9 Maggio 2023

Moto2, Niccolò Antonelli subito podio Europeo “Mi diverto di nuovo”

Niccolò Antonelli ci racconta il debutto nell'Europeo Moto2. Il round a Estoril, la prima soddisfazione, gli obiettivi: l'intervista.

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Pronti, partenza… podio! Niccolò Antonelli s’è già regalato una prima soddisfazione nel round a Estoril dell’Europeo Moto2, campionato in cui è al debutto quest’anno con i colori del Team MMR. Squadra che, grazie al 27enne di Cattolica, ha festeggiato il secondo podio di categoria dopo il primo ottenuto nel 2022 sempre a Estoril. Dopo il periodo 2012-2021 in Moto3, Antonelli ha fatto il salto di categoria, ma è reduce da un’unica stagione complicata nella Moto2 mondiale tra problemi fisici ed altre difficoltà. Il passaggio all’Europeo è un’occasione per ricostruirsi, per tornare a divertirsi, ma anche per mettere alla prova le sue capacità. Non guarda più in là, ora si pensa solo ad una gara alla volta, con la massima determinazione a fare bene. Abbiamo avuto l’occasione di parlarci, ecco cosa ci ha raccontato.

Niccolò Antonelli, debutto con podio! Te l’aspettavi?

Dopo un anno difficilissimo, sono davvero contento! Ovviamente credo in me, altrimenti non farei questo sport, ma pensavo di essere tra i primi 6-7. Non credevo di riuscire a salire sul podio già nella prima gara! Sono contento anche perché fin dalle prime giornate di test siamo sempre riusciti a migliorare, tranne una giornata in cui abbiamo un po’ faticato per alcuni problemi tecnici. Ma siamo sempre riusciti a fare meglio, sia io come guida che il team, andando in crescendo.

In generale, com’è stato il tuo primo weekend nell’Europeo Moto2?

Non è stato un fine settimana perfetto, abbiamo commesso qualche errorino ma alla fine ci può stare. Sono andato dritto in Gara 1 e ho perso la lotta per il podio, mentre in Gara 2 potevo provare a fare 2° ma purtroppo c’è stato un doppiato in mezzo. Da dire anche che faccio ancora molta fatica col sistema Mectronik rispetto al Magneti Marelli, quindi in partenza perdo sempre diverse posizioni. Forse si poteva fare anche un po’ meglio, ma sono comunque contento.

Cosa significa per te questo ritorno sul podio dopo un periodo abbastanza complesso? Quanta fiducia ti dà?

Molta! Salire sul podio è sempre bellissimo ed ero soddisfatto anche delle qualifiche, avevo fatto il 3° tempo. Il giro di qualifica è una cavolata, ma facevo un po’ fatica e riuscire a fare bene mi ha dato molta morale. Così come fare una bella gara e salire sul podio. Ero molto motivato a fare bene, ma non era per niente facile: il livello del CEV non è scontato, anzi ci sono tanti piloti forti, quindi sono molto soddisfatto di me e del team.

Niccolò Antonelli, facciamo un passo indietro fino ai test pre-campionato. Sei un ex Motomondiale, com’è stato il cambio?

Alla fine è sempre una KALEX Moto2. La differenza è che l’anno scorso i test li ho fatti, ma girando davvero pochissimo per problemi fisici, mentre quest’anno ho potuto lavorare tantissimo sulla posizione di guida. Queste sono moto molto potenti e fisicamente toste, essere posizionato bene è molto importante per riuscire a sfruttare tutte le forze, soprattutto per un pilota non molto alto come sono io, anzi direi piccolino. Su quello siamo riusciti a migliorare tanto, poi stando su una moto in maniera diversa anche le sue caratteristiche sono un po’ cambiate, per fortuna in meglio!

Sei poi tornato a Estoril, pista che non vedevi da parecchio tempo.

Sì, ci ho corso nel mio primo anno di Mondiale [2012, ndr]. Un bel weekend con un 6° posto in volata con Vazquez, mancando il 5° posto per qualche millesimo. È stato un bel fine settimana allora e lo è stato stavolta, direi quindi che è una pista che mi piace, fortunata.

Come ti vedi ora, c’è ancora qualcosa da sistemare?

Ho l’umiltà di dire che questa moto la sto ancora imparando ed anzi la sto iniziando a capire adesso, ancora non riesco a sfruttarla al massimo. Voglio imparare tutto quello che si può imparare e quindi migliorarmi! Quello di Estoril è stato un bel risultato, ma andiamo avanti con tanta calma. Credo comunque di essere tra i 6-7 piloti più veloci del CEV, con i primi però che vanno molto forte. A Valencia dovremo provare, girare, dando sempre il 100% e cercando il miglior risultato possibile.

Niccolò Antonelli, come ti trovi con il Team MMR?

Sono bravissimi, sia umanamente che professionalmente. Credo che Morlacchi stia costruendo una bella squadra! Il mio capotecnico mi sta aiutando tanto, anche lui ha alle spalle diversi anni di Mondiale, così come il mio telemetrista, e questo per me è super importante. Lavoro con persone di esperienza e che quindi mi possono insegnare. Direi che con la squadra sono molto felice!

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E con i tuoi nuovi compagni di squadra?

