26 Ottobre 2018

Superbike Qatar, Gara 1: Jonathan Rea non ha pietà

Il Cannibale domina dalla prima curva: 11° successo di fila. Domani alle 18 riparte per battere tutti i record

In mancanza di avversari all’altezza, Jonathan Rea continua tutto solo la  sfida personale contro i record della Superbike. Il quarto Mondiale ormai è storia, lo ha firmato due round fa, ma questo fantastico 31enne nordirlandese continua a correre come ogni volta fosse la gara della vita. In Qatar, nell’insolito anticipo del venerdì, non si è visto niente di nuovo: Rea è scattato dalla seconda posizione della griglia, si è infilato davanti alla prima curva e da lì ha cominciato la solita fuga verso la vittoria. Adesso siamo a quota 17, eguagliato il bottino che aveva ottenuto il texano Doug Polen con la Ducati nel lontano ’91. In carriera fanno 71 centri, il biondino della Kawasaki è sempre più l’icona di questo campionato. Sabato alle 18, nell’ultima corsa dell’anno, Rea può ritoccare anche il record di punti Mondiali: nel 2017 era stato un monologo, quest’anno di più.

MULTIMARCA – Nel duello in famiglia Kawasaki Tom Sykes si è dovuto accontentare della 48° pole, ma quando contava non c’è stata partita: lo scudiero è rimasto quasi tutta la gara vicino al Re, con uno svantaggio di poco più di un secondo, fin quando non ha mollato. Sykes prende schiaffi da quattro anni, ormai ha capito per chi suona (sempre) la campana… La sfida c’è stata per il terzo posto, fra l’Aprilia di Eugene Laverty e la Yamaha di Alex Lowes. Nell’infuocato ultimo giro Lowes è passato e all’ultima curva, tentando la risposta, Laverty ha rischiato di cadere, salvando una caduta che sembrava quasi sicura. La sconfitta frutta almeno la pole in gara 2, per la norma della griglia rovesciata che retrocederà Rea, Sykes e Lowes in terza fila.

DUCATI FUORIGIOCO – Su questa pista dove Chaz Davies un anno fa aveva complicato i piani di Rea, la Ducati non si è vista. Marco Melandri è arrivato quinto, a oltre dieci secondi, grazie all’improvviso rallentamento nel giro finale del privato Xavi Fores che era stato per tutta la corsa davanti all’ufficiale. Chaz Davies, partito in quarta fila, ha dato l’impressione di poter risalire verso una posizione almeno decente, ma si è spento nel finale, finendo ottavo a oltre 17 secondi dal vincitore. Da quando si è fratturato due volte la spalla, in allenamento durante la pausa estiva, il gallese non è stato più lui. Fra tre settimane cominciano i test 2019 con l’attesissima, nuova  Panigale V4 R.

Classifica gara 1

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