30 Agosto 2023

Moto2, Morlacchi “Antonelli prestazioni super, manca solo il risultato”

Antonelli, Volpi e Toth sono le tre frecce del Team MMR nell'Europeo Moto2 2023. Come stanno andando? L'intervista a Massimiliano Morlacchi.

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Come sta andando quest’anno il Team MMR nella Moto2 nel JuniorGP? Tre i piloti schierati per questa stagione, tutti al debutto nella categoria: l’ex Motomondiale Niccolò Antonelli, Mattia Volpi, Maxwell Toth. Anche se per quest’ultimo la situazione si è fatta più complessa dopo il fresco divorzio “per motivi inconciliabili” da American Racing Team, squadra che, in collaborazione con MMR, aveva permesso il passaggio in Moto2 dopo il trionfo nel Trofeo Aprilia RS660.

Guardando ai risultati, per la struttura guidata da Massimiliano Morlacchi è arrivato un podio nel primo round a Estoril, negli appuntamenti successivi invece ci sono stati alti e bassi, ma vanno rimarcati soprattutto i costanti segnali di crescita da parte dei suoi ragazzi. Ora l’Europeo Moto2 è in pausa fino ad inizio ottobre, siamo oltre metà stagione ed è tempo di tracciare un bilancio provvisorio. Ne abbiamo parlato con Morlacchi, ecco cosa ci ha raccontato.

Partiamo dall’ultimo round a Barcellona, come lo valuti?

Sicuramente il nostro miglior weekend da inizio anno a livello prestazionale, anche se purtroppo con Niccolò abbiamo raccolto poco a livello di risultati. Volpi è continuamente andato in crescendo fino a realizzare due ottimi piazzamenti in gara, uno dei quali in volata addirittura per l’ottava posizione. Direi che quindi Mattia può ritenersi soddisfatto anche in merito ai risultati e non solo alla prestazione. Max Toth invece non era al top della forma fisica, ha faticato per tutto il weekend e in gara 2 ha dovuto ritirarsi a causa della sua condizione. Mi spiace molto per Max, non sta riuscendo ad esprimere quello che secondo me è il suo vero potenziale.

A livello di team, quindi piloti e staff, come sta andando finora la stagione Moto2?

Direi molto bene: la squadra lavora in perfetta armonia, tra staff e piloti si è creata un’ottima sintonia. Ovviamente durante il giorno si lavora a testa bassa nel box e si rimane sempre concentrati, ma alla sera, quando si abbassa la serranda e si va a cena, l’atmosfera è scherzosa e felice. Devo dire che siamo una grande famiglia quando siamo alle gare, ritengo che sia bello ed importante avere un atmosfera così nel box. Far sentire i piloti parte della famiglia è un fattore chiave, perché solo così possono fidarsi al 100% della squadra e di tutte le persone che la compongono, mettendosi a loro agio nel box!

Parliamo dei piloti. Niccolò Antonelli: inizio di stagione super, e poi… Cosa succede?

In realtà Niccolò è stato super a inizio stagione e ha continuato ad esserlo fino al Montmelò compreso. È importante analizzare in maniera separata due fattori: la prestazione e il risultato. Se prendiamo la prestazione di Niccolò, è partito forte ed è andato costantemente in crescendo. Portimao a parte, anche se domenica è riuscito a girare con tempi importanti, ma tra la penalità di gara 1 e la scivolata di gara 2 non è stato un weekend roseo.

A Jerez abbiamo ottenuto una prima fila in 3^ posizione, a Barcellona una prima fila in 2^ posizione e con tempi che, paragonati al Mondiale, sono di tutto rispetto. Quindi la sua prestazione è rimasta super. Purtroppo quello su cui dobbiamo lavorare (dico dobbiamo perché siamo una squadra) è il risultato, la concretizzazione della performance spalmata su tutta la lunghezza della Gara. Se Nicco riuscisse a essere incisivo e veloce nelle prime fasi di gara, sono sicuro che arriverebbe anche il risultato. Ci sta lavorando!

Passiamo a Mattia Volpi: cosa pensi del suo campionato finora?

Sono contento di quello che sta facendo Mattia perché la sua stagione è in costante crescendo. A Barcellona ha concluso un weekend veramente bello e sono sicuro che ad Aragon e Valencia potrà confermare il suo stato di crescita. Non deve strafare, ma continuare step by step e mettere le giuste fondamenta per il 2024: con un anno completo di esperienza potrà arrivare ad esprimersi al 100%.

Infine Max Toth, il “più esordiente” su queste moto: come si sta comportando?

Max non è nella sua stagione fortunata, se così si può dire… Non riesce ad esprimere la sua velocità e sta faticando molto ad adattarsi alla Moto2, per molteplici fattori. Mi spiace molto perché sono pienamente convinto che Max sia un pilota veloce e che abbia delle doti da mostrare.

Tre ragazzi all’esordio in Moto2: quali sono per ora i loro “punti deboli”, le maggiori difficoltà?

Niccolò deve riuscire a essere incisivo nelle prime fasi di gara. Ne abbiamo parlato a Barcellona e sono sicuro che sta lavorando a fondo su questo aspetto. Mattia anche lui deve cercare di sistemare l’aspetto prime fasi di gara, ma dal suo lato posso anche dire che può trattarsi di inesperienza. La Moto2 non è una moto facile e va capita a fondo prima di potersi esprimere e poter fare quello che si vuole, un discorso valido anche per Max. Sono moto difficili con gomme ancora più difficili, serve tempo e pazienza per capire gli automatismi di questi mezzi.

Qual è stato invece l’aspetto su cui invece sono cresciuti di più?

Per Mattia sicuramente la gestione della gara, Portimao e Barcellona sono stati i due round in cui lo ha davvero dimostrato! Quando ha qualche pilota più veloce di lui davanti, riesce a seguirlo e a fare uno step con i tempi sul giro: ciò significa che, nonostante l’inesperienza, è veloce! Niccolò ora è costante con i tempi nelle varie condizioni della pista, cosa che forse soffrivamo un po’ di più degli altri nel corso del weekend, e riesce ad essere veloce al momento giusto in qualifica.

Max si è migliorato molto nella preparazione fisica, all’inizio soffriva molto i turni lunghi della Moto2. Ovviamente, venendo da una categoria inferiore come la 660, con turni corti da 20-25 minuti al massimo, era scontato che avrebbe trovato difficoltà nell’affrontare turni e gare più lunghi, per di più con una Moto2. È stato molto bravo perché è riuscito in poco tempo a recuperare questo gap che all’inizio era importante!

Quali sono per te il migliore ed il peggior weekend Moto2 2023 finora? Indipendentemente dai risultati.

Il migliore direi certamente Barcellona. Il peggiore sono abbastanza sicuro di dire Valencia!

C’è qualcosa in particolare su cui lavorare durante questa pausa?

Nel mondo delle corse è importante continuare a lavorare costantemente su tutto, non bisogna mai fermarsi. Quindi è scontato dire che la squadra continuerà a lavorare per cercare di arrivare il più pronti possibile nella ripartenza dei test di Aragon. I piloti poi si stanno impegnando per arrivare carichi e riprendere da dove hanno lasciato.

Quali sono i programmi fino al prossimo round Moto2?

Ci siamo goduti un lungo stop, ci siamo riposati, ma abbiamo anche utilizzato questo tempo per analizzare tutte le gare fatte e capire i punti deboli su cui lavorare. È importante sfruttare i prossimi test del 13 e 14 settembre ad Aragon per re-iniziare il lavoro da dove era stato lasciato per affrontare al meglio questo finale di stagione.

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