3 Maggio 2023

Guido Pini: “A Jerez troppa foga. Pedrosa che fenomeno!”

Guido Pini lascia Jerez con qualche rammarico, ma lodando Bagnaia e le KTM. Ora tocca alla ETC, ripartendo da campione. L'intervista.

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In archivio il secondo round Rookies Cup per Guido Pini. Un appuntamento a Jerez tra note positive ed anche qualche rimprovero personale. Su tutto l’incidente in Gara 2, dettato dalla voglia di far bene ma anche dalla troppa foga, come ha ammesso lo stesso Pini. Ricordiamo però che è un debuttante, deve ancora adattarsi al meglio alla KTM RC 250 R ed in generale al campionato. Da domani invece si volta subito pagina, visto che inizia la difesa del titolo ETC conquistato l’anno scorso. Riparte sempre con AC Racing, affiancato dai debuttanti Giulio Pugliese ed Edoardo Bertola. Abbiamo avuto modo di sentirlo prima del via a Estoril, ecco cosa ci ha raccontato.

Guido Pini, raccontaci lo scorso weekend a Jerez.

Nelle FP1 del venerdì in realtà sono andato molto, molto bene, sono stato subito il più veloce. Ho chiuso secondo, ma per la maggior parte del turno sono stato primo. Nelle FP2 invece non è andata molto bene, ma ero soddisfatto della prima sessione, quindi ero tranquillo per le qualifiche. Ci ero quasi riuscito fino all’ultimo giro, quando ho toccato il verde e mi hanno cancellato il giro, altrimenti ero 5°. Diciamo che dovevo partire ancora una volta da dietro!

Tocca poi alle due gare.

In Gara 1 per un mio errore ho quasi fatto un highside. Si è diviso il gruppo e da lì è stato difficile recuperare, quindi ho chiuso ottavo. In Gara 2 invece sono partito molto meglio, ero subito all’attacco per cercare di non far scappare i primi. In realtà era un po’ andati via, stavo cercando di recuperare, finché alla curva 6 un altro pilota mi ha passato e mi ha portato un po’ lungo, poi si è infilato anche un altro. Ho provato a ripassarli, ma sono caduto.

Quale credi sia stato il tuo errore?

Forse serviva un po’ più di tranquillità, visto che è solo il primo anno. Troppa foga, me l’hanno detto in tanti. Un 4° o 5° posto bastavano per fare un buon risultato. Però quando li vedi là davanti non è mai facile ‘arrendersi’. Ma un 5° posto invece di una caduta di sicuro ti aiuta a crescere, poi magari la gara dopo fai 4° e vai sempre più su. Serve una crescita graduale, cosa che hanno fatto tutti gli esordienti giovani. Tranne Rueda, che era già bello grande, con tanti anni di esperienza in Moto3. Non è naturale, ma magari è più facile essere più preparato di chi fa la Talent.

Solo questione di foga o magari altro non ha funzionato come pensavi?

Per tutto il fine settimana ho preso tanti, tanti verdi. Anche in qualifica appunto, per quello non sono partito 5°, altrimenti sarebbe stato tutto più facile. È una delle cose che devo migliorare, ma devo dire che anche in JuniorGP è capitato che giovedì o venerdì prendessi qualche verde. Però poi in gara ne prendo davvero pochi. Durante la qualifica però serve il giro perfetto, quindi devo imparare a stare il più possibile dentro la pista.

Può dipendere dal fatto che ti devi ancora adattare alla KTM?

Sì, ci sta. È una moto difficile, nuova, molto diversa da quella della ETC, anche le gomme poi fanno tantissimo. È un insieme di cose nuove, finché non prendi l’abitudine non è semplice. Per quelli che sono già al secondo anno è ovviamente diverso, forse l’anno scorso ce n’erano anche di più al primo anno. Quest’anno ci sono Piqueras, Maximo [Martinez Quiles] che stanno facendo il secondo anno, anche nel secondo gruppo ci sono ragazzi di esperienza. Gara dopo gara dovremo cercare di migliorare.

Guido Pini, ti vedi già migliorato rispetto all’esordio a Portimao?

Alla fine sono solo cinque turni in più, non si gira molto in Rookies Cup. Cose che ho migliorato… Ancora non saprei dire, forse che mi sento sempre meglio sulla moto. Non tanto però da dire che c’è stato un cambio molto diverso.

La prossima tappa del campionato sarà a Le Mans, come la vedi?

È una pista che non conosce quasi nessuno, lì vedremo il potenziale vero. Jerez e Portimao sono piste che facciamo da tempo, io almeno da 2-3 anni, quindi le conosciamo abbastanza bene. Sarà importante l’adattamento da subito, visto che ci sono solo due prove libere ed una qualifica, poi in gara vedremo.

