26 Marzo 2024

Matteo Ciprietti, scelta-lampo in National Trophy 1000 “Un nuovo stimolo”

Quasi all'ultimo secondo: Matteo Ciprietti quest'anno debutterà nel National Trophy 1000. Come vede questa nuova sfida? L'intervista.

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Era rimasto a piedi, all’ultimo ecco l’opzione per correre anche nel 2024. Matteo Ciprietti, dopo un anno difficile a causa anche di problemi fisici, quest’anno torna nel National Trophy, ma sarà una nuova sfida. Nel 2021 ha vinto il titolo in 600 Big Supersport, la differenza in questo 2024 è che ora passerà nella classe 1000. Un cambio di categoria e di conseguenza di moto, non cambia invece la colorazione, visto che sarà sempre in azione con ZPM Racing. Ciprietti ha cominciato a prendere le misure lo scorso 20 marzo proprio a Misano, dove scatterà la nuova stagione del Virus Power National Trophy nel weekend del 21 aprile, in concomitanza con il via del FIM JuniorGP.

Matteo Ciprietti, raccontaci la tua nuova sfida nel National Trophy.

È stata una scelta dell’ultimo secondo. C’erano state ipotesi anche in altri campionati, un’idea che mi piaceva era l’Alpe Adria, ma alla fine non sono andate in porto, anche perché eravamo un po’ stretti con i tempi. Ho quindi guardato di nuovo in Italia, ma anche qui sono abbastanza limitato. Il 600 del National Trophy ha limiti d’età e di tempi, quindi non potevo farlo, e nemmeno i Trofei perché non volevo correre con Dunlop. L’unica strategia buona, per avere anche un nuovo stimolo, era passare alla Superbike. Oltre ai problemi fisici dell’anno scorso volevo cambiare aria e l’unico modo, restando in Italia, era fare il salto di categoria.

Quand’è arrivato l’accordo con ZPM Racing?

Avevano un V4 e mi hanno proposto loro di fare il cambio. Mi sono detto, perché no? È stata davvero una cosa lampo, decisa su due piedi: abbiamo firmato ad inizio marzo! È incredibile, sicuramente una delle scelte più veloci che abbia mai fatto nella mia carriera. Sicuramente però la pagherò… Ma prendiamo quello che viene e cerchiamo di fare sempre meglio gara dopo gara. È il mio mondo, è quello che mi piace fare e posso ancora divertirmi.

Come ti stai preparando?

Per il momento ho fatto solo un test, quindi non siamo messi benissimo. Non abbiamo fatto neanche tanti giri a causa di alcune bandiere rosse per cadute, in una giornata ho fatto solamente 28 giri. Mi servono chilometri per imparare a guidare questa moto: i punti di riferimento, le accelerazioni, l’elettronica… Tutto è molto diverso rispetto ad una 600, quindi devo cambiare un po’ tutti i miei schemi. Ma è una cosa che mi stimola molto, come iniziare a lavorare in un posto nuovo. Forse riuscirò a fare un altro test, ma il tempo stringe.

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    Possiamo dire che le prime gare del National Trophy saranno quasi dei test per te, giusto?

    Sì, esatto. Ogni gara servirà per migliorare, non posso ambire a chissà cosa. Certo, magari, non si sa mai! Però sono realista, nel senso che non posso inventarmi nulla. Devo prendere confidenza il più presto possibile con la moto, ma il tempo non mi aiuta, quindi sarà tutto da vedere. Anche perché ho totalmente saltato la fase invernale: ero in stand-by, non sapevo cosa fare, ma ho sbagliato, stare un po’ più in moto mi avrebbe aiutato. Inizierà così questa nuova avventura.

    Fisicamente ora come stai, è tutto a posto?

    Sto bene, dopo l’operazione mi sono ripreso. L’unica cosa però è che non sono ancora riuscito a testare al 100% come risponde. Da dire che mi avrebbe già fatto male in una situazione normale, invece sono riuscito a risolverla, però sulla moto il mio turno massimo è stato di 7 giri. Una gara è un po’ più lunga! [risata] Partiamo comunque dal fatto che in quei sette giri mi sono comunque sentito bene.

    Quali possono essere quindi i primi obiettivi nella 1000 del National Trophy?

    Ci sarà la classifica degli esordienti quest’anno: è positivo per me, è qualcosa a cui posso ambire. Chiaramente bisogna stare anche davanti… Come detto, ogni gara ci servirà per fare esperienza e salire sempre più su. Ci saranno anche due piste nuove, Cremona e Cervesina, in cui le persone non hanno tanti riferimenti, quindi lì si potrebbe partire più alla pari. Lo ammetto, non sono tanto tranquillo, anzi è un salto nel buio perché ancora non ho mai spinto sul serio la moto. Dovremo allenarci ed arrivare sempre più preparati.

    Anche per dimostrare che il 2023 è stato un “intoppo”.

    L’anno scorso non ha assolutamente rispecchiato le mie potenzialità. Purtroppo sono stati fatti degli errori, ma servono per imparare e me ne assumo la responsabilità, sicuro che questi errori mi aiuteranno in futuro.

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