15 Dicembre 2022

Un top team Honda lancerà una ragazza rivelazione nella serie asiatica

Dopo Stoner, Hayden e Miller, HARC-PRO Honda farà correre Chihiro Ishii, ragazza rivelazione del motociclismo giapponese.

Un top team Honda punta su una giovane motociclista per l'ARRC

Il team HARC-PRO non è una squadra come tutte le altre. Braccio armato di Honda nell’ultimo decennio alla 8 ore di Suzuka e nell’All Japan, la compagine di Shigeki Honda a tutti gli effetti rappresenta un’istituzione del motociclismo del Sol Levante. Vuoi per le 3 vittorie alla 8 ore di Suzuka (2010, 2013, 2014) o per i 14 titoli giapponesi finora conquistati, vuoi per il fatto che ha sempre mantenuto un stretto legame con la casa madre. Lo testimonia che con HARC-PRO hanno corso alla “Gara delle gare” piloti del calibro di Casey Stoner, Nicky Hayden, Jack Miller, Leon Haslam e Michael van der Mark, che adesso avranno una erede. Una, per l’appunto: al femminile. La giovanissima Chihiro Ishii difenderà infatti questi colori l’anno prossimo a livello internazionale, debuttando nella AP250 (la Asia Production 250, analoga Supersport 300 per quanto con cilindrata 250cc) dell’ARRC.

CHIHIRO ISHII CON HARC-PRO NELL’ARRC

Parallelamente l’impegno nella Asia Superbike (ASB1000) con il “quasi” Campione 2022 Haruki Noguchi, per volontà di Honda stessa nella prossima stagione il team HARC-PRO estenderà la propria presenza anche alla classe AP250 dell’ARRC. Veicolando un messaggio positivo: far correre Chihiro Ishii, senza alcun dubbio la miglior promessa “in rosa” del motociclismo All Japan.

LA CARRIERA DI CHIHIRO ISHII

Classe 1999, Chihiro Ishii ha già raggiunto prestigiosi traguardi in madrepatria. Proprio con una Hondina preparata da HARC-PRO, quest’anno si è imposta nella tappa di Tsukuba della MFJ Cup JP250, di fatto la Supersport 300 giapponese. Un successo memorabile per l’originaria di Chiba, tanto da convincere Honda e HARC-PRO a promuoverla al motociclismo internazionale, con prevista la sua partecipazione a tutto l’ARRC 2023 con una Honda CBR 250RR. Ben preparata: d’altronde HARC-PRO (“High Quality Motorcycle Parts“) dal 1984 a questa parte rende dei veri e propri missili tutte (ma proprio tutte) le Honda da corsa.

SULLA SCIA DI MUKLADA SARAPUECH

Chihi27ro“, suo nickname riferendosi al proprio numero di gara, ha già avuto modo di presenziare ai Dunlop Tyre Test dell’ARRC 2023 svoltisi di recente a Buriram. Proprio dalla Thailandia è emersa una motociclista già nella storia come Muklada Sarapuech, prima motociclista a vincere nell’ARRC (proprio nella AP250) e, non più tardi del 2019, la prestigiosa 4 ore di Suzuka, gara per la Supersport 600cc in abbinamento alla più celebre 8 ore.

IL GIAPPONE HA PRECORSO I TEMPI

In Giappone da sempre si ha un’attenzione particolare riposta verso il motociclismo in rosa. Lo testimonia l’investimento riposto nella stessa Chihiro Ishii, nel fatto che proprio Muklada Sarapuech quest’anno abbia corso nell’All Japan ST600 (Supersport) con il team di Shinichi Ito, ma non solo. Nel 1980, prima edizione della 4 ore di Suzuka, erano presenti ben 5 motocicliste al via. Complessivamente 8 ragazze hanno invece corso finora alla 8 ore di Suzuka (qui l’elenco approfondito), cominciando da Mari Igata.

L’ESEMPIO DI MARI IGATA

Sorella della più celebre Tomoko ‘Tomo‘ Igata (7^ al GP di Brno 125cc nel 1995), Mari è a tutti gli effetti una leggenda vivente del motociclismo giapponese. Pioniera tra le ragazze in moto, diventò la prima a correre alla 8 ore di Suzuka e nell’All Japan, il tutto quasi per caso. A 19 anni era stata assunta in Honda all’Asaka Center in Divisione Amministrazione come dattilografa e, visto che era stato creato il team Blue Helmets MSC, provò a correre. Dapprima con una Honda 125cc a Tsukuba, successivamente alla 8 ore, ottenendo all’esordio il miglior risultato femminile di sempre (17^ assoluta). Dopo due esperienze in questa gara, un brutto infortunio la costrinse a chiudere la carriera. Volendo vivere di motociclismo, fondò nel 1988 la sua scuola “Team Mari” dove sono state istruite finora 14.000 motocicliste. Una lunga tradizione che ora, grazie a Chihiro Ishii, prosegue anche a livello internazionale…

Lascia un commento