18 Luglio 2023

Moto3, Nicola Carraro: “Tante sanzioni nel Mondiale e qui fanno i gladiatori”

Nicola Carraro protagonista quest'anno in JuniorGP. Che bilancio fa del suo 2023 e come sta fisicamente? L'intervista.

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Anche nel round a Barcellona Nicola Carraro ha dimostrato di essere uno dei ragazzi di punta in JuniorGP. In Gara 1 si è fermato ai piedi del podio, in Gara 2 è stato meno fortunato: un contatto con un altro pilota del battagliero gruppo di testa ha provocato una scivolata e la fine della corsa. L’alfiere Aspar Team ha accusato un colpo anche alla spalla lesionata di recente, fortunatamente senza conseguenze. Rimane uno zero amaro verso la lunga pausa, ma è tutto fermo solo per la Moto3 Junior: Carraro tornerà in azione nel CIV con i colori POS Corse nel prossimo round a Misano. Abbiamo avuto modo di sentirlo, ecco cosa ci ha raccontato.

Nicola Carraro, prima di tutto come stai?

Martedì e mercoledì scorso avevo la febbre, poi mi è un po’ passata, ma avevo comunque mal di gola e raffreddore, che ho ancora adesso. La cosa peggiore è stata che così non riuscivo neanche a dormire. Diciamo che non è stato il massimo… Ce n’è sempre una!

Faceva anche molto caldo, come te la sei gestita?

Sono stato in Malesia l’anno scorso, pensavo di morire! In confronto a Barcellona è stata una passeggiata.

La tua spalla poi come sta?

Sono passati più di 30 giorni, non avevo male neanche correndo. Ovviamente il chirurgo mi aveva detto di stare attento perché non potevo permettermi un’altra caduta, e invece, rotolando nella ghiaia, ho colpito proprio la clavicola sinistra. Ma non si è rotta, non è successo niente: o siamo stati fortunati o il chirurgo ha fatto un lavoro eccezionale! Infatti ringrazio tantissimo il dottor Porcellini per quello che ha fatto.

Nicola Carraro, raccontaci l’incidente in Gara 2.

Il pilota #57 [Danial Syahmi Shahril, ndr] si è infilato all’interno: prima mi ha preso la gamba, poi il braccio, mi ha spinto fuori il manubrio e mi ha fatto scivolare. Il colmo è che il giro dopo hanno fatto cadere anche lui…

Peccato per il finale, ma come valuti il round a Barcellona?

Siamo andati abbastanza bene, sono stato sempre abbastanza avanti in tutte le prove libere del venerdì. Sabato in practice ero 1° usando solo una gomma, poi 2° quando gli altri hanno usato la seconda e sono riusciti a migliorare. In Q2 quindi avevo due gomme: ho sempre qualche problema coi piloti che mi seguono, ma stavolta me la sono preparata bene e sono riuscito a piazzarmi 5°.

Tocca poi alle due corse della domenica.

In Gara 1 ho chiuso 4°, ero lì in bagarre e all’ultimo sono riuscito a tirare fuori qualcosa. Non ho vinto ma era importante stare davanti, anche pensando all’anno prossimo… In Gara 2 ero messo abbastanza bene, a circa metà corsa ero uscito 4° all’ultima curva, pensavo una buona posizione per evitare casini. Invece è successo il contrario: Lunetta ha cercato di passarmi all’esterno, ma all’interno avevo Bartolini. Tre italiani, era da ridere… Ho dovuto quindi alzare la moto e ho colpito Lunetta in pieno, non potevo fare altro. Siamo così finiti ultimi nel gruppetto e ho spinto per recuperare, ma quando ero nono ecco che il #57 mi ha buttato fuori.

Uno zero sfortunato.

Da dire però che secondo me è stata una gara con piloti troppo aggressivi. Nel Mondiale danno un sacco di sanzioni appena si sfiorano, qui sembriamo gladiatori nell’arena e danno forse qualche posizione a fine gara! Bisogna rivedere un po’ questa situazione da tutt’e due le parti. Non puoi neanche giocartela di strategia sperando che davanti cadano, perché se non succede ti freghi. Devi sempre spingere, a prescindere. Ma finora è stata una bella stagione, con Aspar mi sono trovato molto bene.

Nicola Carraro, il JuniorGP va in pausa. Ora quali sono i programmi?

Tra poco ci sarà il CIV a Misano, prima però andrò a farmi una lastra. Quando sono caduto ho sentito comunque un rumore, quindi è per sicurezza. In pista poi sarà dura, Perez va veramente forte e noi siamo un po’ indietro, ma cercherò di fare delle belle gare per POS Corse. Voglio divertirmi ma senza rischiare troppo: per puntare al Mondiale devo fare bene in JuniorGP, che si voglia o meno il campionato che ora guardano di più. Farmi male nell’Italiano non sarebbe il massimo.

Foto: Aspar Team

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