25 Gennaio 2017

MotoGP Iniziati i Test dei collaudatori a Sepang, aspettando Stoner

I tester di Ducati, Honda, Yamaha, Aprilia, Suzuki e KTM MotoGP in pista a Sepang, Casey Stoner atteso in azione domani.

Dal 30 gennaio scenderanno in pista i piloti titolari, ma nel frattempo al Sepang International Circuit sono già iniziati i test con la partecipazione dei collaudatori di tutte le case costruttrici impegnate in MotoGP. In un’inaugurale giornata di attività parzialmente compromessa dalla pioggia, i tester ufficiali di Ducati, Honda, Yamaha, Aprilia, Suzuki e KTM MotoGP hanno macinato chilometri incontrando condizioni “miste” asciutto-bagnato nella mattinata per poi, dopo le 16:00 locali, rientrare ai box per la comparsa delle prime effettive gocce di pioggia.

Aspettando l’attesissimo ritorno in sella di Casey Stoner previsto a partire da domani, Ducati ha iniziato il lavoro con Michele Pirro (nella foto) impegnato in diverse prove comparative con la nuova Desmosedici GP, studiando funzionali soluzioni in previsione di deliberare il ‘pacchetto aerodinamico’ 2017 alla vigilia del primo round in agenda a Losail il 26 marzo prossimo.

Senza le cosiddette winglets è sceso in pista anche Hiroshi Aoyama con la Honda RC213V Factory Spec., discorso analogo per gli altri collaudatori presenti in Malesia: dal sette volte Campione All Japan Superbike e 2 volte vincitore della 8 ore di Suzuka Katsuyuki Nakasuga più Kohta Nozane (Yamaha) a Mika Kallio (KTM), passando per Takuya Tsuda (collaudatore Suzuki, nel mese di novembre impegnato tra Valencia e Jerez) fino ad arrivare a Mike Di Meglio, iridato 125cc nel 2008, riconfermato per il secondo anno consecutivo tester Aprilia in un 2017 che lo vedrà al via anche del Mondiale Endurance FIM EWC con Yamaha GMT94.

Accanto alle MotoGP si registra l’apporto in pista di una serie di Superbike dei più prestigiosi campionati nazionali. Toni Elias e Roger Hayden con Yoshimura Suzuki stanno percorrendo i primi giri con la nuova Suzuki GSX-R 1000 in vista della MotoAmerica Superbike, il tutto mentre Takumi Takahashi sta effettuando dei collaudi con la Honda Fireblade di HARC-PRO per l’All Japan e la 8 ore di Suzuka.

Photo Courtesy Ducati Motor

Lascia un commento

3 commenti

  1. marcogurrier_911 ha detto:

    Dott.Gozzi buongiorno,

    a tutti i criticoni che stanno sui scaloni (degli stadi), mesi a distruggerlo, come se tutti dalla tastiera fossimo bi-campioni del mondo.
    A me ha fatto impressione questo ri-debutto di MM33, ok, non è stato esattamente come quello di M.Biaggi ad esempio… però non si dimentichi che fino alla caduta in gara1 è stato l’80% davanti al suo venerato (e fortissimo) compagno di squadra, e in gara2 pur avendo forzato per tornare là davanti e consumato di più la gomma, è stato a lungo nel gruppetto e giunto al traguardo a pochi millesimi dall’inferocito Chaz.
    Ebbene sì, bentornato numero 33.

  2. mr.zurrundeddu ha detto:

    Premetto che non ho nulla contro Melandri ma penso che quella Ducati dovesse essere guidata ancora da Davide Giugliano.

    Per cui spero che Davies mandi la Panigale dritta al museo Ducati, salga sulla DesmosediciGp e che qualcuno riporti subito Giugliano al mondiale.

  3. fabu ha detto:

    forse Rea si riferiva anche al suo compagno di team. e nessuno mette in dubbio la manetta di Melandri, che sarebbe stato da subito protagonista. però se imparasse una buona volta a non lamentarsi. ok, ti sei toccato, sei uscito tu, e che ti aspettavi in un mondiale? liquidare la faccenda con un “normale incidente di gara, capita quando sei in bagarre, devo riprendere le misure dei miei avversari”, no eh? meno parole, solo fatti, dai Macio, ce la puoi fare.