25 Novembre 2021

Roberto Rolfo: “Endurance 2022 con OG Motorsport by Sarazin”

Roberto Rolfo sarà al via del Mondiale Endurance FIM EWC 2022 con il Team OG Motorsport by Sarazin: le ragioni di questo suo ritorno nella classe Superstock.

Roberto Rolfo

Anche nel 2022 Roberto Rolfo sarà al via del Mondiale Endurance FIM EWC. Per il quinto anno consecutivo, il vice-Campione del Mondo 250cc 2003 affronterà le corse motociclistiche di durata, tornando in questa circostanza al via della classe Superstock. Dopo l’esperienza con il team Moto Ain, conclusasi dopo il 2° posto assoluto del Bol d’Or, Rolfo ha trovato l’intesa con il team OG Motorsport by Sarazin, squadra francese di comprovata esperienza della specialità. In sella alla Yamaha R1 #66, darà l’assalto alla vittoria finale della Coppa del Mondo Endurance Superstock in equipaggio con Cocoro Atsumi ed Alex Plancassagne.

Sono molto contento di poter proseguire questa avventura nell’Endurance“, esclama Roberto Rolfo. “Il team OG Motorsport by Sarazin mi ha dato subito un’ottima impressione e, appena si era conclusa la mia collaborazione con Moto Ain, Denis Sarazin mi aveva immediatamente contattato. Lo conoscevo già perché da anni lavora nel Mondiale Moto2 (adesso con il team American Racing, ndr) e ci siamo ritrovati adesso nell’Endurance. In queste settimane ho proseguito la trattativa con Fabrice Auger, ex-pilota, il quale si occupa prevalentemente degli aspetti organizzativi della squadra. Proprio in questi giorni abbiamo sistemato un paio di aspetti che erano rimasti in sospeso e così abbiamo trovato l’intesa. Come detto, mi hanno dato più garanzie nell’insieme rispetto ad altre realtà. In questi anni li ho osservati e non avevano mai fatto il passo più lungo della gamba, affrontando le sole 24 ore di Le Mans e del Bol d’Or. Per il 2022 ci sarà l’occasione di disputare tutto il campionato della Superstock, organizzando questo progetto senza tralasciare il benché minimo dettaglio.

Su quali termini?

Con la squadra abbiamo definito un dettagliato programma di prove. A febbraio, presumibilmente in Spagna, affronteremo i primi test in vista dell’inizio della stagione. Abbiamo previsto inoltre di disputare tutti i cosiddetti Pré-Test previsti alla vigilia delle 24 ore di Le Mans, Bol d’Or ed eventualmente Spa Francorchamps se saranno organizzati dal promoter. Ci prepareremo per ogni gara e proprio questo lo ritengo un aspetto molto importante: c’è voglia di far bene. Con me correranno Cocoro Atsumi, pilota giapponese che ha vinto la classe Superstock alla 8 ore di Suzuka nel 2019, più Alex Plancassagne che ha già corso con loro. Inoltre sarò nuovamente in sella ad una R1, una moto che conosco meglio rispetto ad altre. Sebbene non sono legato direttamente a Yamaha, mi è piaciuto portare avanti questo discorso considerando che per la mia Scuola RR44 utilizzo una R6, pertanto se riesco ad unificare l’immagine in tal senso sono contento.

Correndo nella Superstock, non è prevista la trasferta di Suzuka…

Con il team abbiamo già accennato al discorso. Loro hanno il budget per affrontare nel migliore dei modi tutta la stagione della Stock, test compresi. Per la 8 ore di Suzuka, mi muoverò a parte. Da anni voglio correre la 8 ore e sono assolutamente interessato a disputarla l’anno prossimo. Già nel 2020, edizione poi successivamente cancellata, ero stato molto vicino, pertanto nel 2022 voglio assolutamente riuscirci.”

In questo 2021 hai corso nella top class EWC conquistando un super secondo posto assoluto al Bol d’Or. Per molti tuoi colleghi piloti, tornare nella Superstock viene visto come un ripiego, ma dal tuo punto di vista non sembrerebbe proprio così…

Assolutamente, infatti non capisco perché la Stock viene considerata come un ripiego. L’ho notato anch’io parlando un po’ con altri piloti. Ovvio ci sia l’obiettivo di andare nella EWC. Parliamo della categoria di riferimento, ha un risalto superiore, ma dal mio punto di vista conta come ti approcci e per quali piazzamenti lotti nella top class. Con Moto Ain siamo andati molto bene all’esordio, ma al Bol d’Or se non ci fossero stati così tanti ritiri dei team ufficiali, mai avremmo conquistato il podio. Quest’anno, insieme alla 333, eravamo tra i team privati più quotati, ma lottare per la top-3 con squadroni ufficiali non è affatto facile. Preferisco essere competitivo nella Stock dove il livello è molto alto, lo testimoniano i tempi sul giro, il valore delle squadre e dei piloti al via. Lo avevamo dimostrato anche noi con Moto Ain quando, nel 2019/2020, avevamo conquistato diversi quarti posti nella generale. Come detto, per quanto mi riguarda è meglio lottare per la vittoria nella Superstock rispetto ad un quinto posto nell’assoluto. Lo trovo più divertente e ti dà una maggior soddisfazione personale. Fino a quando me la sentirò di correre voglio lottare per vincere qualcosa: ho ancora spazio per altri trofei…

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