ivan, terzo assoluto e primo dei rookies. La classifica Challenge va a Remoto, che ha preceduto Gelsi.

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1 commento

  1. Anonimus ha detto:

    Maledetto Palladino!!!