9 Febbraio 2022

Lucy Glockner lascia: si ritira la motociclista più veloce

Lucy Glockner, la motociclista più veloce del pianeta in sella ad una 1000, ha deciso di ritirarsi: in una lunga lettera spiega le sue ragioni.

Lucy Glockner

Non la più famosa e conosciuta dal grande pubblico, ma in questi anni Lucy Glockner è stata la motociclista più veloce del pianeta. Sfortunatamente bisogna utilizzare il passato, in quanto “Lady Lucy“, a soli 31 anni, ha deciso di appendere il casco al chiodo per ragioni personali. Il motociclismo perde un esempio di caparbietà, esponente ideale del movimento in rosa delle due ruote. In grado di far sognare chi ha seguito le sue gesta in questi anni.

LUZZY NELLA STORIA

Per chi non conoscesse Lucy Glockner, semplicemente nella sua carriera professionistica ha scritto una pagina di storia moderna del motociclismo. Nel 2007 è stata la prima motociclista selezionata a correre nella Red Bull MotoGP Rookies Cup, centrando diversi piazzamenti nella top-10 in una stagione che ha laureato in Johann Zarco il suo primo Campione. Senza budget per proseguire l’avventura con le moto da Gran Premio, “Luzzy” ha sposato la causa delle derivate di serie. In pochi anni, meritandosi il rispetto di tutti in madrepatria ed a livello internazionale.

SUPER CON UNA 1000

L’unicità contemporanea di Lucy Glockner ci porta ad un fondamento di principio. Nell’ultimo lustro (e più) è stata l’unica motociclista a ben figurare in sella ad una 1000cc, non soltanto in categorie “lightweight”. Che sia nell’IDM Superstock, lottando fino all’ultimo per il titolo 2014, che si tratti di un clamoroso secondo posto alla Pikes Peak con una BMW S1000RR adattata.

REGINA DELL’ENDURANCE

Glockner si è guadagnata l’apprezzamento senza confini grazie a quanto messo in mostra nel Mondiale Endurance. Nel 2017 concluse quarta al Bol d’Or con il team NRT48, arrivando a soli 989 millesimi da un potenziale podio assoluto dopo 24 (estenuanti) ore di gara e lottando nell’ultimo stint con un asso della specialità del calibro di Sebastien Gimbert. Nel 2019 concluse 2° nella Coppa del Mondo Superstock con GERT56 BMW, per quanto ad ex-aequo in termini di punti conseguiti con il team Moto Ain vincitore di categoria. Già che c’era, annoverando nel contempo il secondo posto di classe alla 8 ore di Sepang 2019, per poi sbancare Le Mans nel 2020: vittoria di classe Stock in quella che resterà la sua ultima gara EWC in carriera.

RITIRO

Già, perché Lucy ha ufficialmente comunicato il suo ritiro dalle competizioni. Non dal motociclismo: tornerà occasionalmente in sella, ma senza correre. Lo stress che nel 2021 l’ha tenuta lontana dalle piste resta un problema tuttora irrisolto, come espresso in una lunga lettera. “Cari sponsor, fan e amici! Intorno a me tutto è diventato tranquillo. Molti di voi probabilmente sono rimasti sorpresi di non aver mai avuto mie notizie nell’ultimo anno. Bene, oggi vi comunico che ho ufficialmente concluso la mia carriera da pilota. Ho iniziato ad amare le gare all’età di 7 anni su una moto da corsa costruita da mio padre. Non c’era altra scelta per me, se non l’equazione “Lucy + moto = vita”. La benzina era il mio elisir di vita: non c’era la scuola, gli esami non contavano, non c’era un weekend senza moto per me. Sono stati 20 anni di alti e bassi. Innumerevoli angeli custodi, ho provato gioia, sofferenza, dolore, emozioni (che ho potuto provare soltanto nelle corse), vittorie storiche, sconfitte ed ancora sconfitte che mi hanno resa una persona più forte. Purtroppo, il mio sogno più grande rappresentato da una wild card nel Mondiale Superbike, non si realizzerà. C’è mancato poco, ma probabilmente doveva andare proprio così“.

Continuo a pensare di aver ottenuto grandi risultati nella mia carriera e, con orgoglio e soddisfazione, posso affermare di esser stata una delle donne più veloci al mondo. Ho avuto grandi opportunità, come correre nel Mondiale Endurance con GERT56, ottenendo grandi cose, oserei dire indicibili! Siete diventati una famiglia per me, mi avete fatta stare bene e mi sono sentita me stessa! Fantastico anche correre la leggendaria Pikes Peak, un’esperienza che non dimenticherò mai. Tuttavia, ho dovuto vivere in prima persona anche tante esperienze terribili, i lati oscuri del motociclismo! Ad ogni modo in questo sport la coesione è semplicemente incredibile e non la trovi da nessun’altra parte! Ho avuto modo di incontrare migliaia di persone da tutto il mondo che mi hanno celebrata come una superstar! È stato molto difficile per me. Ho pensato di ritirarmi per molto tempo. Dopo tutti questi anni mi sono stancata! Mi sentivo sotto pressione e, a 30 anni, questo lascia il segno. Chi mi conosce sa che sono sempre sta estremamente ambiziosa e volevo ottenere i migliori risultati possibili per me e per tutto il team. La mia filosofia era “vittoria o finisco all’ospedale”!“.

Dopo la vittoria di Le Mans, ero arrivata in cima, il coronamento della mia carriera da motociclista. Ringrazio tutte le persone che mi hanno supportata in questi anni. Siete diventati una grande famiglia insieme ai miei genitori che hanno sacrificato tutto per me in questi 30 anni. Ci sono state pochissime vacanze fuori dai circuiti per tutti noi. Voi ragazzi avete investito il vostro ultimo centesimo per supportare la mia carriera e mi avete sempre guardato le spalle! Tutta la mia famiglia ha dovuto sopportare molte ore spaventose, eppure non ci sono mai state critiche o obiezioni sulla mia scelta di correre. Grazie mille per questo! Naturalmente, senza pista e moto per non è possibile! Non sarei la Lucy che conoscete tutti. Continuerò come istruttrice, come in questi anni. Abbiate cura di voi, restate in salute e, ricordatevi: il gas è a destra!“.

DANKE LUCY

Per Lucy Glockner resta incompiuto soltanto il sogno di affrontare una wild card nel Mondiale Superbike, originariamente prevista per Oschersleben 2020, cancellata per la pandemia. L’unico traguardo che resterà irraggiungibile per Lucy, motociclista senza limiti…

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