7 Luglio 2018

Superbike Misano, Gara 1: Jonathan Rea non fa prigionieri

Il Cannibale domina dalla prima curva e consolida il primato Mondiale. Ducati e Aprilia sul podio, delude Marco Melandri: settimo

Scattando dalla seconda casella dello schieramento l’unica preoccupazione di Jonathan Rea era restare invischiato nella mischia alla prima curva e non poter prendere il proprio ritmo. Questione risolta con uno scatto bruciante: nella Superbike Misano gara 1 è durata trecento metri, quanto ha impiegato il Cannibale per annullare la pole position del “compagno” Tom Sykes e scatenare il potenziale della Kawasaki. Neanche un sorpasso, dominio totale su avversari (piloti e Costruttori) sempre più impotenti. In riva all’Adriatico Jonathan Rea ha festeggiato la vittoria numero 63, la quinta a Misano dove nell’ormai lontano 2009 aveva battezzato il primo trionfo in carriera, con la Honda. Doppio podio italiano per Ducati con Chaz Davies  davanti all’ Aprilia di Eugene Laverty. Delude Marco Melandri, cui non è riuscita la rimonta dalla terza fila: solo settimo.

CIAO MONDIALE – Non è appropriato parlare di ipoteca Mondiale, perchè questo campionato – come i tre precedenti – è stato ucciso nella culla dalla superiorità di Jonathan Rea. Adesso il 31enne nordirlandese è a +80 punti su Chaz Davies, l’unica incertezza è quanto impiegherà a fare festa anticipata: dopo Misano resteranno solo quattro round (otto gare) con 200 punti da assegnare.  La Ducati qui vantava 29 vittorie in 50 gare, ma l’epoca d’oro ormai è un pallido ricordo. Chaz Davies, scattato in terza fila come Marco Melandri, ha fatto il massimo, cioè rimontare i piloti normali, con una partenza al fulmicotone.  Ma contro Rea, partendo da così lontano, non c’era alcuna possibilità. Aprilia bissa il podio (sempre terzo) che Laverty aveva centrato la gara precedente a Laguna Seca (California), nonostante un problema ad un sensore costata la possibilità di giocarsi la piazza d’onore contro i cugini bolognesi.  Speriamo serva ad assicurare l’impegno di Noale in Superbike, al momento in forte dubbio. Con l’altra RSV4 Lorenzo Savadori protagonista del venerdi (miglior tempo) è andato in crisi d’aderenza concludendo sconsolatamente ottavo.

GLI ALTRI – Marco Melandri è partito con un motore nuovo, dopo la rottura accusata nella quarta sessione di libere, che gli ha impedito di preparare la gara. “Non eravamo a posto, la Panigale non era stabile e sono anche partito malissimo” ha commentato il ravennate, che qui un anno fa aveva centrato il primo successo con la Rossa, battendo Jonathan Rea. E invece stavolta non è riuscito a sbarazzarsi del privato Xavi Fores, spagnolo con la Ducati satellite.  Poca gloria anche per Yamaha, che ha perso Alex Lowes incappato in due distinte cadute e portato a casa il quarto posto con Michal van der Mark che qui lo scorso anno aveva sfiorato il successo. Le inseguitrici, invece di migliorare aiutate anche dal nuovo regolamento anti-Kawasaki, sembrano sempre più impotenti. E’ anche il caso della Honda: Leon Camier, un signor pilota, è scomparso in nona posizione. Domani altra corsa, sempre alle 13: Jonathan Rea partirà dalla terza fila per la (antisportiva) norma salva show, come Davies e Laverty. A Laguna Seca, due settimane fa, ci ha messo solo cinque giri per mangiarseli tutti. Vedremo stavolta quanto impiegherà.

Misano, indovina chi vince e vinci tu

 

 

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1 commento

  1. federicohonorat_415 ha detto:

    Anche quest’anno sul circuito di casa la Ducati si è dimostrata inferiore alla per penalizzata verdona, con due eccezioni: Davies ( in positivo ), che è partito benissimo ed ha ottenuto almeno un secondo posto e Sykes ( in negativo ) che sembra oramai pensionabile per come perde subito il contatto con il compagno di squadra Rea, cosa che avviene ormai da due anni. Melandri ha rilevato problemi a non finire ( a volte sembrano scuse ) e non ha recuperato posizioni abbordabili. Bravo Laverty a tenere il passo di Rea per metà gara, dimostrando di essere tornato quello che conosciamo.
    Per domani si può ipotizzare una testa a testa Rea-Davies, visto che partiranno dalla stessa fila, sempre che a Davies riesca una partenza come quella odierna, altrimenti…