BSB: Jake Dixon, la nuova speranza del motociclismo britannico
Passerà in Moto2 l'anno prossimo, ma Jake Dixon a Brands Hatch ha ancora una missione da compiere: 61 punti da recuperare su Haslam sono tanti, ma...
Ritrovarsi soltanto alla sua seconda stagione completa nel BSB a lottare per il titolo con un pilota di livello come Leon Haslam è una ragione d’orgoglio, ma Jake Dixon non è tipo da addormentarsi sugli allori. Nuova speranza del motociclismo britannico, 22enne originario di Dover, il portacolori della RAF schierato dal Lee Hardy Racing si presenterà a Brands Hatch con 61 punti da recuperare su “Pocket Rocket” e più soltanto 75 in palio nelle restanti 3 gare in programma. Tanti, troppi, ma “Dixie” in tutta la sua (giovane) carriera ha imparato a non arrendersi mai e, superando le avversità, coronare i propri sogni dentro e fuori la pista. Una storia da raccontare…
FIGLIO D’ARTE – A soli 22 anni lottare con una Kawasaki privata per il titolo è già di per sé un traguardo prestigioso, ma di fatto per il buon Jake è quasi una… tradizione di famiglia. Suo padre Darren, ex-pilota occasionalmente al via anche del Mondiale 500cc sul finire degli anni ’80, nel 1988 con una privatissima Suzuki RG500 schierata dal pluri-decorato team Padgett’s si laureò Campione britannico di motociclismo, il primo della storia.
DIXON HA BRUCIATO LE TAPPE – La scalata ai vertici di Jake Dixon è destinata a far scuola. Dopo essersi messo in mostra nel British Supersport passando tra diverse moto (anche Triumph e MV Agusta) e team, guadagnandosi persino il supporto di un “tale” Shane Byrne, nel 2016 arrivò la chiamata dal Lee Hardy Racing per correre, a partire da Knockhill, nel BSB con una BMW S1000RR. Senza pregresse esperienze con una 1000cc, pronti-via Dixie si mise in mostra subito al debutto con tempi da top-10, ma con un amaro epilogo alla “prima“: finì a terra al Taylor’s Hairpin non potendo evitare proprio Shakey caduto davanti, ritrovandosi successivamente travolto da Josh Wainwright (QUI IL VIDEO). Un esordio traumatico al quale riuscì a far seguire diverse prestazioni di rilievo fino allo spaventoso botto ad Oulton Park (QUI IL VIDEO): moto oltre le protezioni e, soprattutto, lui stesso, finito in Ospedale. Stagione finita anzitempo, ma con la consapevolezza di aver lasciato positivamente il segno in termini di performance.
FUTURO IN MOTO2 – Jake Dixon si congederà dal BSB al termine del weekend di Brands Hatch, con o senza il titolo in tasca. Il suo sogno, quello di approdare a tempo pieno al Motomondiale, è diventato realtà in virtù dell’accordo biennale (2019-2020) con il team Aspar-Angel Nieto ed un interessamento del promoter stesso per affidargli una competitiva KTM Moto2. Già occasionalmente in pista lo scorso anno tra Silverstone e Valencia (esperienza da dimenticare, seppur con diverse attenuanti) con Dynavolt Intact GP, Dixon avrà due anni per metter in mostra il suo valore, partendo questa volta già con qualche banca-dati in più: dallo scorso anno è infatti collaudatore del propulsore Triumph 765cc destinato proprio alla Moto2…
PERSONAGGIO – Oltre al talento fuori discussione, Jake Dixon è anche un personaggio che genera empatia nei confronti del pubblico. Via social memorabili le sue improvvisazioni da rock-star con l’amico Danny Buchan, così come le sue dichiarazioni dove si mostra sempre determinato ed un vero “Man on a Mission“. In pubblico, così come nella vita privata dove ha dovuto superare un biennio, per usare un eufemismo, difficile: alla sua compagna Sarah Roberts è stato diagnosticato un cancro al seno, con il peggio (fortunatamente) ormai alle spalle. Dalle avversità Jake è cresciuto come persona, fortificando il suo carattere e confermandosi come un uomo di parola: i due convoleranno a nozze nei prossimi mesi!ARTICOLO PRECEDENTE
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