Max Biaggi: “Caro Valentino Rossi, aspetto i cappelletti di mamma Stefy”
Max Biaggi ripercorre alcune tappe della storica rivalità con Valentino Rossi, scoppiata in un ristorante a Suzuka. Ora il Corsaro gli tende la mano.
Max Biaggi resta sicuramente il più acre rivale di Valentino Rossi, specie nella sua prima parte di carriera. Abbiamo visto Casey Stoner e il Dottore tendersi la mano, scambiarsi i caschi, ma con il Corsaro ancora no. Non c’è stato tempo e forse neanche troppa voglia. Ma è una di quelle rivalità destinate a concludersi tra i sorrisi e forse ora è giunto il momento, con il Dottore che ha salutato la MotoGP per sempre. “Siamo stati rivali ancora prima di correre l’uno contro l’altro, e a pensarci bene, è assurdo. Perché la rivalità è tale quando due persone si sfidano sullo stesso piano e sullo stesso terreno, come tra noi all’inizio non era, non correvamo nella stessa classe, è stata molto forzata“.
La storica rivalità Max vs Vale
Belli gli anni delle lotte tra Max Biaggi e Valentino Rossi, i fan del Motomondiale divisi in due fazioni reciprocamente rispettose. “Io mi ci sono trovato dentro, però poi tutto questo si è tramutato in un duello che, sportivamente parlando, è durato fino alla fine della mia carriera. Ed è stato bello – ammette Biaggi a ‘La Gazzetta dello Sport’ -. Credo sia nato tutto quella sera al ristorante Campanella di Suzuka, in cui io mi sentii davvero provocato e reagii. Ero in tensione per il Mondiale, mi giocavo il quarto titolo di fila in 250, c’erano tante aspettative e quelle frasi, tutto quello che si disse quella sera, fu creato ad hoc. Poi negli anni abbiamo dato vita a tantissimi duelli“.
Alcune tappe storiche: Welkom 2004, quando Biaggi chiuse secondo, in procinto di sferrare l’ultimo attacco quando si rese conto che quello era l’ultimo giro. Assen 2001 con la vittoria del pilota romano davanti a Valentino Rossi e Loris Capirossi. “Ne abbiamo corse tante. E adesso che Rossi smette, penso che sportivamente parlando se ne va anche una parte di me – scrive Max Biaggi -. Lui era l’ultimo baluardo di una generazione spaziale, di piloti spettacolari. Quando giri pagina o cambi canale ti prendi quello che arriva, però allo stesso tempo sai anche quello che lasci, e quelli per gli appassionati di motociclismo sono stati anni fantastici . Però ho sentito che Stefania, la mamma di Valentino, mi ha invitato a cena a casa sua, che ci prepara i cappelletti. Aspetto l’invito“.
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