Mi trovo bene. Ognuno alla fine fa il suo percorso, ma c’è un bel rapporto tra tutt’e tre, di rispetto reciproco. È la cosa principale tra compagni di squadra. Poi certo, se c’è da imparare qualcosa da loro sono il primo a farlo e credo che anche loro facciano lo stesso con me. È la cosa bella tra compagni di squadra secondo me: ci si può vedere i dati a vicenda e puoi sfruttare quindi i punti di forza del compagno di squadra forte, cercando di impararli.

Secondo te chi sono i piloti da tenere d’occhio? A parte ovviamente Senna Agius.

Carlos Tatay ha dimostrato di essere molto forte, credo anche Harrison Voight. Senna Agius al momento sembra un po’ più pronto di tutti gli altri, ovviamente sarebbe bello arrivare a lottare con lui ma per ora è più veloce, già una certezza. Ci sono anche altri 6-7 piloti tutti molto forti e vicini, poi immagino che a rotazione emerga di più uno o più un altro. Oltre a Tatay e Voight direi Cardelus, Toledo, Surra, Biesiekirski purtroppo fuori da questa gara per infortunio… Sicuramente me ne scordo anche qualcuno, ce ne sono diversi di molto veloci, più altri che possono crescere e far diventare questo campionato ancora più bello. Sarà un anno molto interessante!

Niccolò Antonelli, torniamo al 2022: l’anno di passaggio in Moto2 non è andato bene. Cosa non ha funzionato?

Arrivavo da un 2021 con diversi podi, quindi solitamente quando si passa in Moto2 certo si fa fatica, ma magari non così tanto. Anche se ho visto che è successo anche ad altri piloti, a volte capita. Io ammetto di avere avuto molte difficoltà, purtroppo non si può dire che abbia fatto davvero i test quindi già era difficile, poi mi sono anche complicato le cose. So bene cosa non è andato ed ovviamente durante l’inverno ho lavorato tanto per essere pronto fisicamente, cosa che l’anno scorso non ero. Secondo me partendo da questo poi lavori su tutto il resto: girando impari a gestire la potenza della moto, il peso, le gomme. Più fai run lunghi più impari la moto.

Sul lato psicologico poi come l’hai vissuto?

L’anno scorso sono successe tantissime cose e rimanere concentrati non era semplice a prescindere. Il cambiamento con l’Academy, il team che chiudeva… Tantissimi discorsi da gestire in quello che era il mio primo anno in Moto2. Una stagione molto tosta. Anche su quello ovviamente c’è da migliorare, forse non sono stato abbastanza freddo per riuscire a gestire al meglio tutto. Ma sono sempre un essere umano e ho fatto fatica. Ci sto lavorando, non bisogna mai smettere di migliorarsi.

Fisicamente ora come stai, tutto a posto?

Sì sì, adesso sto bene. Ma ero un po’ preoccupato: l’anno scorso facevo fatica a fare una gara, quest’anno ho iniziato con due! Quindi ero molto, molto nervoso, ma mi sono sorpreso per come stavo fisicamente. Devo ancora migliorare, mi manca un altro 15%, ma diciamo che il grosso ormai l’ho fatto.

Niccolò Antonelli, ora sei ripartito dall’Europeo Moto2 con il Team MMR. Come siete arrivati a questo accordo?

Quando sono rimasto a piedi dopo Valencia ci siamo messi al lavoro ed abbiamo subito visto che questo team era, a parer nostro, la migliore soluzione. Abbiamo quindi iniziato a lavorare per andarci, devo ringraziare Massimiliano per aver creduto in me per il suo progetto. Alla fine ci siamo accordati, è stata una bella soddisfazione.

Avevi anche altre idee o hai pensato subito all’Europeo Moto2?

La mia priorità era dare continuità al progetto Moto2. Diverse cose non erano andate bene e avevo fatto appena un anno: sto quindi lavorando sodo, sono il primo che vuole capire se può essere la mia categoria oppure no. Se non avessimo trovato un accordo avremmo guardato ad altri campionati, ma non siamo mai arrivati a pensarci, è andata bene così.

Niccolò Antonelli, lo possiamo definire un’occasione di riscatto dopo un anno difficile?

La cosa più importante è che ora mi sto divertendo e sono molto concentrato sul presente. Spero si possa dire che è un bel riscatto, ma se lo sarà o meno lo vedremo a fine stagione. Io sono semplicemente contento, sto cercando di imparare questa Moto2 ed il team mi supporta al 100%. Per il futuro si vedrà.

I prossimi circuiti del campionato li conosci già tutti. Prevedi qualche difficoltà in più su qualcuno in particolare oppure no?

Valencia mi piace tantissimo, ma l’anno scorso ho sofferto tanto fisicamente: gira tutta a sinistra, quindi sulla spalla sinistra ho avuto un po’ di problemi. Durante l’inverno però ci ho lavorato tantissimo e non vedo l’ora di andarci per vedere se sarà un’altra storia. Diciamo che è questa forse la più difficile, ma non per il layout quanto piuttosto per i vari problemi dell’anno scorso. Barcellona invece è la pista che mi piace di più e vorrei tanto fare bene, ci tengo molto. In generale però devo dire che non ce n’è una che non mi piace, poi se andiamo bene allora ancora meglio! Ma cambio durante l’anno, dipende anche da come vado.

Hai degli obiettivi o ci pensi più avanti?

Diciamo che sarebbe bello tornare qualche volta sul podio! Mi ha dato gusto, mi piacerebbe molto. A lungo termine non ci penso: mi sto divertendo di nuovo, poi vedremo.

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