8 Gennaio 2019

Esclusiva, Fabio Di Giannantonio: “In Moto2 per puntare alla top-5”

Intervista esclusiva a Fabio Di Giannantonio, vice-iridato della Moto3, da quest'anno protagonista con il team Speed Up in Moto2: "Serve tanto lavoro sull'elettronica"

Fabio Di Giannantonio, classe 1998, ha chiuso l’ultima edizione del Motomondiale con il secondo posto in Moto3. Nella classe cadetta archivia  tre stagioni in continuo crescendo in sella alla Honda, con un totale di 12 podi e 2 vittorie, la prima arrivata a Brno nel 2018, subito dopo la pausa estiva. Del resto ‘Diggia’ era andato in vacanza con rabbia e parecchie recriminazioni per quell’errore commesso al Sachsenring, costatogli molti punti, e la vittoria annullata a Le Mans per aver tagliato la traiettoria ad un avversario.

Nell’ultima stagione in Moto3 l’abbiamo visto sempre al vertice a contendersi un podio, in piena bagarre con i diretti avversari Martin e Bezzecchi, a quest’ultimo ha persino strappato il secondo posto nel round finale di Valencia. Prima del GP di Thailandia ha firmato un nuovo contratto biennale con il team italiano Speed Up, passando strameritatamente al Mondiale Moto2, all’esordio nell’anno della svolta per la categoria. Ci sarà  un nuovo motore fornito da Triumph e un’elettronica quasi in stile MotoGP (così come le qualifiche), che renderà la classe di mezzo ancor più completa ed emozionante, la giusta porta d’accesso verso il sogno di ogni pilota, la Top Class.

Se potessi eliminare dalla mente un Gran Premio del 2018 quale cancelleresti?

Il Sachsenring, dove andavo davvero forte ed ho fatto un errore grave e sono caduto a metà gara, quando ero nelle posizioni di testa e ho perso una bella occasione per raccogliere tanti punti.

Hai provato il nuovo  motore Triumph e la nuova elettronica della Speed Up SF19T. Quali sono le tue prime impressioni e quali le differenze rispetto alla ‘vecchia’ Moto2?

Quando ho provato la Moto2 2018 andava forte, poi ho provato il motore Triumph per i tre giorni di test ufficiali e va veramente fortissimo,  dà un gusto mostruoso, perché la moto è più piccola, bella, molto agile, ho trovato qualche differenza anche di telaio… mi è piaciuta un sacco. Dal telaio con motore Honda al telaio con motore Triumph ci sono delle differenze, ovviamente anche lo stile di guida cambia un pelino, perché la moto spinge di più ed è più cattiva. Non è la stessa moto del 2018, qualcosa cambia.

Su cosa sarà necessario lavorare di più a livello tecnico?

A livello tecnico dobbiamo lavorare sull’elettronica che piano piano arriverà, noi ne abbiamo ancora poca. Sarà importante lavorare sul freno motore, è una cosa fondamentale. Quando sei messo a posto con il setting l’elettronica diventa fondamentale per il freno motore. Poi più avanti arriveranno nuovi controlli, per il momento è la frenata dove bisogna lavorare da subito.

Cosa dovrai modificare nel tuo stile di guida?

Devo cambiare tanto, sono abituato a guidare una moto con poca potenza, quindi devo far correre tanto la moto, entrare in curva veloce e a non fermarmi. E’ una moto in cui bisogna spigolare tanto, fermarsi molto a centro curva per preparare meglio l’uscita e sfruttare la potenza. Sono cose che imparerò test dopo test, gara dopo gara, però sto già lavorando a casa negli allenamenti.

Pensi di riuscire ad essere subito tra i protagonisti?

Sicuramente servirà un periodo di adattamento che spero sia molto breve, quindi di essere lì davanti subito, però sicuramente ci saranno delle gare dove farò più fatica e ci sarà più da imparare e capire. Cercheremo di arrivare il più pronti possibile.

Come procede la preparazione invernale?

L’allenamento invernale non è cambiato, si va in moto da cross, si fa tanta palestra, perché adesso bisogna concentrarsi più sulla forza, mentre prima più sull’essere esile e il più leggero possibile. Appena arriva il bel tempo gireremo di più con la moto da cross così da abituarmi ad una moto più pesante… Sarebbe stato meglio andare fuori, ma è una spesa e alla fine si cerca di fare quello che si può qui a Roma.

Alla fine del 2019 sarai soddisfatto se…?

L’obiettivo mio più ambizioso è di essere fra i primi cinque, quello più realistico è stare nei dieci. Essere lì davanti e riuscire a fare qualche podio sarebbe una bella cosa.

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