18 Luglio 2023

MotoGP, Alberto Puig senza alibi: “Situazione diventata più seria”

Alberto Puig, team manager della Honda, non cerca alibi dopo la deludente prima parte di stagione MotoGP 2023.

MotoGP, Marc Marquez

In casa Honda c’è malumore e fermento dopo i deludenti risultati raccolti nella prima parte della stagione MotoGP. Marc Marquez sta riflettendo sulla risoluzione anticipata del suo contratto, Alex Rins sta cercando di svincolarsi dal suo accordo HRC per firmare con la Yamaha. L’altro neo arrivato Joan Mir è rimasto profondamente deluso dalla RC213V dopo appena qualche Gran Premio, tra l’altro assente negli ultimi tre GP per un problema al dito (e nonostante l’idoneità dei medici).

La Honda è una moto “poco sicura”

Alberto Puig non può nascondere il momento di profonda crisi dell’Ala dorata. Fino a quando Marc Marquez non era al top delle condizioni fisiche l’alibi poteva anche reggere. Adesso bisogna solo ammettere il ritardo tecnico e l’incapacità di tenere testa alla Ducati e agli altri costruttori. La Honda sta attraversando il momento più delicato della sua storia da quando ha partecipato al Mondiale MotoGP. Un mancato rendimento che nemmeno lo stesso Marc Marquez riesce più a colmare con il suo talento, come accadeva fino a qualche stagione fa. Inoltre il grande slancio dei rivali rende tutto più complicato e serviranno mesi di duro lavoro prima di riuscire ad allestire un prototipo vincente.

Una moto “poco sicura” l’ha definita il team manager catalano in un’intervista per MotoGP.com. “Non riusciamo a portarla al livello richiesto“, con evidenti ripercussioni sulla salute e sulle prestazioni dei suoi piloti. Inoltre, Puig ha assicurato che “ci stiamo provando” ad apportare miglioramenti, “ma il fatto è che non siamo dove dobbiamo essere. Dobbiamo scavare ancora più a fondo per capire quali sono i problemi e quali le soluzioni“. Nel tono di voce è evidente un certo disagio per una situazione che certamente non fa onore al più grande marchio motociclistico al mondo.

Nessun miracolo nella seconda parte del Mondiale

Le cinque cadute di Marc Marquez al Sachsenring, suo circuito talismano, hanno messo in evidenza tutte le difficoltà del pacchetto RC-V. “Marquez non è nella sua condizione migliore e ha subito molte cadute in Germania. Non c’è pilota al mondo che sia contento se cade e capisce che la moto non è al livello di cui ha bisogno. D’altronde è un campione del mondo e vuole sempre spingere di più, non si arrende mai“, ha proseguito il manager. “La situazione è diventata un po’ più seria ma Marc deve prenderla con più calma. Non è felice e lo rispettiamo“.

Per certi versi resta inspiegabile l’assenza di Joan Mir ad Assen, quando i tempi sembravano abbastanza maturi per il rientro in pista. Dal punto di vista psicologico il campione maiorchino è sicuramente rimasto colpito, mai avrebbe immaginato, nonostante la consapevolezza che non sarebbe stato facile adattarsi in tempi rapidi, di ritrovarsi con una moto talmente poco competitiva. “Dopo la sua caduta al Mugello è rimasto molto colpito. È nuovo e non capisce la moto. Non è una questione di capacità, ma anche perché la moto non è pronta“. La pausa estiva non basterà per tirarsi fuori dal pantano… “Dopo la sosta faremo sicuramente dei passi in avanti, ma dobbiamo essere consapevoli che non avremo una moto fantastica. Le cose non stanno andando come vorremmo e non ci saranno cambiamenti radicali“.

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Foto: MotoGP.com

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