24 Maggio 2020

e-MotoGP: ecco come funziona l’eSports

Come funziona il mondo del gaming competitivo? Ecco la Pro2BeEsports, attiva nel mondo della e-MotoGP

MotoGP esport

Se nel mondo dello sport reale si parla di contratti, assistenza e supporto tecnico affidato ad agenzie esterne, succede esattamente lo stesso nel mondo degli eSports. Pro2Be Esports è start up italiana protagonista nel mondo del gaming. Abbiamo chiesto a Roberto Forzano di spiagarci come funziona.

“Com’è è nata l’idea di dare supporto dei giovani gamers più promettenti?”

“Nasce dall’esigenza di valorizzare un giovane talento. Lavorando nel settore, abbiamo infatti notato come mancasse una figura di supporto per i videogiocatori nel panorama dello sport elettronico ma anche un punto di riferimento per le aziende. Grazie alla nostra expertise si riempie di sostanza il termine “pro player” e le aziende si ritrovano un professionista di talento e responsabile”

Da quali esperienze scaturisce il progetto Pro2Be Esports? 

“Veniamo da percorsi di vita e professionali differenti ma con i miei soci Fabio Battista e Arcangelo Manfredonia ci siamo conosciuti proprio durante una comune nostra esperienza in un’organizzazione di esports. È nato un bel feeling e abbiamo deciso di investire le nostre risorse in questo progetto innovativo.”

Avete iniziato dalle collaborazioni relative  solo all’ambito del motociclismo virtuale?

“In realtà, la prima collaborazione è stata siglata con una società di basket ma poi abbiamo concluso diversi accordi con più società della sports industry. In MotoGP e calcio ad esempio lo abbiamo fatto più o meno contestualmente”.

Nel Mondiale MotoGP eSport quali piloti seguite?

“Seguiamo managerialmente il pilota Ducati Andrea Saveri, inoltre Davide Gallina di Pramac Racing, e l’indonesiano Putut Maulana di LCR Honda e Piero Ricciuti. Un roster molto completo e competitivo, che non escludiamo di allargare in futuro.”

Su cosa si basa il vostro lavoro?

“La nostra agenzia è l’unica focalizzata esclusivamente nei videogiochi sportivi, internamente prestiamo un supporto a 360 gradi ai videogiocatori. Da servizi in ambito tecnico, personal branding, promozione dell’ingaggio dei nostri assistiti, assistenza contrattuale, e altro. Esternamente lavoriamo come agenzia specializzata per le realtà che vogliono investire nello sport elettronico ed avere un punto di riferimento nel settore”

I teams MotoGP potranno supportare tecnicamente i vostri piloti?

“Il mondo virtuale delle due ruote sta crescendo, c’è una maggiore consapevolezza tra le scuderie. Alcuni dei teams sanno infatti quanta preparazione e tempo occorre per gestire un’area esports ed un talento per questo c’è chi preferisce affidarsi ad esempio alla nostra agenzia specializzata. In futuro chi lo sa!”

I gamers possono essere considerati atleti?

“Assolutamente sì. Ci sono sessioni, programmi di allenamento, bisogna essere inoltre costanti, talentuosi e soprattutto responsabili come qualsiasi atleta sportivo.

Quanti soldi girano intorno al mondo virtuale  legato alle due ruote?

“Sui dati complessivi bisognerebbe chiedere agli organizer ma è un’economia in crescendo, ci sono tanti spazi, non solo digital e nuove possibilità di attivazioni con i propri partner. Per quanto riguarda la voce stipendi dei pro players la situazione è invece molto variegata.”

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