24 Novembre 2022

Dietrofront: no al cambio motore in corsa nel Mondiale Endurance

Rigettata la proposta di sostituire il cambio motore a gara in corso nel Mondiale Endurance FIM EWC: ecco perché.

Dietrofront: no al cambio motore in corsa nel Mondiale Endurance

La natura e l’essenza del Mondiale Endurance motociclistico è salva! Questa esclamazione rappresenta un po’ all’unisono il sentimento di squadre, piloti e addetti ai lavori del FIM EWC. La proposta, svelata su queste pagine in data 1 novembre, di consentire la sostituzione del motore a gara in corso nell’eventualità di qualche problema, non ha avuto seguito. Anzi: in via definitiva è stata rigettata dalla Commissione Road Racing della Federazione Motociclistica Internazionale.

NESSUN CAMBIO EPOCALE NELL’ENDURANCE

Doverosa una cronistoria di quanto accaduto. Alla luce delle molteplici problematiche di affidabilità che hanno colpito tutti (o quasi) i team ufficiali impegnati nel FIM EWC al Bol d’Or dello scorso mese di settembre, l’Endurance Working Group aveva posto l’accento su questa tematica. Nello specifico, ventilando dal 2023 la possibilità, a gara in corso, di poter sostituire il motore in caso di problemi. Il regolamento vigente consente oggi l’opportunità di sostituire e/o riparare di fatto tutto nelle moto in gara, eccezion fatta per telaio e motore. La sostituzione dei propulsori in corso d’opera avrebbe rappresentato pertanto una svolta epocale per le competizioni motociclistiche di durata.

TEAM DEL MONDIALE ENDURANCE CONTRARI

Alla pubblicazione di questa proposta, chiaramente il circus del FIM EWC si era mostrato in subbuglio. Tuttavia, all’unisono, le squadre impegnate si sono mostrate contrarie a questa idea. In parte per una ragione di costi (relativa: si potrebbe usufruire del motore equipaggiato sulla T-Bike), ma anche per prerogative puramente sportive. Fatta la legge, facile trovare l’inganno, soprattutto per i top team. Sarebbe stata soltanto una questione di tempo che questa possibilità, magari con determinati sistemi di sostituzione “veloce” dei motori, sarebbe diventata una prassi per alcune realtà, “spezzando” magari le 24 ore in due frazioni da 12 con propulsori ad-hoc.

PROPOSTA RESPINTA

Per queste ragioni, condivise dallo stesso Endurance Working Group, presso le competenti sedi della Federazione Motociclistica Internazionale questa proposta è stata respinta. Nulla di fatto dunque per l’opposizione di squadre e parti coinvolte nella specialità, desiderose di non voler snaturare il concetto stesso di “gare di resistenza“.

RESTA LA PROBLEMATICA AFFIDABILITÀ

Tuttavia quanto accaduto al Bol d’Or non è passato inosservato e ha posto una seria valutazione sul da farsi. Che non sarà il “cambio-motore” in corsa, ma sono allo studio molteplici soluzioni, attinenti in particolare proprio la 24 ore di scena a Le Castellet. Ma questa è un’altra storia e ne riparleremo in un’altra occasione…

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