3 Agosto 2020

Superbike: Jonathan Rea troppe falle, così la rimonta è impossibile

Jonathan Rea, i conti non tornano in questo prima parte del Mondiale. Kawasaki di nuovo all'inseguimento Ducati, ma contro Scott Redding sarà diverso...

Superbike, Jonathan Rea

Jonathan Rea sta lasciando troppi punti per strada e Scott Redding non perdona: avanti così, il sesto Mondiale Superbike il Cannibale se lo sogna. Dopo sei gare, con la stessa Ducati il britannico ha fatto meno punti di Alvaro Bautista 2019, ma guida la classifica con un vantaggio quasi identico: 24 punti contro 26 di un anno fa. Quindi è dalla parte di Jonathan Rea che i conti non stanno tornando, vediamo perchè.

Cammino accidentato

Fra Australia e Thailandia, nel 2019 Bautista aveva fatto il pieno: 124 punti. Scott Redding sommando Phillip Island e Jerez è a quota 94. Sempre un anno fa Jonathan Rea ne aveva 98, contro 74 di adesso. Il cammino della Kawasaki è stato parecchio accidentato, e soprattutto nelle quattro gare lunghe il numero uno è stato tutt’altro che perfetto. A Phillip Island ha esagerato nel tentativo di recuperare il fuoripista al primo giro, innescato da un errore di Tom Sykes. Volando via al sesto giro il nordirlandese ha rischiato di farsi male, incappando nel primo, pesantissimo “zero”. In gara 2 poi si è fatto fregare in volata da Alex Lowes, lasciando per strada altri 5 punti. In Spagna ci si è messa la gomma anteriore (con qualche problema?) a complicargli il pomeriggio. Arrivando sesto, preceduto di nuovo anche da Alex Lowes, Jonathan Rea ha lasciato 15 punti in un colpo solo a Scott Redding. Le due vittorie nelle corse sprint sono servite a poco, perchè lì i punti in ballo sono la metà (12 al primo) e il divario dal secondo è scarso: Scott Redding a Jerez ne ha pagati solo tre.

Nel 2019 Rea perdeva in maniera…perfetta

Il pupillo Kawasaki ha costruito il quinto Mondiale reggendo perfettamente il colpo nella prima fase di campionato, quando Alvaro Bautista con la Ducati dettava legge, con un filotto iniziale di ben undici trionfi. Nelle stesse corse Jonathan Rea è sempre arrivato secondo, ad eccezione di gara 2 ad Assen, terzo. Aveva dunque tenuto botta, e si è fatto trovare nella condizione ideale per sfruttare la situazione quando il rivale diretto ha comincitato a sbagliare. Contro Scott Redding la strategia Kawasaki dovrà necessariamente cambiare. Perchè il nuovo avversario forse non martellerà come Bautista, ma sicuramente non sbaglierà tanto facilmente. Lo ha fatto capire in Superpole Race a Jerez quando, valutato che Jonathan Rea con l’asfalto fresco ne aveva di più, si è subito accontentato di limitare i danni. “Non si può vincere sempre” ha chiosato. E’ questa la ricetta per vincere i Mondiali.

Jonathan Rea ora deve attaccare

Portimao, il prossimo week end, è una tappa fondamentale per la Kawasaki. Qui JR1 va fortissimo, da quando corre con la Kawasaki ha vinto otto volte in nove gare. L’unica “sconfitta” (è arrivato secondo…) lo scorso settembre, a Mondiale già quasi vinto, contro Bautista e la solita Ducati. Il saliscendi dell’Algarve è ideale per provare a invertire la tendenza e farsi sotto. Da quello che si è intuito, sarà un Mondiale giocato con il bilancino del farmacista. Qualunque dettaglio, anche il più piccolo, e una manciata di punti faranno la differenza. Jonathan Rea ha già capito che questa Ducati e questo Redding non perdoneranno.

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5 commenti

  1. marcogurrier_911 ha detto:

    Direttore dovesse puntare un euro, Lei su chi scommetterebbe?

  2. ruggero_sabatin_14597792 ha detto:

    L’anno scorso c’erano meno contendenti per le prime posizioni

  3. Max75BA ha detto:

    Rea è il pilota più vincente della storia SBK e 24 punti di svantaggio non lo taglia assolutamente dalla lotta per il titolo…Redding non deve fare errori…