1 Settembre 2022

Minimoto Revolution: il film sull’epopea Vittorazi presentato a Rimini

Le minimoto sono arrivate in Italia grazie all'intuizione di un tecnico geniale, Vittoriano Orazi, diventando fucina di campioni. Il trailer del film

Minimoto, Vittorazi

Parlare di cinema a Rimini significa evocare le atmosfere irripetibili di “Amarcord” del maestro Federico Fellini. In questo periodo però, alla vigilia del MotoGP San Marino, qui in Riviera sono le moto a farla da padrona. Così la meravigliosa sala proiezioni del “Fulgor”, restaurata nel 2018, è stata presa a prestito per il vernissage di “Minimoto Revolution – la genesi dei Campioni”. Il docufilm che racconta uno dei periodi più fertili del motociclismo italiano, iniziato nei primissimi anni novanta e che oggi è divenuto un Campionato professionale e organizzato, considerato un passaggio fondamentale per la carriera di un pilota.  Il trailer del film è visibile in fondo all’articolo.

Piccole grandi moto

E’ la storia di un movimento partito dall’intuizione di un piccolo costruttore marchigiano, Vittoriano Orazi, scomparso nel 1999, che nel 1985 durante un viaggio in Giappone intuì che queste motociclettine, mosse da piccoli propulsori da rasaerba o motoseghe, potevano divenire un formidabile strumento di divertimento e di apprendistato per i piloti. Alla presentazione del film hanno preso parte tantissimi piloti. C’erano Campioni del mondo Manuel Poggiali e Marco Melandri accompagnati dall’ex Superbike Mauro Sanchini oggi commentatore tv. Presenti anche, fra gli altri, Alex de Angelis, Massimo Roccoli, Alessandro Delbianco e Kevin Zannoni.

Generazioni a confronto

Io sono arrivato leggermente più tardi rispetto a Melandri, Rossi, Sanchini, al Sic e ai tanti altri che compaiono nel film – ha spiegato Manuel Poggiali, oggi coach del team Gresini Ducati. “Ho vissuto tutto quello che il  mondo delle minimoto ci ha insegnato permettendoci di costruire le nostre carriere che hanno regalato al motociclismo, a noi stessi e ai tifosi di tutto il mondo bellissime emozioni. Questo film mette a fuoco ricordi indelebili, che tutti devono conoscere perché solo sognando, come facevamo noi a bordo delle nostre minimoto, si possono raggiungere questi risultati“.

Un film di 70 minuti

Il film, diretto dal regista marchigiano Manuele Mandolesi (Globo d’oro 2020 per la pellicola Vulnerabile bellezza) alterna le voci dei piloti, tecnici e altri protagonisti. Racconti romantici, come le sfide tra i piloti che giravano alla pista di Cattolica, capeggiati da Valentino Rossi e quelli di San Mauro Pascoli, “romagnoli veri” racconta il pesarese nel video, per questo molto più strutturati e aggressivi. I premi erano “coppe” intese come prelibati salumi, oppure lonze di maiale che venivano immediatamente affettate e distribuite in quei paddock carichi di umanità e di personaggi che mai avrebbero immaginato i loro destini. 

Quella volta che Rossi…

Con le minimoto correvano anche alcune ragazze” ha raccontato il presidente del Motoclub Renzo Pasolini Sergio Rastelli. “Una di loro Sara Zagnini, nella stagione 1996, quando Rossi era già arrivato al mondiale 125cc, sorpassò il pesarese durante una gara. Valentino non volendo subire l’onta del sorpasso da parte di una femmina si produsse in un forcing senza successo, finendo al suolo e lacerandosi una natica tra gli sfottò generali».

Rivoluzione italiana

Le minimoto hanno rappresentato una vera rivoluzione per il motociclismo italiano. Quando ho cominciato io – ha spiegato Marco Melandri, che fu pilota ufficiale del team Vittorazi, insieme a Rossi – a 12 anni i piloti potevano iniziare ad andare in pista con la 125cc ed erano già pronti, perché avevano ricevuto le basi dalla minimoto. Prima non c’era nulla, dovevi aspettare di prendere la patente, cominciando dalle moto grandi a fare le tue esperienze e ci volevano tanti soldi. La minimoto invece era economica, costava poco, potevi iniziare col noleggiarla, capire se ti piaceva e se eri portato. Da lì tantissimi bambini si sono avvicinati e per la legge dei grandi numeri molti di noi sono venuti fuori creando i grandi risultati del motociclismo italiano nel mondo, dagli anni novanta sino ai decenni a venire».

Gli eredi di Vittoriano Orazi

Matteo e Andrea Orazi, figli del grande Vittoriano, oggi sono imprenditori di successo, leader mondiali nel settore dei velivoli paramotore. Hanno messo grande impegno nella realizzazione di questo film, che per loro rappresenta la realizzazione di un piccolo sogno “E’ stata dura per noi riaprire il cassetto dei ricordi di papà e andare a riprendere in mano le cassette VHS, le foto, i documenti che erano rimaste li per anni e anni, senza che avessimo voglia di toccarle” ha raccontato Matteo. “Ogni volta che ci provavo e premevo play nel videoregistratore, ci stavo male lasciavo perdere. Poi un giorno mi sono detto, devo farlo. Mi sono guardato tutto con attenzione ed è nato un altro sentimento, la consapevolezza di quanto mio padre e la nostra famiglia avevano costruito per il motociclismo italiano. Questa storia andava assolutamente raccontata e divulgata ».

Il film in onda su Sky Documentaries

Il film è realizzato in collaborazione con la Federazione Motociclistica Italiana. Sarà trasmesso domenica 4 settembre alle 21.15 su Sky Documentaries e in streaming sulla piattaforma Now. Successivamente sarà disponibile in modalità on demand. Parallelamente al film è stata allestita la mostra “Le radici della riders land”, dove sono esposte minimoto, tute, caschi, foto, filmati e altri cimeli. La mostra è visitabile fino al 4 settembre dalle 10 alle 19 con ingresso gratuito. 

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