8 Marzo 2022

Massimo Roccoli inossidabile: “Vado ancora forte, perché dovrei smettere?”

Massimo Roccoli parteciperà CIV classe Supersport 600 Next Generation, in sella alla Yamaha R6 della Promodriver

Massimo Roccoli

Istruttore del Talenti Azzurri FMI, team manager del Roc’n’Dea e pilota. Massimo Roccoli sta dedicando tutta la sua vita al motociclismo. Dopo aver corso in minimoto, gareggia in moto dal 1999 ed ha collezionato 6 titoli italiani classe 600 Supersport. Nel corso della sua carriera ha brillato anche nella Coppa del Mondo Stock 1000, nel WSS 600 ed ha  partecipato ad alcune gare del WSBK e ad una del Motomondiale. Quest’anno sarà presente al CIV classe Supersport 600 Next Generation, in sella alla Yamaha R6 della Promodriver di Antonio Sala.  

“Ho debuttato nel CIV nel 2004 con il Bike Service Racing Team di Stefano Morri racconta Massimo Roccoli – in precedenza avevo vinto il Trofeo Aprilia, il Trofeo Yamaha R6 Cup ed ero approdato quindi al CIV. Sono trascorsi 18 anni dal mio debutto nel Campionato Italiano ma ho ancora tanta voglia di correre”.

La passione  è ancora quella di un tempo?

“Più che passione, direi divertimento ed è sempre lo stesso. Vado forte, mi diverto, perché dovrei smettere? In autunno compirò 38 anni ma sono ancora competitivo e penso di poter lottare per le prime posizioni. Nel 2021 ho vinto una gara, sono salito diverse volte sul podio ed ho lottato per il titolo tricolore fino all’ultimo round. Quest’anno penso di poter fare ancora meglio. Finché riesco ad essere competitivo continuo a gareggiare. Nel momento in cui  non riuscirò più ad essere protagonista smetterò”.

Il CIV Supersport 600 si presenta molto interessante, con le Ducati e con la presenza di vari piloti del Mondiale Moto E.  Quali sono le tue ambizioni?

“Il campionato 2022 è un po’ tutto da decifrare. Ci saranno moto di una cilindrata superiore alla mia e bisogna capire bene come sarà gestito. Il mio obbiettivo e migliorare il quarto posto finale del 2021 quindi cercare di stare tra i primi 3 ed in lizza per la vittoria del campionato”.  

Sei anche team manager al Roc’n’Dea ed ha anche 2 piloti al CIV Supersport 300. Hai il dono dell’ubiquità?  

“Spesso i piloti diventano team manager quando smettono. Io faccio le due cose contemporaneamente ma non mi pesa, anzi. Il team Roc’n’Dea durante i giorni di gara è abbastanza autonomo, abbiamo dei bravissimi tecnici quindi il grosso del lavoro lo faccio durante la settimana, per gestire tutto e per seguire i ragazzi durante gli allenamenti. I nostri ragazzi sono tutti giovanissimi, di età compresa tra i 14 ed i 16 anni”.

Vai in pista con loro?

Si ed è la cosa più bella sia per me che per loro. Io ed Alex De Angelis giriamo con loro, cerchiamo di trasmettergli il nostro know-how maturato in tanti anni di gare e scherzosamente ci arrabbiamo se loro ci stanno davanti. Riuscire a crescere i piloti è fantastico. L’anno scorso Palladino ha vinto il trofeo Yamaha R3 Cup e per me è stata una grandissima soddisfazione”.

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    Foto: Instagram.com/massimoroccoli55

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