Non la conosce quasi nessuno, quindi può rimescolare le carte, no?

Può cambiare le cose e darmi una mano, anche in senso negativo se la pista magari non mi piace… Però dai, speriamo di fare bene!

Sei entrato in un periodo di fuoco, dopo Jerez altri tre eventi consecutivi tra ETC e Rookies Cup. Come te la stai gestendo al momento?

Per ora sono a Malaga ad allenarmi. Vuol dire praticamente due giorni: ho finito domenica, sono arrivato lunedì, oggi già riparto. Rimarrò qua sicuramente fino a Valencia [ETC, 21/05, ndr], poi c’è una settimana di pausa, dopo si riparte con altri due eventi di fila, la ETC a Jerez e la Rookies Cup al Mugello.

Commento: com’è stata la MotoGP a Jerez?

Ero a bordo pista, accanto a me c’era il babbo di Pecco [Bagnaia]. È stato bravo bravo! Alla fine ha preso la penalità, poi ha recuperato. Mi è piaciuto molto, è così che si fa: un campione deve cercare in tutti i modi di recuperare e vincere, e così ha fatto. Non era una gara facile dopo gli errori, l’ha gestita molto bene!

Guido Pini, ti ha sorpreso qualcuno?

Binder diciamo che non mi ha sorpreso. Alla fine l’abbiamo visto sempre un po’ davanti, ma soprattutto nella Sprint, invece stavolta è stato sempre incisivo, insieme a Miller. Pedrosa poi… È una cosa stranissima vedere uno che arriva così, nella tenda Red Bull stavano guardando solo lui! Certo è una pista su cui ha girato spesso per i test, però comunque stare sempre là davanti… Bravissimo, che fenomeno! KTM poi, con tutt’e tre i piloti là davanti, sta veramente crescendo molto.

Non solo Ducati ma più marchi in lotta. Diventa più interessante, no?

Pensavo però che anche Aprilia fosse più incisiva. Ha fatto la pole position con Aleix Espargaro, però mi aspettavo un po’ di più.

Adesso tocca al debutto stagionale in ETC, come lo vedi?

Abbiamo fatto il test a Valencia, a Estoril non ci siamo andati, anche se certo la conosco ed è una pista che mi piace. L’anno scorso poi abbiamo fatto il podio! Mi vedo forte, carico e molto preparato. I piloti poi alla fine sono praticamente gli stessi, tranne Joel [Esteban] nessuno ha potuto fare il salto. Oltre a quelli però sono arrivati ragazzi nuovi e molto forti, come Giulio [Pugliese] ed altri che vengono dalla Moto4 o dalle tante categorie che ci sono in Spagna. Quelli che conoscono sono tra quelli che possono fare risultato. Il nostro obiettivo chiaramente è vincere, poi vedremo quando siamo là. Conta prendere più punti possibili per stare sempre in lotta, anche 2-3 sono fondamentali e possono far vincere il campionato. Cosa che devo imparare a fare anche in Rookies Cup!

Guido Pini, come vedi i tuoi compagni di squadra?

Giulio [Pugliese] è comunque molto forte. Si allena spesso qui nella SPN Academy di Nico Ferreira, chiaramente si sta preparando per ottenere il miglior risultato possibile. Poi c’è [Edoardo] Bertola: di preciso non so dire, l’ho visto per poco tempo qui in Spagna, ma chiaramente spero che riesca a fare bene.

E gli altri ragazzi del tuo stesso team?

Per Luca [Lunetta] in Moto3 sarà l’anno in cui deve fare il risultato per poi passare nel Mondiale. Per Cesare [Tiezzi] invece sarà il primo anno: certo è campione italiano, ma con una moto diversa, quindi sarà difficile.

Guido Pini, sei il campione in carica: c’è un pizzico di pressione oppure no?

In realtà no. Ma devo dire che anche nel fine settimana a Jerez e Portimao non ho mai avuto tanta pressione. Era una cosa nuova e più avanti vai meglio è. Certo il CEV è diverso, però per me in realtà è anche più facile in base a quello che abbiamo visto l’anno scorso, c’è ancora meno pressione. L’anno scorso dovevamo lavorare per arrivare, quest’anno dobbiamo lavorare per rimanere là davanti! Diciamo però le stesse cose, pensando sempre a migliorare. Sono cresciuto nell’ultimo anno e mi sento più forte.

Lo studio come lo gestisci?

A fine anno dovrò dare un esame, sto facendo la scuola online. Poi extra scuola studio inglese per impararlo il più presto possibile: la mattina mi alleno ed al ritorno studio con una professoressa. Per la scuola, essendo online posso fare quando voglio, anche all’una di notte, ma dovendo dormire… [risata] Ci sto provando, devo fare il meglio possibile.

Foto: Gold & Goose/Red Bull Content Pool

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